Liverpool – Milan 2-3: c’eravamo quasi

I primi 35 minuti del ritorno in Champions League dopo sette anni e mezzo sono quasi un piccolo trauma. La squadra non c’è, ha paura, si arrocca in difesa. Subiamo e basta, il gol arriva su una deviazione e poi c’è quel goffo rigore per mani di Bennacer (grazie San Maignan). La Champions dei nostri inizia dopo 35 minuti quando iniziamo a fare il nostro calcio – ovvero di velocità, di corsa e non arroccato in difesa. I due gol sono simili al primo gol contro la Lazio di domenica scorsa e li fai ad Anfield contro il Liverpool. Sono segno che la squadra c’è, ha qualità e quando giochi come sai non hai limiti.

Nel secondo tempo tutta la fortuna che abbiamo avuto nei primi 35 minuti ci torna contro. Maignan dolorante fa una scelta sbagliata su Salah che non perdona. La squadra torna in bambola, tutta dietro, sbagliando passaggi anche elementari. Su uno di questi arriva il corner su cui Bennacer spizza male dando ad Henderson la possibilità di segnare al volo un gol che mai nella vita rifarà. Lezione importante: in Champions League contano molto – e tanto – i dettagli. Dettagli che dicono che ad esempio non ricordo parate di Maignan nel secondo tempo oltre alle azioni dei due gol subiti, segno che la squadra ha difeso e ha difeso bene tranne appunto due gravi errori individuali in quelle azioni.

L’errore più grave stasera riguarda sicuramente l’ingresso tardivo di Tonali – migliore nelle prime 3 partite – entrato in campo troppo tardi oggi. Bennacer era in affanno ed è stato proprio lui a fare l’errore che ci è costato la partita – inspiegabile ed inconcepibile tenerlo dentro per così tanto, perlopiù ammonito. Il cambio è stato subito dopo il 3-2 quando il danno era fatto. E’ stato probabilmente sbagliato anche togliere Leao che era comunque protagonista su tutti e due i gol ed era indispensabile per colpire in ripartenza: nel secondo tempo non riusciamo nemmeno a fare un tiro in porta.

La parte più difficile sarà ora tenere lontanissimi tutti coloro che sono contenti di questa partita e inizieranno a parlare di bel quarto d’ora e di testa alta e altre cazzate varie. Una mentalità Gattusiana e sparagnina che non ha portato niente al Milan se non danno e dolore. Il Milan è qua per passare il girone e in questo senso la prossima è già decisiva – il battesimo è stato fatto e a San Siro con l’Atletico bisognerà spaccare subito i fili d’erba senza aspettare 35 minuti prima di iniziare a giocare il nostro calcio.

A livello individuale han fatto bene Rebic, Tomori e Leao – malissimo invece Kessie che ha avuto oggi il suo battesimo ad alti livelli e forse dovrà realizzare che non può chiedere il contratto di Kante senza avere le stesse prestazioni. A livello collettivo bisognerà avere il coraggio di accelerare e pressare senza avere paura di sbagliare il passaggio avanti o lasciare l’area sguarnita. Non possiamo e non dobbiamo snaturarci e passarla dietro o temporeggiare in difesa perché non è il nostro calcio oggi. Il calcio che abbiamo fatto ad Old Trafford con una squadra dello stesso livello pochi mesi fa.

Due note positive: dicevano che Theo non sapeva difendere ma dalla sua fascia stasera Salah non è passato una volta. La seconda riguarda Maignan che è forse la cosa più bella di questo mercato: ringrazio il signore che è andato a far panchina a Parigi che ci ha pure fatto risparmiare tanti soldi.

Si torna al campionato e domenica sera c’è la partita più importante di questo mese: raccogliamo le energie e proviamo a far fuori una pretendente al titolo.

LIVERPOOL-MILAN 3-2

Marcatori: 9′ Aut. Tomori; 42′ Rebic (M); 44′ Diaz (M); 48′ Salah (L), 69′ Henderson (L)

LIVERPOOL (4-3-3): Alisson, Alexander Arnold, Gomez, Matip, Robertson, Keita (71’ Alcantara), Fabinho, Henderson (83’ Milner), Salah (83’ Oxlade-Chamberlain), Jota (71’ Jones) , Origi (63′ Manè). A disp.: Adrian, Kelleher, Van Dijk, Konate, Thiago, Minamino, Tsimikas, Phillips. All. Klopp

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Hernández; Bennacer (71’ Tonali), Kessie; Saelemaekers (62′ Florenzi), Díaz, Leão (62′ Giroud); Rebi? (83’ Maldini). A disp.: Jungdal, T?t?ru?anu; Ballo-Touré, Gabbia, Kalulu, Romagnoli. All.: Pioli. 

Arbitro: Marciniak

Ammoniti: Bennacer; Brahim Diaz, Milner