Milan – Bologna 2-1: surrealismo

Il signor Di Bello è un arbitro inadeguato a livello italiano. L’espulsione di Paquetà è al limite del cecchino. Non esiste su proteste dopo un fallo ammonire prima chi protesta e poi chi fa fallo. Non esiste ammonirlo in quel modo con atteggiamento provocatorio andando contro il giocatore e mettendogli le mani addosso. L’espulsione di Paquetà è stata provocata e lui ci è ingenuamente cascato. Ed è paradossale che Paquetà è stato espulso per come si è liberato dal braccio che l’arbitro gli aveva messo addosso.

Non ho vergogna a scrivere che con arbitraggi normali il Milan sarebbe in Champions League. Nonostante il non gioco. Nonostante l’allenatore. Nonostante i giocatori. Quanto si è visto a livello arbitrale sulla pelle del Milan quest’anno non si vedeva dal 2005, dai tempi di calciopoli e degli arbitraggi scientifici di Bertini e De Santis. La Serie A italiana rimane un organismo corrotto fino alle sue radici. E la cosa bella è che il Bologna ha avuto pure il coraggio di lamentars.

Si è finalmente rivisto Suso anche sul tabellino. Perché Suso non è mai calato sensibilmente tranne in poche partite ma aveva avuto tanta sfortuna. Il gol contro il non-allenatore che lo aveva fatto fuori è una doppia soddisfazione. Bene anche Paquetà fino al rosso, Abate – che onestamente sembra meglio di Conti e Calabria e Donnarumma. Male i soliti Biglia, Calhanoglu e Rodriguez.

Chiusura col siparietto Gattuso-Bakayoko: quando fai preferenze nel gruppo ed escludi alcuni giocatori per scelte non tecniche, questi sono i risultati. Non mi importa sapere di chi è la colpa – mi importa guardare al sodo. Punto uno: Bakayoko è un giocatore forte che ha problemi con un allenatore che l’anno prossimo non ci sarà più e che eviterei di mandare a rinforzare rivali. Punto due: a centrocampo sono disponibili attualmente oltre a lui Kessie, Mauri, Bertolacci e Montolivo. A tre punti dalla Champions non possiamo permetterci di fare i tafazzi.

E’ il momento di essere veramente uniti ed essere uniti vuol dire mettere da parte l’orgoglio. Che vuol dire Bakayoko titolare a Firenze e Montolivo rimesso nelle rotazioni. Con Mauri titolare non c’è possibilità di fare en-plein. Se si vuole veramente che ci siano delle possibilità è il momento che tutti facciano un passo indietro, allenatore compreso e che Gattuso e Bakayoko remino dalla stessa parte.

MILAN – BOLOGNA 2-1

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, Musacchio, Zapata, Rodriguez; Kessie, Biglia (25′ Mauri), Paquetà; Suso (34′ st Castillejo), Piatek, Calhanoglu (16′ st Borini). A disp.: Reina, A. Donnarumma, Conti, Laxalt, Bertolacci, Bakayoko, Cutrone. All.: Gattuso

Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Calabresi, Lyanco, Danilo, Dijks; Poli (41′ st Santander), Pulgar; Orsolini (35′ st Edera), Svanberg (18′ st Destro), Sansone; Palacio. A disp.: Da Costa; Corbo, Donsah, Dzemaili, Falcinelli, Helander, Krejci, Paz. All.: Mihajlovic

Arbitro: Di Bello

Marcatori: 37′ Suso (M), 22′ st Borini (M), 27′ st Destro (B)

Ammoniti: Poli, Sansone, Calabresi, Pulgar, (B), Paquetà, Kessie(M)

Espulsi: Paquetà (M), Sansone e Dijks (dopo il 90′) (B)

7 commenti

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    • Vittorio il 31 Gennaio 2020 alle 21:29

