Portogallo – Italia 1-0: prospettiva retrocessione

Inspiegabile l’approccio alla partita, prevedibile il non gioco e le difficoltà, fallimentare il risultato. Il Portogallo ci batte riuscendo a resuscitare André Silva, senza Cristiano Ronaldo, con il minimo sforzo e senza quasi mai subire niente. Dopo cinque partite di Mancini ad oggi non c’è un undici titolare, non c’è un centravanti, si sa solo che il punto di forza è Donnarumma. Non si possono e non si devono fare esperimenti in questa competizione e il risultato ci punisce.

Mancini si è riempito la bocca coi giovani e con gli italiani ma all’Inter non ne faceva mai esordire uno. Qua prendiamo gol da André Silva ma quello che un anno fa lo panchinava da noi non viene convocato nell’Italia. Balotelli è il centravanti, anzi no, è Belotti, anzi no, Immobile – per finire riesumiamo Zaza. Cristante mandato in mezzo al campo sulla base di qualche mese buono a Bergamo, per concludere Lazzari (chiiii?) e Zaniolo. Facciamo ridere, ma qualcuno magari farà due plusvalenze.

L’Italia non vince da un anno, dalla vittoria di Ventura contro l’Albania. La crisi di Ventura partì dalla gara con la Spagna ma va detto che non aveva alcun problema a sbarazzarsi di squadre inferiori. Questa Italia di Mancini è un grosso passo indietro dall’Italia che fu fermata dalla Svezia e non era facile col materiale umano a disposizione. Se andiamo a vedere quanto vale Donnarumma o quanto sono stati pagati i vari Pellegrini, Caldara, Cristante, Zaza, Immobile e compagnia bella stupisce che si parli di un’Italia senza campioni.

Per crescere, semmai, è necessario trovare al più presto un gruppo di senatori ed un 11 titolare invece di continuare con gli esperimenti e di far indossare una maglia a chiunque abbia giocato due partite ottime consecutivamente prima delle convocazioni. Ho sempre considerato un sopravvalutato il signor Mancini Roberto e queste due partite non fanno eccezione. L’Italia chiude con un punto in due partite ed è la miglior candidata alla retrocessione in serie B. 

P.s. da Torino, sponda Piovra, è già partito l’ordine del tiro al Milanista. Guai a far notare che se siamo in questa situazione è anche per colpa loro, che allo sviluppo di un settore giovanile come si deve (oggi sono rimasti quelli di Milan ed Atalanta a sfornare talenti) hanno preferito investire pesantemente sugli stranieri e parcheggiare gli italiani al Sassuolo di turno.

PORTOGALLO-ITALIA 1-0
Portogallo (4-3-3)
: Rui Patricio 6; Cancelo 6,5, Pepe 6, Ruben Dias 6, Mario Rui 6; Pizzi 6 (29′ st Renato Sanches 6), Ruben Neves 6,5, Carvalho 7 (41′ st Oliveira sv); Bernardo 7, André Silva 7, Bruma 7 (31′ Gelson Martins 6). A disp.: Beto, Ramos, Cedric, Neto, Mendes, Bruno Fernandes, Guedes. Ct.: Santos 6,5.
Italia (4-3-3): Donnarumma 6,5; Lazzari 5,5, Caldara 5, Romagnoli 6, Criscito 5,5 (29′ st Emerson 6); Chiesa 5, Cristante 4,5 (34′ st Belotti sv), Jorginho 5, Bonaventura 5,5; Zaza 5, Immobile 5 (12′ st Berardi 5,5). A disp.: Perin, Sirigu, Bonucci, Chiellini, Barella, Benassi, Bernardeschi, Gagliardini, Insigne. Ct.: Mancini 5.
Arbitro: Collum
Marcatori: 3′ st André Silva
Ammoniti: Neves, Pepe (P); Criscito, Chiesa, Berardi (I)
Espulsi: nessuno