Milan – Spal 2-1: Higuain ci salva dall’Abisso

Si è finalmente sbloccato Higuain e il Milan è riuscito a vincere una partita. Niente celebrazioni o prosopopee perché il gol è quello che un attaccante con quell’ingaggio deve fare. Non si può avere meriti particolari se si fa il proprio dovere – la notizia è che almeno oggi Higuain ha fatto il minimo sindacale che mancava da parecchie partite.

Il resto è un Milan che non è tanto diverso dall’ultimo tanto che la Spal pur tenendo meno palla esce da San Siro. Il match-report ufficiale parla di 11 tiri contro 9, di cui 6 a 4 in porta. Quello che non rimane è anche oggi Donnarumma ha dovuto salvarci con una delle sue parate. Occhio a parlare di problemi risolti perché i problemi ci sono ancora e sono ancora lì.

La Spal era forse andata in vantaggio in maniera immeritata ma tutto è stato pareggiato dal gol di Castillejo che arriva grazie ad un pressing alto più che una azione manovrata. Rientriamo però male nel secondo tempo dove col 4-4-2 a due linee dietro non riusciamo ad incidere. Arriva finalmente il gol con l’azione manovrata con Higuain – poi i difetti emergono e anche un paio di occasioni mancate non riescono a farcela chiudere.

Il resto è un vergognoso, scandaloso arbitraggio scientifico di Abisso. Già nel primo tempo i calciatori della SPAL facevano fallo sull’uomo che anticipava senza guardare minimamente il pallone. Ne esce poi un contropiede per loro che parte da fallo non fischiato su Bakayoko, un rigore clamoroso su tiro di Calhanoglu, un giallo vergognoso a Zapata poco dopo un fallo non fischiato ed una espulsione scientifica per Suso.

Non so se scoppierà una nuova calciopoli, ma cose strane si vedono. Si vede Bakayoko espulso a Bologna per aver fatto quello che a Pjanic – il cui numero di cartellini è diminuito dal cambio di maglia – è consentito ogni domenica. Si vedono partite pro-forma al limite del wrestling come Sampdoria-Juventus in cui il VAR che oggi non vede un fallo di mano va a controllare un fuorigioco di rientro molto al limite e dove viene regalato un rigore clamoroso.

Il Milan deve sicuramente tornare a farsi sentire sul piano politico perché con arbitraggi così sicuramente non arriverà al quarto posto. Non siamo ancora nella fase in cui possiamo essere più forti delle ingiustizie, come nel motto tanto caro all’ex-presidente. Quello che emerge sicuramente è che manca un trattamento equo con le altre grandi.

Dopo 19 giornate guardiamo quindi la classifica dell’andata – lascio agli esperti quelle dell’anno solare che contano tra zero e ancora meno (vedasi Napoli 2017). Il risultato dice oltre 30 punti, quindi il miglior girone dal 2012/13 dopo i 39 di Montella. Lì rimontammo addirittura nove punti sul terzo posto (39 della Lazio vs 30 del Milan) – qua ne basta uno perché siamo in lotta anche per demeriti altrui visto che un anno fa il quarto posto era a quota 40. Resto convinto, però, che l’avversario da guardare non sarà la Lazio ma sarà la Roma e che l’unico modo per arrivare quarti sarà quello di fare almeno 40 punti nel girone di ritorno – ovvero il miglior girone dal girone di ritorno 2012/13 ad oggi.

MILAN-SPAL 2-1
Milan (4-3-3):
 G. Donnarumma 7; Abate 6 (17′ st Calabria 6), Zapata 6, Romagnoli 5,5, Rodriguez 6; Kessie 6,5, Bakayoko 7, Calhanoglu 6,5; Suso 5,5, Higuain 6,5 (36′ st Borini sv), Castillejo 6,5 (17′ st Cutrone 6). A disp.: Reina, Laxalt, Zapata, Conti, Mauri, Bertolacci, Brescianini, Montolivo, Tsadjout. All.: Gattuso 6,5.
Spal (3-5-2): Gomis 6; Bonifazi 6, Cionek 6, Felipe 5,5; Dickmann 5 (1′ st Vicari 5,5), Kurtic 5,5, Schiattarella 6 (28′ st Valdifiori 6), Missiroli 5,5, Costa 6 (8′ st Fares 6); Petagna 6, Antenucci 6. A disp.: Milinkovic-Savic, Bonifazi, Simic, Everton, Viviani, Valoti, Paloschi, Floccari, Moncini. All.: Semplici 6.
Arbitro: Abisso
Marcatori: 13′ Petagna (S), 16′ Castillejo (M), 19′ st Higuain (M)
Ammoniti: Castillejo, Zapata (M); Kurtic, Schiattarella (S)
Espulsi: 43′ st Suso (M) per somma di ammonizioni