Milan – Udinese 0-1: il Milan è morto

Il Milan è morto. Non si può giocare così, non si possono regalare tre punti all’Udinese che è un buon catenaccio e contropiede e nulla più. Non si può perdere così e ci vuole impegno per perdere dall’Udinese più scarsa della storia che si è limitata a lasciarci la palla e sperare nell’episodio che prima o poi arriva. Venti minuti buoni e poi il nulla. Ritmi bassi, nulli, inesistenti – davanti Bonaventura e Bacca da voto quattro in due anche se la colpa ricadrà sui tre a centrocampo, i capri espiatori della tifoseria, che oggi non hanno nemmeno giocato male. Iachini mette sotto Montella che tarda a fare cambi e forse pecca anche troppo di presunzione finendo punito eccessivamente.

La sensazione è che il Milan abbia sbagliato allenatore ancora una volta e quello giusto fosse Roberto Donadoni – ma voglio aspettare almeno un girone prima di giudicare Montella che oggi è abbastanza colpevole nel perpetrare un atteggiamento inutile e nel conseguire tardivamente i cambi. Poi ci sono i giocatori e molti sembrano marciare sul fatto che tanto se giocano male “è colpa di Galliani, Montolivo e Poli“. Guarda caso – anche se c’è chi se lo taglierà pur di ammetterlo – i migliori sono stati i tre di centrocampo mentre i peggiori tre “intoccabili” come Bacca (che gioca più partite così che quelle in cui segna una tripletta, capito perché 30 milioni erano giusti, ora?), Bonaventura (non una novità, da Gennaio, ma appunto – non è Montolivo) e Romagnoli che ha in realtà già fatto male le prime due. Il risultato è che in campo siamo in una sorta di “liberi tutti” dato che molti nel nuovo corso non sono sicuri di avere neppure il posto.

Ah, già, il nuovo corso. Nuovo corso che ha fatto capire a tutti che no – non c’è alcuna buonuscita che ha tenuto Galliani legato al Milan negli ultimi anni e che Maldini ed altri ce l’avevano con la società non tanto per la gestione quanto per non aver ottenuto poltrone – né coi vecchi né coi nuovi. E se non concedere un ruolo operativo a Maldini, l’unico che vuole ricoprire, è anche sostanzialmente giusto, non si può lasciare fuori i colori rossoneri e creare una sorta di succursale dell’Inter di Thohir che si è arricchito alle spalle dei risultati sportivi fallendo quello che la prossima proprietà dovrà cercare: la qualificazione all’Europa.

Noi stiamo assolutamente con Albertini e Costacurta. Non si può riempire la società di bandiere dell’Inter le cui competenze sono probabilmente essere amici di chi all’epoca ne era dirigente. Io ho tifato e tifo Milan per la sua identità italiana nella dirigenza e nei giocatori che avevano creato un gruppo che prima di tutto era legato ai colori e a quella maglia. Oggi i pochi giocatori che tengono ai colori vengono fischiati, i mercenari stranieri esaltati ed i “tifosi” si ricompattano in nuovi canali tematici di dubbia natura la cui unica cosa comune nel curriculum di chi vi partecipa sembra essere l’aver attaccato il Milan in passato. Bello, molto bello, specie per chi in questi ultimi 30 anni ha sofferto tantissimo e vuol cercare di cancellarli come non fossero mai esistiti quando – di fatto – sono stati il 60% della storia del Milan in termini di trofei. Sono stati quelli che hanno reso il “milan” il “MILAN”.

Sono molto pessimista sul futuro, magari ci riempiremo di soldi e di mercenari con il risultato di diventare – nella migliore delle ipotesi – una Juventus che avrà il rosso al posto del bianco sulla maglia. Ma il Milan era un’altra cosa e quella cosa sembra essere scomparsa del tutto nel momento in cui è svanito il gruppo e l’identità di squadra da una parte e ci si è banchettato sopra con giornalai, articoli, siti, fazioni e fazionette dall’altra. Nella peggiore delle ipotesi ci ritroveremo a sbraitare e ad urlare contro un nemico che non c’è più, come quei giapponesi che ancora non si sono arresi alla sconfitta nella seconda guerra mondiale, dandogli le colpe di ogni male. Il Milan è morto e lo abbiamo ucciso noi, giorno dopo giorno. Non rimane nient’altro che il cadavere su cui può tutt’oggi banchettare chi si è macchiato di codardo oltraggio.

Milan-Udinese 0-1 (primo tempo 0-0)
MARCATORE: Perica al 43′ s.t.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, Antonelli (dall’8’ s.t. De Sciglio); Poli (dal 41’ s.t. Lapadula), Montolivo, Sosa (dal 34’ s.t. Honda); Suso, Bacca, Bonaventura. (Gabriel, Plizzari, De Sciglio, Ely, Gomez, Vangioni, Calabria, Locatelli, Pasalic, Luiz Adriano). All. Montella.
UDINESE (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Armero; Badu, Kums, Hallfredsson; De Paul (dal 44’ s.t. Angella); Thereau (dal 15’ s.t. Perica), Zapata (dal 41’ s.t. Matos). (Scuffet, Wague, Ali Adnan, Fofana, Kone, Balic, Jankto, Penaranda, Ewandro). All. Iachini.
ARBITRO: Calvarese di Teramo
NOTE: spettatori 28.303, ammoniti Bacca, Felipe, Badu, Armero e Perica per gioco scorretto, De Paul per comportamento non regolamentare.

