Milan – Lazio 0-1: te ne vai o no, te ne vai si o no?

Il Milan perde anche la qualificazione alla finale di Coppa Italia e l’unica possibilità che aveva di vincere un trofeo. Lo fa grazie alla peggiore partita stagionale che rivede al ribasso le prestazioni di derby ed Udinese. All’ennesimo primo tempo non giocato con ritmi atletici bassi e la paura di passare la palla avanti. Con la Lazio che in due passaggi arriva in area di rigore e con gli unici tiri in porta. Ovviamente ora arriveranno gli ultimi giapponesi di Gattuso in malafede evidente a dire che non si può fare di più, che non si può battere una squadra che ha perso col Chievo e che è un miracolo stare a tre punti sul Toro di Mazzarri in campionato.

Di chi è colpa, se non del tecnico, se il capocannoniere della serie A non segna più? Di chi è colpa, se non del tecnico, se non si ha uno schema su calcio d’angolo e si prendono due gol su angoli a favore? Di chi è colpa se non del tecnico se Piatek non prende mai un pallone in area e l’unico tiro in porta arriva su rimpalli? Di chi è colpa se non del tecnico se a cinque giornate dalla fine del campionato non si sa ancora quale è il modulo e si è arrivati a fare esperimenti nella fase cruciale della stagione manco fossero amichevoli estive?

Questa squadra ha segnato come la squadra di Pippo Inzaghi. Pippo Inzaghi che giocava con Menez, Honda e Cerci. Non aveva Piatek e prendeva più gol solamente perché non aveva Donnarumma e Romagnoli. Piatek che siamo riusciti a snaturare con partite come quella di stasera dove i 3-4-3 diventano 4-5-1 con tutti dietro e Suso fuori ruolo a fare il centrocampista. Non facciamo gol manco per sbaglio perché pensiamo solo a non prenderle. La fase offensiva non è concepita.

A chiudere la penosa pagina ci sono i cambi. Paquetà non è stato considerato perché uno tra Musacchio, Biglia, Calhanoglu e altri bidonazzi acquistati dall’amico Calabrese ce lo deve infilare. Musacchio è tornato al suo livello, quello di bassa segunda division – ma guai a panchinarlo. Calhanoglu deve giocare per contratto e forse dobbiamo ringraziare di esserci evitati Borini.

Se Gattuso avesse le palle invece di fare le cene con Mendes dovrebbe avere il coraggio di dare le dimissioni. E’ palesemente inadeguato ad allenare la squadra che ha fatto quei pochi periodi buoni grazie al periodo di grazia di alcuni giocatori. La società ha ovviamente grandi responsabilità nel mantenere lì chi dopo quella frase prima di Sampdoria-Milan non ha fatto altro che destabilizzare l’ambiente ed aprire la crisi.

Qua purtroppo le grandi responsabilità ricadono quindi sulla società che ha deciso di continuare con un allenatore a termine – perché comunque vada sulla panchina del Milan il prossimo anno ci sarà un altro tecnico – che giustamente cura i suoi interessi prima di quelli del Milan e altrettanto giustamente non vuole che un dirigente che odia faccia bella figura. A questo proposito sarebbe forse il caso di parlare anche di Paolo Maldini che lo ha difeso contro tutti e su cui le responsabilità pesano.

Sarebbe il caso che la dirigenza iniziasse a parlare invece di prendere in giro i tifosi con frasi fatte e false del tipo che gli piacerebbe vincere un trofeo con Gattuso. Se lo meritano i 65mila coraggiosi – perché io una squadra con questo non gioco non andrei a vederla manco gratis – di San Siro, sorprendentemente pazienti. Al momento c’è lo 0% di possibilità di entrare in CL con Gattuso e il 5% senza di lui. Un esonero sarebbe giusto e sacrosanto, sia per dare una scossa, sia per far passare il messaggio che non si può mollare la barca e farsi i cazzi propri mentre si è sulla panchina del Milan.

MILAN – LAZIO 0-1

MILAN (3-4-3): Reina; Musacchio, Caldara (20′ st Cutrone), Romagnoli; Calabria (40′ pt Conti); Kessie, Bakayoko, Laxalt; Suso, Piatek, Castillejo (12′ st Calhanoglu). A disp.: G. Donnarumma, A. Donnarumma, Abate, Rodriguez, Zapata, Bertolacci, Biglia, Borini, Paquetà. Allenatore: Gattuso.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Bastos; Romulo, Milinkovic (15′ pt Parolo), Leiva, Luis Alberto (40′ st Badelj), Lulic; Correa (29′ st Caicedo), Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Wallace, Patric, Durmisi, Marusic, Jordao, Cataldi, Neto. Allenatore: S.Inzaghi

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo

MARCATORI: 13′ st Correa (L)

NOTE: Ammoniti: Musacchio, Bakayoko (M); Luiz Felipe, Caicedo (L). Recupero: 3′ pt 3′ st.

4 commenti

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    • franco battaglia il 31 Gennaio 2020 alle 21:29

    Quello che mi scoccia è che un’analisi palese e dimostrata non viene presa assolutamente in considerazione. Facciamo una partita vergognosa col Parma, e ci ritroviamo alla stessa maniera, se non peggio, stasera, con Piatek completamente sprecato, senza uno straccio di cross, di triangolazione, di filtrante in area… non so come si potrà andare a Torino così.. certo qualcuno deve convincersi che Cutrone e Paquetà devono giocare, e che lì davanti devono ricevere almeno venti palle gol, invece di rivedere passaggi indietro da voltastomaco…

    • Vittorio il 31 Gennaio 2020 alle 21:29

    Il solito cancro che affligge il Milan da anni riaffiora puntualmente con le sue metastasi. Dai tempi delle vacanze a Dubai, guidato da una schiera di allenatori in erba o tappabuchi, si alternano sorprendenti serie positive ed inaspettati sorprendenti crolli di oscura origine. E’ come se si staccasse la luce all’improvviso. Una volta azzardai il sospetto di un orecchio umano o non umano che ascoltasse furtivo conversazioni che si pensavano segrete e invece svelavano intenzioni o fatti destabilizzanti. Altri tifosi, qui in Sicilia e penso ovunque si pongono interrogativi inquietanti e, dioscansieliberi, temono la stanchezza possibile della proprieta’. Il contesto peraltro e’ dei peggiori. Tutti quelli che ci sfoghiamo ingenuamente su questa impareggiabile pagina, lo abbiamo percepito. La Juventus stessa sconcerta i suoi tifosi con decisivi secondi tempi incomprensibili. Il benzinaio follemente iuventino, dico il benzinaio, dichiara che non vuole piu’ vedere partite che gli sembrano farse.
    Wrestling, Mario ?
    Incompetenza e dilettantismo al potere, Diavolo ?

    • erlebnis il 31 Gennaio 2020 alle 21:29

    Questa è la giusta fine di una società gestita da dilettanti allo sbaraglio attenti solo a compiacere un branco di influencer idioti . Leonardo, Maldini, Gattuso sono tutti colpevoli nella stessa misura di questo obbrobrio né più, né meno dei loro predecessori. Giocatorini ridicoli messi in campo solo per esigenze mediatiche o per salvaguardare economicamente acquisti sbagliati. Come si giustifica altrimenti l’esclusione di Christian Zapata il miglior difensore rossonero che quegli idioti perderanno a zero euro con il placet di una tifoseria tanto becera quanto incompetente?

    • Fabio il 31 Gennaio 2020 alle 21:29

    Ite, Missa est

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