Juventus – Milan 2-1: non siamo l’Italrugby

Basta. Non ce la faccio più. E’ uno spettacolo veramente ripetitivo quanto orripilante. Regaliamo sempre un tempo, poi iniziamo a giocare e anche bene e a fine partita abbiamo l’amaro in bocca. Complimenti a noi, punti agli altri. Se può andare bene una volta è ovvio che farlo cinque, sei volte di fila non è un pregio bensì un difetto della squadra. Io francamente dei “ce la siamo giocata” e degli “a testa alta” mi sono stufato. Il Milan ha fatto fare alla Juventus il gioco che la Juventus vuole fare: catenaccione e ripartenze. In casa sua. Il primo tempo si chiude col Milan che fa il 67% di possesso e tira in porta zero volte e la Juventus fa due gol su ripartenze. Poi si può reagire ma la partita, come col Napoli, è persa qua. La Juventus passa con un rimpallo ed un calcio di punizione – non certo il dominio paventato dai cronisti RAI oggi quantomai di parte.

Il Milan in questo momento non ha né l’organico, né la condizione per fare la partita subito in prima persona. Quando ha vinto ha sempre lasciato prima sfogare l’avversario difendendosi e poi è ripartito. Da Roma-Milan ha invece provato ad evitare questa fase che era stata il frutto dei punti stagionali: il risultato è un possesso fine a se stesso ed una sola vittoria col Cagliari, per di più in extremis. Non possiamo fare finta che vada tutto bene altrimenti si corre il rischio di rimirare un possesso inutile, praticamente fine a se stesso. Non può andare bene una squadra che viene puntualmente messa sotto dai ritmi alti dell’avversario i primi 30 minuti. Non può andare bene una squadra che gioca meglio in 10 che in undici.

Questa Juventus è poca cosa. Pochissima cosa. Quando non trova il tappeto rosso dell’Atalanta di turno sa giocare solo in una maniera: speculativa. In altre parole l’abbiamo persa noi permettendogli di giocare dove sono forti (gli spazi) coi giocatori migliori (Cuadrado e Dybala). Non solo: lasciandoli difendere abbiamo trovato il muro Juventino che ha smorzato l’unica caratteristica dove eccelle la squadra ovvero la velocità e le ripartenze degli esterni offensivi. Non c’è niente di cui essere contenti perché la partita l’ha regalata tatticamente il Milan.

La musica deve cambiare – e subito – perché siamo finiti nel più classico dei Gennaio di Montella, quello in cui tutti gli obiettivi stagionali vengono meno. La squadra trova la cattiveria solamente quando è sotto, limitandosi ad un possesso palla troppo sbilanciato e fine a se stesso (vedere il portiere che fa il libero, pressato, ricevere palla in continuazione è vergognoso). Il tutto in un contesto platealmente ostile con il solito scempio arbitrale dello Stadium dove i padroni di casa sono gli unici a poter essere aggressivi e a ricevere fallo ad ogni tocco (Cuadrado che rantola ogni volta che viene sfiorato è un pessimo messaggio per il gioco del calcio). E’ impossibile giocare se non puoi nemmeno fare pressing offensivo perché quando i difensori avversari perdono palla vengono regalati falli o non puoi nemmeno aggredire come fanno loro, pena il giallo. Non è possibile che vi sia uno stadio in Italia dove il regolamento varia a seconda della squadra.

Ora che succede? Teoricamente un Napoli che gioca due volte contro la Juve ci può portare qualche vantaggio in campionato. Però temo che ora delle semifinali 13 squadre non avranno più nulla da dire alla serie A per cui non ne risentiranno. Temo più un crollo verticale di una squadra che sembra essersi dissolta dopo la Supercoppa per tornare quando viene puntellata nell’orgoglio dai gol subiti, segno che il problema psicologico che la attanaglia non è ancora stato risolto. Io personalmente sono stufo di vedere partite buttate via in questo modo e finite coi complimenti a noi e i punti agli altri. “Ce la siamo giocata“, “a testa alta“, “li abbiamo fatti sudare” sono cose che appartengono alla derelitta e pompata nazionale di rugby, non al Milan e alla sua storia vincente in Italia, in Europa e nel Mondo.

