Milan – Porto 1-1: siamo noi i primi a non crederci

Non mi è piaciuta. Non mi è piaciuto il secondo tempo e l’arrendevolezza a cui abbiamo assistito nel finale con cambi in primis che lasciavano trasparire un “attendiamo il derby”. Togliere Leao per Daniel Maldini, togliere Tonali e non Bennacer, mettere dentro Krunic, lasciare Saelemakers hanno dato la sensazione che in questa partita ci si accontenta dell’1-1 e via così, perché eravamo a zero punti. Inutile da dire che siamo fuori anche grazie alla UEFA che replicando la gara d’andata sul gol del Porto non fischia il fallo a Bennacer.

Da qua in poi si prova a giocare come in campionato: tutti avanti. Non è il campionato e quello che fai a Roma con la Roma che ti lascia la palla qua non lo puoi fare. Qua si gioca a pressare alto, quello che di solito facciamo noi e ci siamo trovati a soffrire qualcosa che ci saremmo dovuti aspettare e gestire. Solo due parate di Tatarusanu evitano poi che il Porto faccia il secondo. Nota a margine sul primo gol: a volte bisognerebbe marcare a zona – due da una parte e palla dall’altra da dilettanti.

Quello che mi fa più incazzare è stato il secondo tempo dove i problemi sono stati due. In primis una squadra spesso rinunciataria o forse impaurita sul giocare il pallone con i giocatori che temporeggiavano invece di giocarla subito (l’esempio del gol annullato ad Ibra con un tempo perso di gioco che è determinante spicca su tutti) – in secondo luogo un atteggiamento rinunciatario della panchina con alcuni cambi molto discutibili. Il più discutibile di tutti è sicuramente quello finale che “grazia” Leao di otto minuti per mettere in campo Daniel Maldini. Praticamente finiamo in dieci.

Spicca come atteggiamento sulla paura del resto della squadra Kalulu che dopo la sostituzione con Calabria non ha avuto paura di andare avanti, intervenire e giocare palloni. Il gol arriva proprio da lui che tira in porta e viene premiato da una deviazione. Dal resto mi aspettavo molto di più soprattutto dopo quanto visto con l’Atletico fino al rosso a Kessie. Fino a quel momento era una squadra che giocava a calcio anche in Champions, dopo sembra aver mollato i remi in barca. Sembrano loro, insomma, i primi a non crederci.

MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria (1′ st Kalulu), Tomori, Romagnoli, Hernandez; Tonali (22′ st Kessie), Bennacer; Saelemaekers, Brahim Diaz (22′ st Krunic), Leao (40′ st Maldini); Giroud (31′ st Ibrahimovic). A disposizione: Jungdal, Mirante, Gabbia, Bakayoko, Kjaer. Allenatore: Pioli

PORTO (4-4-2): Diogo Costa; Joao Mario, Pepe, Mbemba, Sanusi; Otavio (41′ st Toni Martinez), Grujic, Oliveira (28′ st Vitinha), Luis Diaz (34′ st Bruno Costa); Evanilson (34′ st F. Coinceiçao), Taremi (40′ st Aquino Costa). A disposizione: Manafá, Gomes, Marchesin, Ramos, Nanu, Cardoso, Vieira, Corona. Allenatore: S. Conceiçao

ARBITRO: Turpin (Fra)

MARCATORI: 6′ pt Luis Diaz (P), 15′ st aut. Mbemba (M).

NOTE: Ammoniti: Tomori (M); Grujic, Mbemba, Vitinha, F. Coinceiçao (P). Recupero: 2′ pt e 3′ st.