Bologna – Milan 1-2: una vittoria cinica

La vittoria di oggii limito a chiamarla così, “cinica”. Avremmo letto questo se al posto del Milan oggi a Bologna ci fosse stata la Juventus. Il Milan in campo non ha brillato ma si è trovato 2-0 dopo il primo tempo grazie ad un tiro di Chalanoglu e ad un gol di Bonaventura dopo assist del turco. Come avevamo detto a dicembre, se è stato Suso a tirare la carretta nella prima parte della stagione ora è proprio il turco a risultate imprescindibile nella seconda visto che Suso ha finito ancora la benzina dovendo giocarle tutte visto che gli esterni arrivati dal mercato portano il nome di Fabio Borini.

A Bologna rimangono i problemi mostrati durante tutta la stagione: il Milan non fa gol coi suoi attaccanti. Ci arriva vicino stavolta con il palo di Cutrone che è stato comunque decisivo sul primo gol ma non può essere abbastanza se consideriamo anche che Bonaventura con 7 reti è diventato il principale cannoniere in campionato del torneo, agganciando proprio Cutrone, due che nelle formazioni titolari estive erano assenti. La stagione 2018/19 non può prescindere dal destinare gran parte del budget estivo nel Centravanti, quello con la C maiuscola, quello intorno al quale va costruita una squadra.

Il resto è questione di modulo e proprio qua il Milan deve decidere cosa fare “da grande”. Chalanoglu va inserito nel ruolo che gli consente di rendere al meglio dove è forte nei fondamentali, il tiro da lontano – quello col trequartista. Suso invece deve fare l’esterno che è l’unica posizione in cui sa giocare. Nessuno di questi moduli è però il 3-5-2 pensato nel mercato estivo. Da qua il problema principale della stagione e dei limiti strutturali nella costruzione di questa squadra. Ringraziamo Montella (a proposito, due esoneri in cinque mesi) per non averci capito niente con il turco perché il non averlo schierato ad inizio stagione fa si che abbia qualcosa in più nelle gambe ora e non sia nelle condizioni di Suso. A chi farà mercato estivo – speriamo non Mirabelli – sciogliere i nodi.

L’ultima cosa riguarda l’allenatore: è ovvio che quelle 10 vittorie su 11 non erano il vero valore di Gattuso così come è ovvio che ad oggi Gattuso non sia un top e abbia molti ed evidenti limiti. Mi fa però schifo e ribrezzo chi ha usato il calabrese per cercare di giustificare il mercato estivo dell’altro calabrese raccontandoci per mesi puttanate come “ecco, avete visto, se ci fosse stato Montella dall’inizio saremmo terzi! salvo scaricarlo cinque minuti dopo quando i veri valori di una rosa corta e limitata sono usciti. Ecco, questi qua mi fanno schifo e dovevo dirlo. Personalmente cambierei Gattuso solo se ci fosse la possibilità di accedere ad un top per la serie A: Ancelotti, Conte, Spalletti, Emery, Sarri – o uno di quella caratura lì. Non lo cambierei mai, invece, per un altro Mihajlovic o Montella, sarebbe un anno perso.

Quattro partite alla fine della stagione: Verona, Juventus, Atalanta, Fiorentina. La seconda potrebbe rendere inutili le altre tre e considerato che la Juventus si giocherà lo scudetto la domenica successiva a Roma non è reato pensare di fermarla. Certo, bisognerà fare un salto molto importante rispetto all’ultimo mese.

BOLOGNA-MILAN 1-2 (primo tempo 0-2)
MARCATORI: Calhanoglu (M) al 34′, Bonaventura (M) al 46′ p.t.; De Maio (B) al 29′ s.t.
BOLOGNA (4-3-3): Mirante; Mbaye, Gonzalez (dal 13′ s.t. Romagnoli), De Maio, Masina (dal 37′ s.t. Keita); Poli, Pulgar, Nagy (dal 7′ s.t. Avenatti); Orsolini, Palacio, Verdi. (Da Costa, Ravaglia, Krafth, Torodidis, Dzemaili, Crisetig, Krejci, Di Francesco, Falletti). All. Donadoni.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Zapata, Rodriguez; Kessie, Locatelli, Bonaventura (dal 39′ s.t. Montolivo); Suso, Cutrone (dal 35′ s.t. Kalinic), Calhanoglu (dal 31′ s.t. Borini). (Storari, A. Donnarumma, Abate, Musacchio, Antonelli, Gomez, Torrasi, Mauri, André Silva) . All. Gattuso.
ARBITRO: Giacomelli di Trieste.
NOTE: spettatori 24.263. Ammoniti Locatelli (M), Masina (B) per gioco scorretto.