Italia – Spagna 1-1: salvi nel finale

Non riesce il colpo alla Spagna nonostante 70 minuti di superiorità testimoniati anche da statistiche impietose. Tanto possesso, in totale una quindicina di conclusioni e il doppio circa dei passaggi dell’Italia.

Finisce però 1-1: un risultato che comunque nell’ambito delle 10 gare potrebbe favorire gli iberici (il ritorno è in Spagna ovviamente) ma che gli azzurri agguantano con una bella reazione nel finale. Addirittura viene sfiorato il sorpasso con Belotti poco dopo il pari, ma c’era un giusto fuorigioco di Immobile nella stessa azione e il possibile 2-1 viene annullato. Esultanze per l’infortunio di Montolivo a parte, da parte dei soliti tifosi ultra-competenti che tutto vedono e tutto sanno (quattro ct consecutivi sono dei perfetti pirla) i giocatori del Milan impegnati stasera si comportano abbastanza bene tranne De Sciglio. Non facile contro una Spagna altissima con i giocatori in maglia rossa che per un’ora e un quarto hanno bloccato tutte le linee di passaggio possibili e immaginabili.

Ma con il doppio ingresso di Immobile, rigenerato dopo il ritorno alla Lazio, e di Belotti – più rapidi e veloci di Pellè, ed entrambi lanciati da Ventura al Torino – l’Italia si distende e pareggia al gol di Vitolo su un clamoroso errore di Buffon, grazie al rigore concesso (e trasformato da De Rossi) sul fallo di Ramos su Eder. Ramos già ammonito e “risparmiato”, così come un nervoso Diego Costa che calcia via il pallone per protesta e che il ct Lopetegui sostituisce provvidenzialmente con Morata. Dopo il pari l’ultima palla gol è ancora di Immobile che chiude troppo un diagonale dall’angolo sinistro dell’area piccola. Succede anche l’incredibile: dopo due gare al comando del girone c’è l’Albania, che ha affrontato le due matricole del girone ferme a 0 (dopo il “derby” con la Macedonia stasera De Biasi e soci hanno battuto 0-2 il Liechtenstein), mentre Spagna e Italia seguono con 4 punti e Israele, vincitore 1-2 a Skopje, sale a 3 punti. Proprio in Macedonia l’Italia domenica dovrà sorpassare subito gli albanesi che invece ospitano la Spagna.

ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Romagnoli; Florenzi, Montolivo (30′ Bonaventura), De Rossi, Parolo (76′ Belotti), De Sciglio; Pellè (60′ Immobile), Eder.

Spagna (4-3-3): De Gea; Carvajal, Piqué, Ramos, J. Alba (22′ Nacho); Koke, Busquets, Iniesta; Vitolo (84′ Alcantara), D. Costa (67′ Morata), Silva.

Marcatori: 55′ Vitolo (S), 82′ De Rossi rig. (I)

1 commento

  1. Sulle presunte incertezze di Mattia non sono propriamente in sintonia e non per una questione di tifo(io da sempre son per Mattia come lo ero per Acerbi). Purtroppo per quel che capisco, guardando in tv la partita e non al campo, chi era in totale di-sintonia nel gruppo è stato Parlo(giocatore che apprezzo perchè tifoso milanista). Se avesse giocato da subito il tanto vituperato tandem di mezzali del Milan, Montolivo e Bonaventura… beh.. forse lo sterile e stucchevole predominio territoriale della Spagna non ci sarebbe stato e l’Italia avrebbe vinto se non stravinto la partita.
    L’ingresso di Jack Bonaventura ha dato la carica ed il coraggio di osare nel fare pressing. L’entrata di Immobile e di Belotti(altro giocatore che volevo da sempre al Milan)ha completato la voglia della nouvelle vague di liberarsi dai fantasmi del passato così come ha dimostrato Alessio Romagnoli migliore in campo in senso assoluto.
    Per ieri sera mi sento un po’ tradito da Ventura ma in Spagna chiuderemo i conti col passato. Ribadisco la mia fiducia in Ventura, così come l’ho per Montella, e nel lavoro ottimo che sta facendo in un nuovo gruppo che sta nascendo. Si potevamo e dovevamo vincere anche se l’Italia ha giocato bene soltanto un terzo di partita. Veniamo ale mie fisime e ribadisco, quel che dico da sempre, che l’arbitro è stato scandaloso e fortunatamente lo ha salvato l’arbitro di fondo facendo assegnare all’Italia un sacrosanto penalty. Mancano le due evidenti espulsioni degli spagnoli e addirittura il mancato fallo da rosso diretto per l’azzoppamento di Montolivo.
    Ma ci rifaremo…l’era del tiki-taka è finita perché il calcio non è solo possesso palla!

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