Napoli – Milan 3-2: non è cambiato nulla, si lotta per il sesto posto

Fa molto male per come è arrivata dopo essere andati in vantaggio per 2-0 sfruttando benissimo gli episodi ma con una distanza che non ci stava fino a quel momento. Fa male per chi forse credeva di poter lottare per il quarto posto quest’anno, non per chi più realisticamente come noi si era messo l’anima in pace vedendo un mercato in cui non è arrivato nessun centrocampista di livello. Come al Bernabeu il Milan si è presentato con Borini e Rodriguez e come al Bernabeu quella fascia è stata terreno di conquista avversario. Non puoi lottare per il quarto posto con una squadra priva di regista e con Biglia che gioca come al suo solito livello – ovvero penoso.

La verità è che non sappiamo nemmeno noi come siamo andati 0-2. Ciò che forse fa più male è che sono bastati 40 minuti di Napoli per far crollare come un castello di carte il nostro centrocampo e subire tre gol così come a Madrid. Parleremo più avanti di Biglia e Kessie in fase difensiva, ma in fase offensiva c’è da notare come ad Higuain sia arrivato un solo pallone giocabile, negli ultimi minuti di partita. Il Milan è una squadra incapace di costruire gioco, una squadra che palleggia nei propri 15 metri (come se servisse veramente qualcosa) sperando di cogliere in contropiede l’avversario. Ha funzionato l’anno scorso finché gli avversari non hanno capito il giochino ma poi il castello di carte è miseramente crollato.

Mi viene d’altronde da chiedere che gioco possa costruire un centrocampo dove il giocatore più tecnico è stato messo ai margini del progetto. Lo scorso anno c’era qualche palla in più perché impostava Bonucci, ad oggi ceduto. Il risultato è che non dobbiamo nemmeno far dannare troppo i nostri avversari: loro ci pressano alti, noi perdiamo palla e loro si trovano già con l’azione che riparte a 20 metri dalla nostra porta. Non si può e non si deve giocare così tanto distanti dalla porta avversaria perché si è incapaci di creare un’azione. Spezzo una lancia in favore di Gattuso: con questi giocatori è difficilissimo perché la rosa continua ad essere costruita male. La difesa come già detto è da rifare – di questo ne abbiamo già parlato e ne parleremo più avanti: mi limito solo a far notare come Calabria e Rodriguez siano tecnicamente inadeguati a difendere.

Venerdì ci attende quindi una prevedibile sconfitta contro la Roma poi dopo la sosta a zero punti (uno se va particolarmente bene), inizierà il nostro campionato. Come avevo detto non pretenderò da Gattuso un posto Champions: con questo materiale scarso non si può fare di meglio. La sensazione che partirà male e sarà presto esonerato dopo stasera diventa sempre più viva. Chissà quando chi ha fatto mercato si accorgerà che Higuain (anche oggi decisivo domani in un big-match) non serve a niente se tocca tre palloni a partita. Chissà se finalmente avremo un centrocampista degno di tale nome. Di là Zielinski, di qua Biglia. La sconfitta si sintetizza semplicemente così.

NAPOLI – MILAN 3-2 (0-1)
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui (73′ Luperto); Allan, Hamsik (63′ Mertens), Zielinski (72′ Diawara); Callejon, Milik, Insigne. A disp; Marfella, Karnezis, Maksimovic, Chiriches, Malcuit, Rog, Ounas, Verdi. All.: Carlo Ancelotti
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodríguez; Kessie, Biglia (58′ Bakayoko), Bonaventura (82′ Cutrone); Suso, Higuain, Borini (71′ Laxalt). A disp: Reina, A. Donnarumma, Caldara, Simic, Abate, Jose’ Mauri, Bertolacci, Halilovic, Castillejo. All.: Gennaro Gattuso
Arbitro: Paolo Valeri (Roma)
Marcatori: 15′ Bonaventura (M), 49′ Calabria (M), 53′, 67′ Zielinski (N), 80′ Mertens (N)
Ammoniti: Insigne, Koulibaly (N), Suso, Rodriguez (M).