Milan – Parma 2-1: la vittoria di Bakayoko

Il Milan ad oggi aveva due bestie nere: le partite su DAZN e le partite alle 12.30. Con la vittoria contro il Parma le sfata entrambe in un solo colpo. E’ un 2-1 che dice poco della differenza vista in campo, con il Milan che ha dominato il primo tempo ed il Parma che ha trovato gol all’inizio della ripresa su un piazzato. La reazione, però, stavolta c’è stata ed è stata molto importante prima con Cutrone e poi con il rigore di Kessie per un risultato che poi poteva diventare più tondo senza come è successo le altre volte passare in modalità gestione del vantaggio – peccato per i troppi, tanti, contropiedi sciupati.

Il Milan strappa tre punti importanti, nonostante un calendario poco “politico” che gli ha concesso meno di 72 ore di riposo dopo la partita di Europa League, sorpassa la Lazio in attesa di capire cosa succederà alle 18 in quel di Verona (onestamente non ci aspettiamo troppo) e si invola a quota 25 punti. Era una delle due trappole da qua a fine girone d’andata, l’altra sarà con la Fiorentina che arriverà al Sabato dopo aver giocato di martedì in campionato. Se però dovessero scapparci 9 punti tra Bologna, Frosinone e Spal il Milan chiuderebbe a quota 34 che verosimilmente non dovrebbe escludere il Milan dalla lotta quarto posto alla riapertura del mercato.

Due le note importanti di oggi: la prima è il solito Bakayoko che con la continuità di rendimento è quasi tornato ai livelli di Monaco. La seconda è la partita di Abate che da centrale difensivo a quattro è riuscito a non concedere niente al Parma. Non pensavo, francamente, che anche lui potesse fare meglio di quella sciagura di Musacchio. La nota negativa anche oggi è la totale mancanza di meritocrazia nelle scelte del tecnico: senza l’infortunio di Biglia non avremmo visto questo Bakayoko. Anzi, rilancio, con una verità forse scomoda: con Biglia al posto di Bakayoko oggi non avremmo nemmeno vinto. Una delle cose che il Milan fa meglio da quando non c’è l’argentino è la ripartenza della palla visto che finalmente tornano indietro molti meno palloni.

Cosa rimane quindi? Rimane la pessima partita di Mauri che ci è costato un primo tempo in 10. Forse sarebbe il caso di smetterla nella battaglia contro Montolivo e preferirlo almeno a Mauri e Bertolacci prima che si perdano punti per questo. Rimane l’ennesimo, inspiegabile, ingresso in campo di Borini e non Castilejo – solo uno dei due è un giocatore di pallone. Insomma, rimane una strana preferenza per giocatori presi da Mirabelli su giocatori presi da Leonardo – quando questi ultimi sono spesso superiori. Se aggiungiamo le dichiarazioni infelici di ieri per difendere un signore che al Milan ha fatto solo male e solo danno, ecco che, forse, se vuole rimanere su quella panca qualcuno deve dire al signor Gattuso di darsi una regolata.

La classifica, come già detto, al momento sorride abbastanza se pensiamo dove eravamo nelle stagioni post Ibra-Thiago dopo il medesimo numero di giornate. Ora c’è una intera settimana di lavoro, per la prima volta in questa stagione, per preparare la artita e – soprattutto – quella decisiva di Europa League ad Atene. In attesa del completo recupero degli infortunati la speranza è di non fare troppi danni da qua al 31 di dicembre quando sarà la volta di far intervenire Elliott e far scendere in campo gli acquisti che questa squadra merita.

MILAN-PARMA 2-1 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: Inglese (P) al 5’, Cutrone (M) al 10’, Kessie (M)su rigore al 26’ s.t.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Abate, Zapata, Rodriguez; Kessie, Bakayoko, Mauri (dall’8’ s.t. Borini); Suso (dal 44’ s.t. Castillejo), Cutrone, Calhanoglu. (Reina, A. Donnarumma, Conti, Laxalt, Simic, Brescianini, Bertolacci, Halilovic, Montolivo). All. Gattuso.
PARMA (4-3-3): Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Bastoni, Gagliolo; Grassi (dal 39’ s.t. Ceravolo), Scozzarella (dal 33’ s.t. Stulac), Barillà; Biabiany, Inglese, Gervinho (dal 17’ s.t. Ciciretti). (Frattali, Bagheria, Gobbi, Gazzola, Deiola, Di Gaudio, Rigoni, Sprocati). All. D’Aversa.
ARBITRO: Calvarese di Teramo.
NOTE: spettatori 53.275. Ammoniti Biabiany (P), Borini (M), Iacoponi (P), Castillejo (M)