    Condivido Diavolo. parola per parola. E prendo atto che anche lui sta rimanendo sbigottito dalla violenza tracotante di chi ci vuole distruggere, Non ci sono parole per esprimere lo sdegno verso questa scientifica guerra al Milan. C’e’ poco da dire, Milanforever, io stesso, e quanti altri cercavamo di trovare una linea intermedia fra la tesi complottistica e i nostri errori siamo stati smentiti ieri sera. Aspetto di leggere Mario che ha sempre visto dove sta veramente il cancro primario. A questo punto, giusto come invoca Diavolo, che tutti capiamo di avere il nemico alle porte e smettiamo di cadere nell’imbroglio dei cavalli di troia e dei fomentatori di litigi interni.
    Gattuso per primo deve capire che il nervosismo dei giocatori non e’ contro di lui
    ma viene dalla FRUSTRAZIONE di giocare ad handicap col diavolo in campo ma quello che fischia.

    • erlebnis il 31 Gennaio 2020 alle 21:29

    Che nel Milan non esista la meritocrazia è talmente evidente che è quasi inutile parlarne. Zapata, Abate, Montolivo basta scrivere questi nomi e non essere ciechi.
    Montolivo non rientrerà in nessuna rotazione, ci scommetto quello che vuoi,il suo procuratore è stato chiarissimo in settimana dicendo che il responsabile di questo schifo vergognoso, come sostengo da tempo, non è solo Gattuso.

    • Stefano il 31 Gennaio 2020 alle 21:29

    Alla fine non si parla mai di calcio perchè è impossibile farlo.
    Più rivedo l’azione del rosso a Paquetà e più lo schifo sale. Preso per il collo e tirato all’indietro, si alza di scatto senza fare praticamente nulla di che ed il fenomeno lo va ad ammonire per chissà che allucinazione ha visto in quel momento. Gli mette la mano addosso e lo espelle perchè gli è stata tolta. Quindi gli arbitri possono schiaffeggiare i giocatori e se ti difendi vieni espulso? Fantastico.

    • Fabio il 31 Gennaio 2020 alle 21:28

    Sono ancora trasecolato dalle modlaità dell’espulsione di Paquetà, quando le mani addosso gliele ha messe l’arbitro! La cosa strana è che Di Bello non aveva arbitrato male fino a quel momento. Va bene, incassiamo pure questa e mettiamola in conto. Putroppo stiamo pagando le penose partite non giocate contro la Roma e il Parma, come ho più volte scritto. Mi permetto due soli appunti all’editoriale: il primo riguarda la sempre generosa valutazione sulla prestazione di Suso (gran gol il suo!), peraltro desaparecido anche ieri sera, sul quale ancora non riesco a capire se abbia o no la pubaglia; la seconda, molto più importante riguarda la lite Gattuso-Baka. Io, come Diavolo e tutti quelli hanno dovuto assistere, non so cosa si siano detti e se Gattuso abbia usato male parole nei suoi confronti. Resto ai fatti e, soprattutto, mi rifaccio alla storia del Milan che, ai bei tempi, teneva in panca o in tribuna gente come Albertini, Boban, Savicevic e Papin (solo per dire i più rinomati) senza che sia mai pervenuto uno spiffeto e non credo che mancassero. Chiunque abbia giocato al calcio non può non sapere che chi è in panchina tifa per chi gioca, segue la partita (anche per essere pronto a entrare) e, comunque, non rimbrotta mai il tecnico, anche se questi fosse un quacquaracquà. Gattuso, che non ho mai fatto mistero di non apprezzare come allenatore, non mi mi sembra appartenere a questa infima categoria. E attenzione pure a dire che Bakayoko è il centrocampista più forte che ha il Milan, anche se può essere vero come rendimento complessivo, perchè; avendo come metro le sole prestazioni, Pelè si sarebbe potuto permettere qualsiai atteggiamento nei confronti dell’allenatore di turno. Una società che si rispetti dovrebbe pretendere per prima cosa il rispetto delle regole dai suoi tesserati, giocatori in primis. Gattuso ha la scadenza come gli yogurth del supermercato, ma oggi è ancora l’allenatore del Milan, dato che i dirigenti lo tengono ancora lì, per cui merita il rispetto dovuto a chi ricopre quella carica. Poi, io mi auguro che i due si chiariscano per il bene del Milan, ma un ateggiamento oggettivamente indisponente come quello di Bakayoko va stigmatizzato senza riserve. Comunque, questa è squallida cronaca per le penne avvelenate di chi ci vuole male; tanto, anche se vincessimo a Firenze (e non la vedo facile), non dubitate che i ladroni concederebbero alla Dea quel pareggio che le permettrà di andare in Champion’s. Con merito, aggiungo. Incredibilmente, sarebbe stato più facile fare la corsa sui cugini, ma i derby li abbiano buttati nel cesso.