JUVENTUS-MILAN 2-1 (primo tempo 2-0)
MARCATORI: Dybala (J) al 10′, Pjanic (J) al 21′ p.t.; Bacca (M) all’8′ s.t.
JUVENTUS (4-2-3-1): Neto; Barzagli, Bonucci, Rugani, Asamoah; Pjanic, Khedira; Cuadrado, Dybala (dal 22′ s.t. Alex Sandro), Mandzukic; Higuain. (Audero, Del Favero, Chiellini, Hernanes, Dani Alves, Lichtsteiner, Mattiello, Pjaca, Sturaro, Rincon, Muratore). All. Allegri.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate (dal 19′ s.t. Pasalic), Zapata, Romagnoli, Antonelli; Kucka, Locatelli, Bertolacci (dal 46′ s.t. Honda); Suso, Bacca (dal 35′ s.t. Deulofeu), Bonaventura. (Storari, De Sciglio, Gomez, Paletta, Vangioni, Mati Fernandez, Poli, Sosa, Lapadula). All. Montella.
ARBITRO: Irrati di Pistoia.
NOTE: espulso Locatelli (M) per doppia ammonizione; ammoniti Kucka (M), Pjanic (J), Mandzukic (J), Bonucci (J), Alex Sandro (J), Antonelli (M), Zapata (M) per gioco scorretto. Spettatori 36.315, incasso di 755.231 euro.

11 commenti

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  1. Ancora una volta il Milan soffre nei primi venti minuti e va sotto di due gol.

    A differenza delle due precedenti partite questa sera il Milan lascia alla Juventus non soltanto il vantaggio 2-0 ma anche, in concreto, il dominio del gioco che glifa sfiorare ai gobbi la terza segnatura.

    I rossoneri fanno tanto sterile possesso palla ma zero tiri in porta e faticano a creare gioco così come si è visto nelle prime frazioni di gioco di altre partite.

    Nella ripresa si presenta sul terreno di gioco un Milan trasformato. Gli uomini di Montella fanno pressing alto e inchiodano nella propria area i bianconeri.

    Un Milan volitivo che gioca bene benché sotto di due gol. Quindi non potevano che rientrare in partita e lo fanno con un gran gol di Carlos Bacca che è bravo a scagliare in rete, con un gran fendente di destro, un passaggi di Bertolacci.

    A questo punto si verifica l’erroraccio di Locatelli che forse colto da raptus compie un’ entrataccia su Dybala e rimedia così il secondo giallo e la conseguente espulsione.

    Milan in 10 dal 55′ minuto di gara.

    Nonostante l’inferiorità numerica il Milan non demorde e risponde colpo su colpo alla Juventus, mettendo più volte i brividi allo Stadium.

    Sfiora il pareggio con una gran botta di Kucka su punizione ma il 2-2 non arriva nonostante i tentativi di Montella che getta nella mischia anche il neo acquisto Deulfeu.

    Che dire di questo modo sconcertante di affrontare le partite?
    E’ qualcosa che Montella deve correggere perché non si possono sempre rimediare due gol di svantaggio?

    Ma il Milan questa sera ha dimostrato, per l’ennesima volta, che ha una base di giovani giocatori di qualità ma inesperti.

    Ma ha schemi i gioco con prospettive di diventare una grande squadra.

    Se i giovani non commetteranno più quegli errori d’inesperienza questa squadra è proiettata già a partire da questa stagione aa raggiungere il traguardo della conquista di una posizione da CL.

  2. Hai ragione Diavolo, è una vergogna! Inutile aspettare oltre, subito Nava al suo posto prima che sia troppo tardi.

    1. Se non vuoi capire, non capire.

      Comunque colpa di Montolivo anche ieri sera. Sono sicuro che se avesse giocato così e avesse poi chiesto scusa sui social avremmo visto le medesime reazioni.

      1. Capisco, capisco.
        Io infatti ho proposto la soluzione. Dammi la tua alternativa.

        1. Che si tornasse a giocare con l’accortezza precedente senza sbilanciarsi in avanti la prima mezz’ora.

  3. “Questa Juventus è poca cosa. Pochissima cosa. ”
    Diavolo e’ talmente arrabbiato che ha perso il senso della realta’ .
    Non c’e’ da biasimarlo. Siamo tutti piuttosto fuori di testa dopo le ultime partite. Diamoci una calmata e cerchiamo di capirci. In primis vorrei l’aiuto di chi ha migliore memoria per conteggiare i punti fatti con la coppia Paletta-Romagnoli in campo e quelli fatti senza qualcuno dei due o nessuno dei due. Personalmente vedo maluccio Gomez, non mi sono mai fidato di Zapata, preferirei in mancanza di meglio spostare Antonelli o De Sciglio.Poi lancio una PROVOCAZIONE. La squadra non e’ piu isolata dai problemi della societa’. Il mercato di Gennaio ed il closing imminente potrebbero avere immesso nervosismo, istillato dubbi, alimentato turbative ed inflienze nocive. Anche il caso Niang potrebbe esserne un sintomo. E pure la minchiata di Locatelli. Fantasia? Mi sono ridotto peggio di Diavolo?

