Cagliari – Milan 1-1: due punti buttati, ma questa squadra ha troppi limiti

Partiamo da un presupposto: si è sopravvalutata la vittoria con la Roma e si è sottovalutata la sconfitta di Napoli. Il Milan a Cagliari esce con un punto che per i primi 15 minuti di partita tutto sommato va anche di lusso. Esce con un approccio alla partita al limite dell’imbarazzante contro una squadra che ha provato a sorprenderci e ci ha imposto di giocare ai suoi ritmi. Come ho già detto, la squadra è quella che è: quella di stasera è la squadra dell’anno scorso con Higuain – e la squadra dell’anno scorso è arrivata sesta. Inutile sperare di arrivare quarti cambiando solo il centravanti.

I problemi continuano ad essere i medesimi già visti nelle scorse partite: facciamo fatica a segnare, facciamo fatica a servire le punte. Il gioco creato con la ragnatela di passaggi è fine a se stesso visto che mentre scambiamo dietro si compattano le linee e appena ci avviciniamo alle loro linee perdiamo palla. Higuain ha avuto due palloni giocabili – due – col 60% di possesso e uno non è una nostra azione, ma un recupero palla. Non si ricordano interventi di Cragno in area, solamente da fuori sul tiro di Suso. Emergono forse ancora più di Roma e Napoli come ampiamente previsto i limiti di questo gioco soprattutto quando si deve passare il pallone.

Palla a Suso e si vede. Non è ancora cambiato niente, vuoi per il resto dell’organico (oggi partita pessima di Bonaventura e Chalanoglu anche se come sempre solamente il primo dei due sarà accusato). Lo spagnolo rimane l’unico ad inventare qualcosa ma non riesce a trovare l’intesa con Higuain che forse avrebbe bisogno di un altro centravanti intorno più che dei due esterni. Gattuso deve avere il coraggio di abbandonare questo 4-3-3 e la sicurezza del palla a Suso e pedalare che ti può mantenere in linea di galleggiamento ma sicuramente non ti può far fare il salto di qualità. Certo, anche qua la rosa è stata costruita male visto che le punte in rosa sono due e contate ed una, stasera, era infortunata.

Va inserito Caldara visto che tanto già un gol a partita lo prendiamo, la difesa deve migliorare. Va inserito se possibile anche il resto del mercato – poi scopriamo se miglioriamo o peggioriamo l’11 attuale ma intanto sappiamo già quanto vale l’11 attuale, non certamente la Champions League. Va migliorato il gioco perché Higuain non può tornare indietro ad impostare, non si può continuare a rischiare con la palla al portiere e non si può tardare così tanto la ripartenza. Siamo una squadra troppo lunga e che verticalizza troppo poco: vogliamo giocare dal basso come un piccolo Barcellona ma non abbiamo i piedi per farlo e non lo vogliamo accettare.

Rimaniamo coi piedi per terra: l’obiettivo quest’anno rimane confermare la qualificazione Europa League che sarà difficile ottenere. Possiamo fare meglio solo se le altre, Roma ed Inter su tutte, fanno male. A nostro favore gioca il fatto che stanno facendo male ma sarà comunque necessario non essere troppo distanti a gennaio per intervenire. Nelle prossime tre partite, Empoli, Atalanta e Sassuolo, ci faremo un’idea del livello della squadra e se siamo in grado anche noi di giocare a pallone o continueremo a vivacchiare su un calcio episodico.

CAGLIARI-MILAN 1-1
Cagliari (4-3-1-2):
 Cragno 7; Srna 6, Romagna 7, Klavan 6,5, Padoin 5; Castro 5,5 (39′ st Dessena sv), Bradaric 6,5, Barella 7; Joao Pedro 7 (19′ st Sau 5); Pavoletti 6, Farias 6 (7′ st Ionita 6). A disp.: Aresti, Daga, Andreolli, Lykogiannis, Pisacane, Cigarini, Dessena, Faragò, Pajac, Cerri. All.: Maran 6,5
Milan (4-3-3): G. Donnarumma 5,5; Calabria 6, Musacchio 6,5, Romagnoli 5,5, Rodriguez 6 (40′ st Laxalt sv); Kessie 7, Biglia 6, Bonaventura 5 (21′ st Bakayoko 5,5); Suso 6,5, Higuain 7, Calhanoglu 5 (28′ st Castillejo sv). A disp.: A. Donnarumma, Reina, Abate, Caldara, Zapata, Bertolacci, Mauri, Borini, Tsadjout. All.: Gattuso 6
Arbitro: Abisso
Marcatori: 4′ Joao Pedro (C); 11′ st Higuain (M)
Ammoniti: Srna (C), Kessie (M)
Espulsi: –