Milan – Lazio 2-0: abisso

Due a zero secco, senza appello, senza subire gol, con pure qualche occasione sbagliata. Dominata la Lazio che nelle prime due di gol ne aveva fatti nove e dato un segnale importante in questa giornata che presentava due scontri diretti tra le big seven di questo torneo. Rispetto a Napoli-Juventus la partita di oggi è stato un altro sport. Lo è stato soprattutto grazie a noi e grazie ad un primo tempo giocato a ritmo altissimo dove la Lazio sinceramente non ci ha capito nulla e ha perso ogni pallone e ogni contrasto.

E’ mancato tantissimo Giroud nel primo tempo rispetto alla partita col Cagliari visto che nonostante il partitone di Rebic in queste partite il centravanti avrebbe valorizzato di più quanto creato soprattutto nella prima frazione. Lo spunto vincente e il primo gol sono però tutti di Leao: da un pallone innocuo a centrocampo prende e salta Leiva, serve per Rebic che capisce subito cosa fare. Palla in mezzo e finalmente 1-0. Meritato e stretto. Potremmo addirittura chiuderla col rigore di Kessie pochi minuti dopo – ma finisce sulla traversa.

Nel secondo tempo scendiamo di ritmo – impensabile tenere quello altissimo per tutti i 90 minuti – ma la partita non cambia. La Lazio non crea praticamente niente e le migliori occasioni le abbiamo sempre noi. Cediamo campo e si aprono gli spazi – uno di questi lo vede molto bene Tonali servendo in contropiede Rebic. Ibrahimovic si sta allacciando uno scarpino giusto giusto tra le linee, vede Rebic e si infila in mezzo segnando finalmente il primo gol in campionato a San Siro con la presenza dei nostri tifosi. Se ne mangia un altro e poi la partita è sostanzialmente finita lì.

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La chiave della partita è sicuramente il Milan che vince tutti i duelli. Kessie ancora una volta ha annullato Milinkovic-Savic mentre Tonali ha dominato il centrocampo con la terza partita consecutiva più che maiuscola. Una partita dove si fa turnover perché mercoledì torna la Champions League e il Milan può permettersi di vincerla con Kjaer e Saelemakers tenuti a riposo in panchina insieme a Bennacer. E’ un Milan che ha messo Maignan e Diaz dove c’erano Donnarumma e Calhanoglu dando velocità all’azione sia dietro che davanti. Non si può non notare come Maignan non perda mai tempo col pallone tra le mani, facendo ripartire i nostri subito evitando di dover attaccare un avversario schierato. Cosa che con la riserva del PSG non si vedeva.

Nel bene (Florenzi) o nel male (Bakayoko) ne usciamo con una rosa più profonda dove ci sono delle alternative e dove i titolari possono riposare perché c’è gente di pari livello. Non siamo ancora vincenti, non siamo forse nemmeno forti ma al momento siamo pronti. Abbiamo fatto quel salto mentale dove magari non vinciamo sempre ma andiamo a giocare a Torino, a Bergamo o in casa con la Lazio sapendo che sono loro che devono temere noi e non viceversa. 

Nei fatti la partita di oggi dà continuità alle ultime due dello scorso anno dove in una partita di livello ne usciamo con l’avversario che fatica anche solo a farci un tiro in porta. E le partite di questo genere stanno ormai iniziando a diventare troppe per essere un caso. La gara con la Juve sarà un test interessante perché loro sono con l’acqua alla gola e perché sarà dopo il ritorno in Champions che porterà via energie preziose ad entrambi. Sarà un test che ci dirà se questa squadra può competere per il titolo in un campionato dove le altre al momento non sembrano all’altezza.

Nel frattempo mercoledì sera si gioca una partita che aspettiamo da sette anni: una partita di Champions League. Ad Anfield si va come si è andati a Torino, come si è andati a Bergamo e come si è andati stasera. Pronti e senza paura per capire il nostro livello contro una big europea.

MILAN-LAZIO 2-0
Marcatori: 45′ Leao (M), 67′ Ibrahimovic (M)

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Romagnoli, Tomori, Hernández; Tonali, Kessie (61′ Bakayoko) (74′ Bennacer) ; Florenzi (61′ Saelemakers), Díaz (80′ Ballo), Leão; Rebi? (60′ Ibrahimovic). A disp.: Jungdal, T?t?ru?anu;, Gabbia, Kalulu, Kjær, Castillejo, Maldini, Pellegri. All.: Pioli. 

LAZIO (4-3-3): Reina; Maruši? (64′ Marusic), Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj; Milinkovi?-Savi? (74′ Basic), Lucas Leiva, Luis Alberto; Pedro (84′ raul Moro), Immobile (84′ Muriqi), Felipe Anderson (64′ Zaccagni). A disp.: Adamonis, Strakosha; Patric, Radu, Vavro; Akpa Akpro, Cataldi, Escalante, Romero. All.: Sarri. 

Arbitro: Chiffi di Padova. 

Spettatori e incasso: 36.207, 1.496.001, 60 euro

Ammoniti: Marusic, Pepe Reina, Luis Alberto, Hysay, Bakayoko

Espulsi: Sarri

Recupero: 3′ p.t, 4′ s.t