Olympiacos – Milan 3-1: sentenza UEFA

Il Milan saluta l’Europa League con una sconfitta che era ampiamente prevedibile in uno stadio difficile. E’ una sconfitta che arriva grazie ad un rigore inesistente, scandaloso, vergognoso – uno dei più grossi scandali degli ultimi anni di calcio europeo. Il Milan non ha fatto niente per evitare che ciò accadesse, prendendo tre gol in un tempo, in una partita dove bastava anche perdere con un gol di scarto.

Il Milan ha pienamente meritato il suo destino. Il Milan doveva scendere in campo per vincere e arrivare primo nel girone. E’ sceso in campo cercando di non prendere due gol per uscire con Reina che perdeva tempo sui rinvii già dopo 15 minuti del primo tempo. Questo è inaccettabile per il Milan. E’ inaccettabile cercare crescita in una squadra facendo crescere i giocatori con una mentalità da Chievo.

Con Gattuso la squadra non arriverà al quarto posto. Lo sanno tutti, è inutile negarlo ed è inutile trincerarsi dietro la classifica – visto che Montella fece anche meglio, poi sappiamo come finì. Non si cresce con scelte al limite della malafede: oggi sarebbe bastato giocare con Montolivo al posto di Calhanoglu per passare il turno. Abbiamo visto in campo persino Halilovic come carta della disperazione dopo non esserselo mai cagato per tutto l’anno, vedendo in campo salme come Mauri e Bertolacci. Come avevo ampiamente previsto per colpa delle battaglie personali di un allenatore ci è andato di mezzo il Milan.

Sui giocatori non ho niente da dire. Una squadra seria intanto non ha il portiere di coppa: in coppa gioca Donnarumma, punto. Non gioca una sedia da 3,5 milioni a stagione che non sa fare una singola uscita e ha responsabilità sul 50% dei gol presi nel girone. Non si può vedere un attaccante con lo stipendio di Higuain giocare in quel modo: se non è contento a Gennaio fuori dai coglioni insieme a quel sopravvalutato turco che passa come fenomeno per tre mesi – praticamente la stessa parabola di Honda.

Se c’è una squadra ed un allenatore non da Milan, finalmente abbiamo visto Leonardo – un dirigente da Milan – alzare la voce come il Milan deve fare e come supinamente non ha fatto contro la Juventus. Gattuso è solo il 50% dei problemi, l’altro 50% è una UEFA che ha deciso di ribaltare sul campo la sentenza del TAS. Non dimentichiamo che questa partita è decisiva perché contro il Betis in casa è stato negato un rigore solare che l’avrebbe resa pro-forma

Credo che la società debba prendere delle decisioni e debba farlo a Gennaio. Così il finale di stagione non sarà diverso dalle ultime quattro.

OLYMPIACOS-MILAN 3-1 (primo tempo 0-0)

MARCATORI Cissé (O) al 15′, autogol di Zapata (M) al 25′, Zapata (M) al 27′, Fortounis (O) su rigore al 36′ s.t.

OLYMPIACOS (4-2-3-1) Sa; Elabdellaoui, Cissé, Vukovic, Koutris; Camara (dal 34′ s.t. Torosidis), Guilherme; Fetfatzidis (dal 24′ s.t. Natcho), Fortounis, Podence (dal 40′ s.t. Bouchalakis); Guerrero. (Gianniotis, Miranda, Tsimikas, Vrousai). All. Martins

MILAN (4-4-2) Reina; Calabria, Abate, Zapata, Rodriguez (dal 40′ s.t. Halilovic); Castillejo, Kessie, Bakayoko, Calhanoglu; Cutrone (dal 33′ s.t. Laxalt), Higuain. (G. Donnarumma, Simic, Musacchio, Mauri, Bertolacci). All. Gattuso

ARBITRO Bastien (Francia)

NOTE ammoniti Calhanoglu, Koutris, Bakayoko, Cissé, Reina, Camara, Guerrero