Milan – Genoa 2-1: scherzetto e dolcetto

E’ un’altra partita strana, molto simile a quella di domenica ma forse ancora più pazza. Strappiamo i tre punti all’ultimo con un gol di Romagnoli che è un colpo di prima dopo una uscita pessima del portiere. Arriva in una partita in cui il Genoa trova un pari assurdo, quasi impensabile, frutto dell’ennesimo inutile retropassaggio della difesa quando pressata che arriva dopo 20 minuti in cui i genoani avevano rialzato la testa. Ci siamo rialzati solo nel finale arrivando anche a costruire qualcosa con due miracoli di Radu.

Il Milan vince con merito ma è ancora una squadra che soffre l’avversario e che ha l’attacco come unica arma di difesa. Non sa gestire la palla, non sa gestire il risultato e non sa gestire un avversario che pressa. Deve fare la partita e deve sperare che gli esterni siano in giornata perché in mezzo al campo pecca. Oggi Bakayoko ha fallito la prima prova da titolare in campionato – ma Kessie e Chalanoglu sono riusciti a fare anche peggio tanto che messi dentro Abate e Castillejo il gioco è migliorato.

Per il resto siamo aggrappati alle invenzioni di Suso che di fatto ci portano sei punti – si rivede anche Donnarumma che dopo un paio di incertezze coi piedi nel primo tempo salva il risultato nel finale. Finché siamo questi più di così non si potrà fare: siamo abbastanza corti in termini di ricambi e ciò che deve portarci nelle prime quattro a Gennaio al momento sono i punti con le piccole. Un anno fa il quarto posto era a 25, lo abbiamo raggiunto a 18 anche grazie alla flessione delle romane che non hanno saputo ripetere la partenza dello scorso anno; resto certo che incrementeranno il loro passo, soprattutto la Roma.

Parte importante della stagione si gioca quindi nelle prossime due partite: Udinese e Betis, quest’ultima per la qualificazione al secondo turno di Europa League. Con quelli là c’è poco da fare calcoli visto che o perdi o ti fanno perdere. Dall’ultima sosta nazionali si potranno fare i primi calcoli – al momento resto insoddisfatto del lavoro di Gattuso visto che si continua a prendere gol e che questi da parte nostra continuano ad arrivare più da prodezze individuali che da azioni manovrate. A proposito del nostro grande tecnico: visto l’infortunio di Biglia (la cui assenza ci ha peraltro portato a verticalizzare più del solito) ci sarebbe da chiedere scusa ad un signore che indossa la 18 e reintegrarlo in rosa, visto che serve come il pane – a meno di non voler provare ancora l’impresentabile Mauri.

MILAN-GENOA 2-1 (primo tempo 1-0)
MARCATORI Suso (M) al 4′ p.t.; autogol di Romagnoli (M) all’11’, Romagnoli (M) al 46′ s.t.
MILAN (3-5-2) G. Donnarumma; Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Suso, Kessie, Bakayoko, Calhanoglu (dal 38′ s.t. Castillejo), Laxalt (dal 18′ s.t. Abate); Higuain, Cutrone. (Reina, A. Donnarumma, Bellanova, Conti, Simic, Zapata, Bertolacci, Mauri, Borini, Halilovic). All. Gattuso
GENOA (3-5-2) Radu; Biraschi, Gunter, Criscito; Lazovic, Romulo (dal 22′ s.t. Veloso), Mazzitelli (dal 33′ s.t. Omeonga), Bessa, Zukanovic; Kouamé, Piatek (dal 40′ s.t. Pandev). (Vodisek, Russo, Pereira, L. Lopez, Rolon, Hiljemark, Medeiros, Dalmonte, Lapadula). All. Juric
ARBITRO Pasqua
NOTE ammoniti Criscito, Kessie, Veloso, Rodriguez