Milan – Sampdoria 3-2: pazzo Milan amalo

Una vittoria sofferta dopo un primo tempo da pazza Inter ed un secondo tempo decisamente migliore, una vittoria che non cambia la nostra situazione. Prendiamo i tre punti ma siamo ancora in estrema difficoltà e fragili dietro. Si salva l’attacco che con i suoi tre fuoriclasse schierati contemporaneamente riesce a fare tre gol ad una difesa che finora ne aveva incassati solamente quattro. Gattuso fa quello che tutti gli allenatori fanno in caso di difficoltà: si affida al 4-4-2 con Cutrone ed Higuain. E’ forse l’opzione migliore per far rendere due punte che giocano in un modo totalmente asimmetrico, Cutrone fa sponde e inserimenti mentre Higuain vuole partire con la palla tra i piedi. 

Il primo tempo vede quindi una Sampdoria in netta prevalenza nel reparto centrale contro un Milan che sfonda sulle corsie di esterni anche grazie ad un Laxalt schierato finalmente nel suo ruolo (sacrificato Jack Bonaventura, onestamente tra i peggiori in settimana). Arriva il gol con Cutrone, poi i soliti svarioni difensivi di Musacchio ci portano sotto. Ad onor del vero la Sampdoria finisce la partita avendo fatto due gol su tre tiri in porta in quella fase di gara nel primo tempo in cui nonostante la diversità di atteggiamento veniamo colti in fallo due volte su ripartenze.

Il pareggio di Higuain è un coniglio dal cappello che ci permette di non andare sotto all’intervallo. Paradossalmente la partita il Milan la vince nella ripresa quando si abbassa venti metri tornando a fare un gioco più di ripartenza e speculativo – ben sapendo che rispetto al 4-3-3 con due punte e due esterni si è più favoriti per farlo. La partita tuttavia la risolve una prodezza individuale del solito Suso che si conferma giocatore più che decisivo e migliore in questo momento del Milan. Male i due centrali di centrocampo forse non abituati a fare un lavoro del genere (e considerato Kessie, in parte forse anche acciaccati). La coperta a livello numerico rimane corta, cortissima.

La classifica è anch’essa corta e in attesa dei posticipi ci rimette al quinto posto in classifica a tre punti dalla Lazio che affronterà l’Inter. Vincendo il recupero di mercoledì siamo ancora in piena corsa anche se ancora con la tassa Juventus (a proposito, bel rigore inventato ieri in un momento di difficoltà – as usual) da pagare. Se non sono convinti di Gattuso che lo cambino adesso e non dopo un nuovo crollo – finché l’obiettivo è tangibile o raggiungibile. La partita ci porta tre punti in cascina ma non smuove di una virgola il nostro momento di crisi di gioco. Mercoledì dopo l’altra genovese tireremo meglio le somme.

MILAN-SAMPDORIA 3-2 (primo tempo 2-2)
MARCATORI Cutrone (M) al 17′, Saponara (S) al 21′, Quagliarella (S) al 31′, Higuain (M) al 36′ p.t.; Suso (M) al 17′ s.t.
MILAN (4-4-2) G. Donnarumma; Calabria (dal 33′ s.t. Abate), Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Suso, Kessie, Biglia, Laxalt (dal 44′ s.t. Calhanoglu); Higuain, Cutrone (dal 32′ s.t. Castillejo). (Reina, A. Donnarumma, Conti, Zapata, Bakayoko, Mauri, Bertolacci, Borini, Halilovic, Calhanoglu). All. Gattuso
SAMPDORIA (4-3-1-2) Audero; Bereszynski, Tonelli, Andersen, Murru (dal 29′ p.t. Sala); Praet, Ekdal, Linetty; Saponara (dal 32′ s.t. Caprari); Defrel (dal 16′ s.t. Kownacki), Quagliarella. (Rafael, Belec, Colley, Ferrari, Tavares, Vieira, Barreto, Jankto, Ramirez). All. Giampaolo
ARBITRO Maresca
NOTE ammoniti Linetty, Sala, Abate, Kessie, Romagnoli