    1. Su Montella se non si era capito non sono in sintonia con il mio amico ‘diablo. Invece sulle rimanenti sue critiche si.
      Infatti ho descritto, dal mio punto di vista, la vergognosa interpretazione della commedia di ieri sera diretta da Irrati.

      NOTA DI REDAZIONE

      Pjanic un attore comico oppure un violento polemista?

      Nel campionato italiano stanno emergendo situazioni, indicate dalle autorità in materia, come il più adatto alla riabilitazione di scampati ai processi penali che li vedevano protagonisti nelle persecuzione degli italiani e nel martirio delle Foibe.
      Processi penali interrotti ai tempi degli accordi stipulati da Giulio Andreotti che prevedevano anche la cancellazione di reati penalmente gravissimi come le stragi di innocenti.
      Questo tipo di concessione ha consentito a persone di una ‘certa specie e risma’, di avere licenza di comportamenti simili a quelli dei propri antenati ‘titini’.
      Venendo al caso, dell’impunito di ieri sera, è da tempo che costui inciampa nelle sue ataviche contraddizioni e non soltanto per una rivalsa storica ma perché ha smarrito il concetto di buona educazione e di bon ton nei comportamenti anti Milan.
      Come l’ultimo dei teppisti si scaglia sempre contro i rossoneri, lo faceva anche quando massacravano Balotelli in un Roma-Milan, giustificando atteggiamenti che sono propri dei teppisti scesi in campo per stroncare gli avversari anzichè giocare al calcio.
      Costui avrebbe dovuto subire sanzioni penali e non pene accessorie come quella di una semplice ammonizione quando avrebbe già dovuto essere espulso e fuori dal campo.
      Questi tipi di calciatori si portano dietro la capacità di far incattivire le partite costringendo gli avversari, sopratutto se italiani e giovanissimi, a rischio di smodate reazioni.
      Inutile ricordare il bistrattato Balotelli, vilipeso e offeso anche in modo razzista, che è stato costretto a fare un percorso difficile dall’Italia alla Premier, poi ritorno in Italia, per approdare infine nella Ligue 1 a Nizza dove può giocare con la sua amata maglia rossonera.
      Invece noi importiamo questo calciatore slavo che avrebbe dovuto far parte di quella schiera di mercenari che stanno emigrando in oriente in campionati, come quello cinese, dove approdano e giacciono milionarie balene spiaggiate.
      Probabilmente questo discendente dei ‘titini’ in Italia ne combinerà ancora di cotte e di crude sino a quando non dovrà emigrare nel campionato a lui più congeniale.
      In quel torneo non sarà costretto ad usare mezzi brutali e quindi dopo, al suo ritorno,potrà vantare la riabilitazione certificata in campionati di nessun interesse a livello globale.
      Solo per parlare di ‘casa nostra’, la capacità protettiva di costui non poteva che avvenire soltanto se lui fosse andato a giocare nel ‘Palazzo dei padroni’.
      Un sede dove i ‘macellai conclamati’ da anni operano impuniti al cospetto dello Stadium.
      Gente che può permettersi scommesse come quelle di puntare le fiches su ex calciatori bolsi così come ultimamente abbiamo visto fare.
      Vecchie cariatidi spacciati per campioni eccelsi i cui procuratori sono riusciti a rimodellare, nelle operazioni al bacio, quando li hanno portati in Italia e magari in Argentina prima di farli approdare nelle spiagge dorate piene di balene spiaggiate.
      Il calcio planetario corre il rischio del fallimento se e quando la gente si renderà conto che queste scommesse, per la globalizzazione di questo sport, andanno a putt@ne.
      Il Milan è forse l’unica grande società che si è mossa nella direzione, di valorizzare giovani talenti italiani in un mercato controverso dominato da famelici Caimani Rex.
      Il Milan di Montella è una squadra ‘spensierata’, fresca di idee e di giovani talenti, non soltanto italiani, vedremo quindi che fine farà la sua scommessa di puntare su un calcio diverso giocato da calciatori non mercenari e constateremo se avrà perso la sua scommessa.
      Vedremo se avranno ragione le pletore di lestofanti supportati da chi ha azzardato operazioni di calciomercato pensando di aver acquistato primizie fuori stagione e ritrovandosi in mano invece contratti importanti da pagare e giocatori alla frutta.
      Appunto vedremo se i sudditi ed i satelliti del ‘Palazzo torinese’ non si allontaneranno da quella ‘sede di perdizione’ dove tutto e tutti diventano impuniti ed impunibili.
      Vedremo se la partita di campionato verrà affidata ad un arbitro che sanzioni le entrate scorrette effettuate da ambo le parti.
      Vedremo se Suso verrà finalmente protetto da impunite entrate assassine.
      Vedremo quale arbitro avrà il coraggio di sanzionare invereconde simulazioni di attori consumati per non dire delle entrate assassine dell’altro ‘titino’ centravanti croato.

