Il Milan è in Europa ma non ha ancora la certezza di evitare il terzo turno preliminare. A Bergamo va in scena una partita molto brutta dopo il pianto di Gasperini con una squadra che fa cinque volte i falli dell’altra ma riceve gli stessi cartellini gialli. Partiamo dall’espulsione assurda di Montolivo che sa molto di compensazione dopo quella di Toloi. Espulsione che di fatto taglia le gambe al Milan proprio perché Montolivo era stato il migliore in campo dall’entrata ed aveva dato un cambio di passo netto e deciso tra primo e secondo tempo. Espulsione non coerente col metro finora tenuto con Caldara, De Roon e Ilicic. Mi spiace per i ritardati (e sono gentile a chiamarli così) che remano contro per un torto ricevuto solo per gettare merda su un giocatore.
Il Milan cala ancora alla distanza e Guida continua ad aiutare i bergamaschi non mandando Ilicic sotto la doccia. La notizia è che abbiamo definitivamente perso anche Chalanoglu che aveva qualche riserva più di Suso ma ha esaurito anche quella. Ovviamente si darà colpa agli errori individuali che è stato un po’ il motivo della stagione fino ad adesso ma la realtà è che anche oggi abbiamo pagato l’atteggiamento tattico di una squadra che non ha più energie e finisce sempre schiacciata durante la partita. Gattuso al momento pecca e non poco nella gestione della partita e nei cambi.
Vorrei chiudere il postpartita con una breve difesa di Gianluigi Donnarumma. Il giochino sul ragazzo che i giullari di corte al seguito stanno facendo, probabilmente imbeccati, è più che chiaro: farlo odiare ai tifosi in modo da salvare la faccia dei dirigenti per la cessione. Io rilancio dicendo che gli errori in carriera ci stanno. Li ha fatti Dida, li ha fatti Buffon e li ha fatti chiunque a 19 anni. Sicuramente il Milan non andrà da nessuna parte sostituendolo con Reina che non è un upgrade e basta vedere una partita del Napoli per capirlo. Le voci del PSG gli han messo pressione? Invece annunciare Reina no, giusto?
Andiamo quindi a giocarci con una Fiorentina fuori da tutto questo sesto posto che consentirà – al massimo – di pareggiare il risultato della scorsa stagione. In una situazione del genere, dopo 250 milioni spesi, sarebbe saggio augurarsi il licenziamento per giusta causa dell’incompetente che ha costruito la squadra. Invece si continuano a tirare fuori scuse ed invenzioni una più assurda dell’altra e a cercare capri espiatori per non ammettere il fallimento. Il divertimento lo lascio ai giullari di corte che continuano ad anteporre la ricerca di favori personali al bene della squadra. Manca una settimana, poi sarà il momento di tirare le somme.