    • Vittorio il 31 Gennaio 2020 alle 21:28

    Non so se avete letto questa :

    “Le decisioni del Giudice Sportivo: tre giornate a Paquetà
    Quattordici dei diciotto calciatori squalificati per la 36^ giornata di Serie A sono stati fermati dal Giudice Sportivo per un solo turno di campionato. Tre di loro, invece, hanno ricevuto una squalifica per due giornate: si tratta di Dijks del Bologna, Ionita del Cagliari e Veretout della Fiorentina. Uno, infine, ha già terminato la stagione 2018/2019 in quanto squalificato per ben tre giornate. Si tratta di Lucas Paquetà del Milan, colpito con una tripla sanzione per comportamento scorretto nei confronti di un giocatore avversario e per aver colpito con una manata leggera il braccio dell’arbitro al fine di allontanarlo. Il centrocampista brasiliano è stato espulso dall’arbitro Marco Di Bello al minuto 76 della partita di lunedì sera, Milan-Bologna.”
    NON SO CHE DIRE. FORSE SIAMO CIECHI O IN PREDA ALLA DEMENZA

    • Milanforever il 31 Gennaio 2020 alle 21:28

    Primo, il mio vaffa a Mario, preannunciato, era assolutamente amichevole e non volevo minimamente offenderlo.

    Secondo, il Milan ha subito parecchi torti quest’anno e non ultimo lunedì scorso, ma se non arriveremo al quarto posto, e non ci arriveremo, non mi sento in nessuna maniera di incolpare gli arbitraggi. Ci hanno sicuramente danneggiato però prestazioni tipo quelle contro il Parma, l’Udinese il Torino, per non dimenticare quelle di quest’inverno contro il Bologna e il Frosinone, ti dicono che il quarto posto non te lo sei meritato tu.

    Terzo, Bakayoko è sicuramente stato il nostro miglior centrocampista per distacco, ma certi comportamenti denotano una scarsa professionalità e una mancanza di equilibrio mentale (altro che postura). Tra tante colpe che può avere Gattuso questa non me la sento proprio di imputargliela.

    Quarto, abbiamo un allenatore scarso e inesperto, ma mi chiedo quanto possa valere realmente la nostra rosa e, soprattutto il nostro centrocampo.

    Quinto, incomincia ad avere seri dubbi anche sulla nostra società. Vive in silenzio assordante, senza nessun intervento che possa esprimere autorevolezza e personalità. Leggo che non faremo ricorso neppure verso la squalifica di Paquetà. Comportamento assolutamente passivo e non degno a rappresentare una società gloriosa come il Milan.

    Sesto e ultimo, non ce la faccio più a vedere questa squadra, viene la nausea. Se poi ti capita di assistere a una partita come quella di ieri sera in uno stadio come quello… non hai più le parole.

    • Vittorio il 31 Gennaio 2020 alle 21:28

    Ho appena letto:
    “Il domani di Bellanova, infatti, parlerà francese. Nella sessione invernale di mercato il laterale destro si è infatti trasferito al Bordeaux, che è riuscito ad aggiudicarselo mettendo sul piatto la considerevole cifra di un milione di euro. “
    Francamente non capisco . Un milione ?

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