  4. Vedete, io non è che non ho capito, come dicevo questa mattina, e non sono neppure troppo in disaccordo, però non sono totalmente convinto che questi primi tempi disastrosi e deleteri nel punteggio siano tutta causa di una impostazione di gioco spregiudicata. Perché, forse tolta la partita con il Napoli, spregiudicata non lo è stata mai.

    Continuo a ripensare alla prima parte del campionato dove, si diceva anche allora, vivacchiavamo per tutto il primo tempo per poi esplodere nel secondo. In realtà contro squadre di caratura andavamo anche sotto di brutto. A Napoli fu 2 a 0 nonostante un duro catenaccio, a Firenze ci salvò sul rigore Gigio e il palo e contro i gobbi non dimentichiamoci la storica retromarcia di Rizzoli che ci riportò inaspettatamente sullo zero a zero. Che un filino di buona sorte abbia anche aiutato la nostra meritevole e meritata crescita?
    Non è fortuna. La fortuna, quella sfacciata, aiuta chi non ha meriti, noi ne avevamo e ne abbiamo. Sono gli episodi più o meno fortunati che determinano in tutti certi avvenimenti.

    Tornando a ieri sera, quei due gol dei gobbi li avresti presi in qualunque situazione tattica, perché il primo è frutto sicuramente di qualcosa di preparato in allenamento (riguardatelo bene, l’errore è di Locatelli che si perde Dybala rientrando ingiustificatamente in mezzo e Cuadrato fa uno studiato taglio per portarsi via Antonelli) e il secondo è a gioco fermo con un poco reattivo Gigio (che pesi il problema del contratto?).

    Poi li abbiamo fatti penare e spaventare anche in dieci, segno che la psicosi dei ritorni rossoneri è dentro la loro testa e segno che queste fragilità, non difensive, ma di squadra, fanno pensare e spaventano l’ambiente gobbo in vista della CL.

    Gennaio è il mese dolente di Montella? Sta finendo. Riprendiamo un attimo i nostri equilibri anche con la fine del mercato che ci ha cambiato minimamente, ma magari un Deulofeu o un Ocampos in più possono trasformare positivamente un Niang in meno (mi riaggancio alla teoria del caos).

    Il nostro crocevia non passava per Napoli e Juventus, ma passerà per Udine, Samp e Bologna. Poi seguiranno due partite toste, ma quelle sono toste di loro, le prime tre possono essere toste se le facciamo diventare noi. Quindi molto più difficili.

  5. A me viene da pensare che regalare il primo tempo non sia frutto di un problema psicologico ma sia stata una scelta tattica, se ci pensate bene, l’Inter di Mourinho iniziava a giocare seriamente solo negli ultimi 30 minuti del secondo tempo. Nel nostro caso però se così fosse è un’ opzione che sarebbe meglio non adottare, specie con le squadre grosse, perchè non abbiamo una difesa granitica ed in più, nel primo tempo di ieri, la squadra era “allungata”.
    Secondo me, le probabilità di vincere sarebbero più alte se provassimo a giocare solo in contropiede per tutti i 90 minuti. dunque difendersi compatti (facendo pressing nella propria metà campo) e risalire velocemente e con convinzione, solo quando la squadra avversaria lascia spazi. L’alta percentuale di possesso palla quando stai già perdendo, in queste partite io me la spiego nel senso che sono gli avversari che te lo lasciano fare e nel frattempo si riposano e recuperano le energie.

  6. Regalare il primo tempo puo’ essere una scelta strategica ma regalare due gol di vantaggio non mi sembra proprio.
    Se scegli di attendere tieni la squadra cortissima , difendi e pressi a centrocampo e , tanto per dire, non fai andare Abate a farsi seghe dalle parti del portiere avversario.Magari con un temporaneo 4/4/2 , tanto per dire.
    Non riesco a stimolare un dibattito serio sulla questione della posizione di Bonaventura, per me assolutamente necessaria a centrocampo ed anche sulla questione dei gol che abbiamo presi con Gomez in campo.

  7. Poi, con la Juventus , allo Stadium, non c’e’ stata storia per nessuno.
    Non capisco le recriminazioni. Invece col Napoli e partite recenti con altre squadre di recriminazioni e’ piu’ che giusto farne.

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