Roma – Milan 0-2: il 4 marzo voto Gattuso

2664 giorni. Tanti sono passati dall’ultima vittoria del Milan fuori casa in campionato sul campo di una squadra che quell’anno disputava la Champions League. Era il primo derby rossonero di Ibrahimovic che vinse proprio grazie al rigore segnato. Già questo risultato può e deve dare l’idea del salto di qualità che ha fatto fare Gattuso in pochi mesi ad una squadra che pur limitata ora conosce i propri limiti. La vittoria di Roma non è una vittoria di catenaccio, è una vittoria pesantissima che può rimettere il Milan nella corsa per il quarto posto. 

Il Milan a Roma meritava addirittura un passivo più grande di quello visto in campo – e lo avrebbe ottenuto se Borini non si fosse mangiato il gol del 3-0. Ha potuto creare gioco anche alla rivalutazione di un mercato che rimane abbastanza deficitario davanti ma che ha ritrovato Calhanoglu e Kessie a centrocampo. Ha trovato finalmente la piena maturazione del settore giovanile, culmine di quel progetto iniziato nel 2012-13: oggi hanno segnato Cutrone e Calabria, due prodotti di tale lavoro. E’ un po’ una grande coalizione del tifo rossonero: dopo una estate passata a litigare su Bonaventura o Calhanoglu la risposta è stata tutti insieme. Gattuso vince non scegliendo né il vecchio né il nuovo ma fondendo insieme il tutto in un governo di larghe intese.

La Roma era oggettivamente partita bene ma nel secondo tempo Di Francesco ci ha concesso il centrocampo, lo stesso che ci aveva tolto nel primo tempo. Kessie, Bonaventura e soprattutto Suso sono saliti in cattedra e con buona pace di Montella che diceva che con Suso e Bonaventura siamo arrivati sesti con Suso e Bonaventura andiamo a vincere a Roma. Per il resto da quando Bonucci è sceso dal piedistallo la difesa rossonera è diventata un vero e proprio muro invalicabile: nelle ultime 12 partite siamo a 8 vittorie e 4 pareggi con 8 clean sheet e dei 4 gol subiti uno è un autogol mentre l’altro è una papera di Donnarumma.

Il Milan può arrivare quarto? E’ ancora molto difficile, serve un’altra giornata favorevole per sperarci. Il Milan può andare avanti in Europa League? Sicuramente non deve temere quest’Arsenal ma solamente l’Atletico Madrid (che stasera ha fatto una manita al nostro ex-fallito allenatore) o almeno questo è quello che dobbiamo pensare in questo momento. Sul futuro, invece, attendo ancora perché sono convinto che questa rosa è troppo corta e non durerà su tre impegni a meno che non aver fatto una preparazione intensa nella prima parte di stagione non ci abbia lasciato più energie degli altri nel serbatoio. Per adesso viviamo alla giornata a partire da mercoledì sera dove ci si gioca una finale di Coppa Italia e forse anche l’accesso alla Supercoppa Italiana.

ROMA-MILAN 0-2 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: Cutrone al 3′, Calabria al 29′ s.t.
ROMA (4-2-3-1): Alisson; Bruno Peres, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini (dal 35′ s.t. Gerson), Strootman; Under (dal 28′ s.t. Defrel), Nainggolan (dal 19′ s.t. Dzeko), Perotti; Schick (Lobont, Skorupski, Juan Jesus, Capradossi, De Rossi, Florenzi, J. Silva, El Shaarawy). All. Di Francesco.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia, Bonaventura (dal 45′ s.t. Montolivo); Suso (dal 37′ s.t. Borini), Cutrone (dal 22′ s.t. Kalinic), Calhanoglu (A. Donnarumma, Guarnone, Gomez, Zapata, Abate, Musacchio, Mauri, Locatelli, André Silva). All. Gattuso.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.
NOTE: spettatori 42.537, incasso 1.435.463 euro. Ammoniti: nessuno. Angoli: 9-3. Recupero: 1′ p.t., 4′ s.t.