Milan – Chievo 3-1: ritornati in carreggiata. Dopo la sosta l’esame definitivo

Una settimana fa a quest’ora Gattuso era con le spalle al muro, in una settimana ne esce salvando la propria panchina e facendo vedere quella che forse è la prima crescita convincente della squadra che porta a 3 vittorie in una settimana e riporta il Milan nella parte sinistra di una classifica cortissima. La partita la aprono e la chiudono Suso-Higuain con lo spagnolo che inizia a trovare l’intesa con l’argentino portandosi a 5 e diventando il miglior assist-man del campionato: proprio dall’intesa tra i due passa la nostra possibilità di agganciare il quarto posto con dedica ai gran visir del ritardo mentale che gli davano del brocco perché nessuno ha pagato la clausola. Un po’ come dire che Gabigol è forte perché lo han pagato 30 milioni.

Il Milan ha sicuramente migliorato le fasi d’attacco – prima del gol potevano segnare Calhanoglu e Bonaventura, segno che le occasioni sono state costruite anche se mancava la finalizzazione. A quella ci ha pensato Higuain due volte salendo a quattro gol in campionato dopo cinque partite: un Higuain che non si era mai visto a questi livelli all’inizio di una stagione – né a Napoli, né a Torino. Sopra ogni aspettativa. Bonaventura poi come sempre la chiude, sopperendo anche alla prestazione non buona di Calhanoglu, in controtendenza rispetto a quanto visto in settimana, dove il turco l’aveva spaccata rientrando in campo.

Dietro rimangono i soliti problemi difensivi: non sappiamo contenere gli avversari quando salgono – non siamo sereni e non sappiamo gestire la partita. Basti pensare che dopo il 2-0 siamo subito saliti e abbiamo ripreso a giocare e tenere la palla solo dopo il loro gol del 3-1 che è stata una mezza sconfitta ma anche una doccia fredda. C’è da lavorare sulla testa perché nelle prossime gare non ci saranno Empoli, Sassuolo e Chievo ma test ben più difficili e probanti sulla strada del nostro percorso di crescita.

Dopo la sosta avremo Inter, Betis, Sampdoria, Genoa, Udinese, ancora Betis e Juventus. Le due gare più difficili d’Europa League dove ci giocheremo la qualificazione (necessario fare almeno due punti su sei), tre partite contro squadre di media-alta fascia più il derby e la Juventus. Ci toglieremo quel fastidioso asterisco per un rinvio immotivato ed assurdo in pieno agosto. Poi guarderemo la classifica e capiremo come staremo messi. La più importante di tutte arriva subito, contro quell’Inter che forse arriverà seconda a fine campionato, sicuramente sarà un avversario diretto se volessimo andare in coppa.

MILAN-CHIEVO 3-1 — Primo tempo 2-0
MARCATORI — Higuain (M) al 27’ e al 34’ p.t.; Bonaventura (M) all’11’, Pellissier (C) al 18’ s.t.
MILAN (4-3-3) — G. Donnarumma; Abate, Musacchio, Zapata, Rodriguez (dal 42’ s.t. Laxalt); Kessie, Biglia, Bonaventura (dal 31’ s.t. Cutrone); Suso (dal 45’ s.t. Castillejo), Higuain, Calhanoglu. (Reina, A. Donnarumma, Calabria, Simic, Mauri, Bakayoko, Bertolacci, Halilovic, Borini). All. Gattuso.
CHIEVO (4-4-2) — Sorrentino; Depaoli, Rossettini, Bani, Barba; Birsa, Rigoni (dal 24’ s.t. Kiyine), Radovanovic, Leris (dal 33’ s.t. Jaroszynski); Stepinski, Pellissier (dal 22’ s.t. Pucciarelli). (Semper, Seculin, Tanasijevic, Cesar, Burruchaga, Grubac, Hetemaj, Vignato, Meggiorini). All. D’Anna.
ARBITRO — Calvarese di Teramo.
NOTE — Spettatori 48.088; ammoniti Barba (C) per gioco scorretto, Higuain (M) per proteste.