Arsenal – Milan 3-1: vergogna arbitrale in eurovisione

Si dovrebbe parlare in questa sede di calcio e della partita appena conclusa ma la partita ha purtroppo avuto senso solamente fino al clamoroso rigore regalato all’Arsenal nel miglior momento del Milan, appena passato in vantaggio. Un rigore che non esiste, che l’arbitro non aveva fischiato e che solo l’assenza del VAR ha potuto permettere che venisse trasformato. Inaccettabile assistere ad una cosa del genere nelle competizioni Europee a questo livello. Se aggiungiamo che pochi minuti dopo è stato negato al Milan un rigore per fallo di mano altrettanto netto in area. Quello che è successo dopo poco importa, così come il crollo del finale per un 5-1 complessivamente bugiardo.

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Probabilmente non saremmo passati ma stasera all’Emirates ci hanno tolto il diritto di giocarcela fino alla fine e questo fa più male del risultato finale. La prestazione è stata comunque di livello fino alla papera di Donnarumma che ha portato al 2-1, una prestazione che in Italia ti consente di battere forse tutti tranne Juventus e Napoli. E’ stata senza dubbio buttata alle ortiche nella partita d’andata con uno 0-2 casalingo che come previsto era difficile rimontare. Alla luce di tutto pesa il passivo preso da questa squadra che non aveva troppa differenza col Milan attuale in un periodo in cui le altre inglesi nelle coppe tranne City e Liverpool sono uscite con figure barbine.

Fa rabbia perché siamo andati fuori prima di tutto perché ci siamo suicidati noi. L’arbitro ci ha dato la mazzata ed è per questo che il risultato di stasera conta relativamente anche perché fino alla papera di Donnarumma la prestazione era ottima. La scelta di Montolivo a centrocampo – tra i migliori oggi – ha premiato sul piano della prestazione (e l’altra miglior partita del Milan in questa tranche, con la Sampdoria, fu con lui in campo) e questo non può non andare considerato. Si è visto Chalanoglu sui livelli del Bayern e si è visto anche un buon André Silva.

La macchia di questa squadra rimane un attacco insufficiente per le competizioni Europee. Che nessuno si azzardi a tirare la croce su Suso senza il quale avremmo si e no la metà dei punti in campionato. Due parole anche su Donnarumma al centro ormai di destabilizzazioni continue che anche stasera ci sono costati un gol. Un grazie a chi ha fatto passare la velina domenica nella sala stampa del Marassi ai giornalisti – non Mino Raiola. Ora testa al quarto posto, obiettivo fattibile vista la classifica attuale.

ARSENAL-MILAN 3-1 (primo tempo 1-1)
MARCATORI: Calhanoglu (M) al 35′, Welbeck (A) su rigore al 39′ s.t.; Xhaka (A) al 26′, Welbeck (A) al 41′ s.t.
ARSENAL (4-2-3-1): Ospina; Bellerin, Mustafi, Koscielny (dall’11’ p.t. Chambers), Monreal; Ramsey, Xhaka; Mkhitaryan (dal 24′ s.t. Elneny), Wilshere, Özil (dal 34′ s.t. Kolasinac); Welbeck. (Cech, Iwobi, Maitland-Niles, Nketiah). All. Wenger.
MILAN (4-4-2): G. Donnarumma; Borini, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Suso, Kessie (dal 34′ s.t. Locatelli), Montolivo, Calhanoglu (dal 24′ s.t. Bonaventura); Cutrone (dal 21′ s.t. Kalinic), André Silva. (Storari, Musacchio, Zapata, Biglia). All. Gattuso.
ARBITRO: Eriksson (Svezia).
NOTE: ammoniti Donnarumma (M) e Romagnoli (M) per proteste; Borini (M) e Monreal (A) per gioco scorretto, Suso (M) per simulazione.