Udinese – Milan 0-1: Romagnoli zittisce il Friuli (e l’arbitro di Bello)

Premessa doverosissima: il signor Di Bello ne stava per combinare un’altra delle sue. Dopo non aver espulso Mandragora, dopo non aver dato un rigore netto al Milan per fallo di ostruzione su Crotone, dopo aver concesso soli 5 di recupero nonostante le ripetute perdite di tempo dell’Udinese il Milan stava riuscendo a pareggiare ad Udine. Un altro arbitraggio criminale di questo signore dopo Sassuolo-Milan dell’anno di Inzaghi e Milan-Crotone dell’anno di Montella. Per fortuna divina giustizia ha trionfato. Romagnoli la mette ancora al termine di una azione infinita in cui nessuno sembra voler tirare in porta, alla fine di una partita combattutissima (crederò alla regolarità del torneo quando vedrò l’Udinese giocare così con la Juventus).

Due dati importanti: con Zapata al posto di Musacchio portiamo a casa il primo clean sheet della stagione in Serie A. Non è e non può essere un caso come dicevamo da due mesi. La seconda è finalmente una ottima partita di Bakayoko che sopperisce anche ad una pessima partita di Kessie, in bambola totale negli ultimi minuti. Abbiamo dovuto vincere con sei titolari fuori visto l’infortunio di Higuain che prende una ginocchiata da Mandragora che ancora non si capisce come abbia fatto a finire la partita di oggi.

Nonostante i numeri stasera il Milan ha fatto una buona fase difensiva ed una pessima fase offensiva. Troppo lento e con un Suso spento anche e soprattutto con pochissimi giocatori disposti a prendersi le responsabilità del tiro. Il gol nel bene ma anche nel male è una perfetta diapositiva di questo. Sicuramente in un momento del genere la cosa che conta sono solamente i tre punti, così come la partita di mercoledì scorso. Il resto seguirà dopo, possibilmente con il recupero dei giocatori coinvolti. L’essersela giocata fino al 97 certifica comunque che in attesa del gioco c’è una mentalità supportata anche dalla forma fisica.

La classifica del campionato ci tiene quindi al quarto posto a pari punti con la Lazio, cinque punti sopra le dirette inseguitrici – ovvero un buon margine per mantenerla dopo la partita con la Juventus. Le partite da non sbagliare saranno però quelle contro Betis e Lazio: la prima per una qualificazione EL, la seconda per non finire troppo distanti dal quarto posto. Il calendario dei biancocelesti resta infatti molto favorevole rispetto al nostro: la loro posizione di classifica è anche dovuta ad aver praticamente giocato già con tutte le big o presunte tali. Sarà durissima mantenere questa posizione.

UDINESE-MILAN 0-1 (primo tempo 0-0)
MARCATORE Romagnoli al 52′ s.t.
UDINESE (3-5-2) Musso; Opoku, Troost-Ekong, Samir; Ter Avest (dal 38′ s.t. Nuytinck), Fofana, Mandragora, De Paul (dal 47′ s.t. D’Alessandro), Larsen; Pussetto (dal 38′ s.t. Balic), Lasagna. (Scuffet, Nicolas, Wague, Pontisso, Barak, Behrami, Micin, Machis). All. Velazquez
MILAN (4-4-2) G. Donnarumma; Abate, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Suso, Kessie, Bakayoko, Laxalt (dal 28′ s.t. Borini); Higuain (dal 35′ p.t. Castillejo), Cutrone. (Reina, A. Donnarumma, Musacchio, Simic, Bellanova, Conti, Mauri, Montolivo, Bertolacci, Halilovic), All. Gattuso
ARBITRO Di Bello
NOTE Espulsi Nuytinck (U) al 49′ s.t. per gioco scorretto e il tecnico Gattuso (M) al 52′ s.t. per proteste. Ammoniti Samir, Kessie, Troost-Ekong, Zapata e Pussetto