It’s not coming home: a Mosca sarà Francia – Croazia

E’ forse la più grande sorpresa del mondiale: quella che insieme alla Francia era la squadra più solida lascia la competizione sconfitta con pieno merito dalla Croazia che si unisce così al ristretto club dei dodici che hanno disputato una finale mondiale. Per i croati ci vogliono ancora i supplementari ma stavolta la vittoria è netta con 15 minuti scarsi da parte degli inglesi prima che i croati inizino a dilagare e a creare occasioni su occasioni. Basti vedere i due gol subiti per capire l’imbarazzo di una difesa che forse è crollata al primo, vero, avversario serio e di due centravanti che hanno tradito l’occasione della vita. La Croazia è apparsa più squadra, più veloce, più solida. Non certamente quella passata solo ai rigori con Russia e Danimarca. L’Inghilterra ha forse tradito una generazione che ha raccolto sicuramente più di quella dei Beckam, dei Lampard e dei Gerrard ma che mai come in questo mondiale privo di vero talento poteva arrivare in finale.

Chi ci arriva e ci arriva da favorita è invece la Francia grazie all’1-0 al Belgio di martedì sera. Il Belgio si è specchiato in se stesso tenendo palla ma pagando la mancanza di un centravanti con Lukaku che ancora una volta si dimostra giocatorino da gol a Wolverhampton e Stoke City ma totalmente inadeguato a questi livelli. La Francia non ha fatto la partita ma è stata superiore, senza scuse, dal primo al novantesimo minuto ed è la grande favorita per la finalissima di domenica. Sarà una partita decisamente atipica come atipico è questo mondiale tra due squadre che preferiscono subire la partita e non farla ed hanno nella loro forza più il potenziale offensivo che quello difensivo. Arriva al termine di un mondiale che ha rimesso i numeri nove al centro e ha accantonato finalmente quegli abomini calcistici che erano il tiki-taka e il falso nueve. Un mondiale tecnicamente non eccelso ma godibile.

Due paroline sul Milan: come ho già detto su Twitter finché non sarà definita la situazione societaria in questo momento di ritiri, amichevoli e cose di campo mi frega zero. Il Milan è di Elliott, da capire cosa ne farà e che intenzioni avrà. Da capire se Fassone rimane o come probabile saluta la compagnia. Da capire se entrerà o meno Maldini e chi partirà per sistemare i bilanci dell’ultima, sciagurata, campagna acquisti. Ci risentiamo sulle frequenze rossonere più probabilmente per settimana prossima.