13 commenti

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    • Erlebnis il 11 Settembre 2016 alle 17:46

    10 e lode.
    Basta leggere qualche commento nei siti dei talebani per capire quanto siano illuminate le tue parole. È triste constatare che ci siamo tante pecore imbecilli

    1. La sconfitta li ha salvati dall’imbarazzo in una partita dove Sosa ha giocato bene. E’ quasi una liberazione per loro.

  1. Amico mio questa volta sono distante dalla tua recensione. Noto che la tua forte antipatia per Montella e Bacca ti rende simile a molti che straparlano di Milan. Mi dispiace molto e ti dico. vedremo. Se ti va di pubblicarlo ecco cosa ne penso della partita che ho visto.

    Inutile recriminare per la sfortunata traversa, a portiere battuto, di Sosa. Oppure sulla sfortunata autorete di un inconsistente Abate.
    Peggio ancora sull’ennesimo evidente calcio di rigore e conseguente espulsione di Angella che ha affossato platealmente e in modo evidente Carlos Bacca.
    Alla fine l’ha spuntata l’Udinese grazie all’ennesimo arbitro non vedente ed ad un gollonzo.
    Ora sarebbe oltremodo deleterio sparare addosso ai rossoneri in questo delicato momento.
    In campo si sono dimostrati una squadra lenta ed a tratti impalpabile che è in chiara fase di rodaggio.
    Poi aggiungiamoci che forse anche i giocatori risentono del momento di caos dovuto alla transizione societaria.
    Montella sta facendo discretamente bene il suo lavoro, ma nelle prossime partite dovranno arrivare anche risultati per convincere la nuova dirigenza ad avere più fiducia in lui.
    In questo momento la squadra è in ambasce. Il centrocampo non costruisce gioco, Gli esterni offensivi aiutano poco i centrocampisti e non coprono la difesa che di suo imbarca acqua a tutto spiano.
    Si deve rinforzare il centrocampo, dove mancano uomini con velocità e buona visione di gioco.
    Forse serve anche un difensore centrale solido.
    Detto questo, la stagione è lunga e, per me, il Milan potrà dire la sua ed arrivare in Europa, anche se al momento questa squadra non è ‘ne carne ne pesce’

      • vecchio diavolo il 11 Settembre 2016 alle 19:45

      E vai con l’arbitro!! Stiamo diventando peggio dei tifosi romanisti. Un po di decenza non guasta mai. Ma l’hai vista la partità? Undici cadaveri in campo!! Basta avete distrutto tutto ciò si potesse distruggere, oltraggiato i nostri colori. Basta

      1. Proprio perché vedo le partite, guarda caso la Roma con questa squadraccia, chiamata Udinese squadra dell’ anti-calcio, ha sbloccato il risultato con un rigore inesistente e ne ha avuto subito dopo un altro a dir poco dubbio. Alla fine ha vinto di goleada! In Europa danno rigori, per bagher in area, e non fischiano presunti falli alla squadra attaccante così com’è successo a Napoli. I ‘giuventini’ si lamentavano di rigori non concessi anche quando vincevano 4-1 le partite. Se mi dici che oggi il Milan ha fatto schifo…ebbene dico di si. Ma devi darmi atto che l’Udinese ha fatto peggio del Milan eppure a vinto! Perché? ps La Roma ha vinto contro la Samp ottenendo un rigore molto meno evidente di quello negato a Bacca. Poi sarei in sintonia se si dicesse che oggi Carlos doveva stare a riposo e non giocare. Questo per me è stato l’errore di Montella!

          • vecchio diavolo il 12 Settembre 2016 alle 18:24

          Dico solo che la nostra maglia, la nostra storia e il nostro blasone non meritano di essere calpestati in questo modo. A te è sembrata una squadra di calcio degna del nome Milan quella vista ieri? E’ se dopo quella partita avessimo pareggiato su rigore saresti contento oggi?

    • Renzo Mattei il 11 Settembre 2016 alle 20:15

    No ragazzi, no.
    Non si può sentire parlare di arbitro dopo questa partita.
    Per il resto per me è una partita storta.
    Capitolo Bacca: non andava preso l’anno scorso a 30 e andava venduto quest’anno a 30.
    E’ un giocatore inutile. Come il giapponese.

  2. aggiungiamoci che forse anche i giocatori risentono del momento di caos dovuto alla transizione societaria.

    E’ la cosa che mi preoccupa di più. I giocatori se ne fottono altamente dei tifosi, dei giornalisti, degli opinionisti e cazzabubboli che ruotano attorno a questo infernale circo, ma subiscono eccome la mancanza di un’identità societaria, figurarsi di una società latente.
    Sono anni che lo dico, ma predico al vento come Cassandra (e come l’Oriana).
    Il rischio grosso è proprio questo. Se non si reagisce al più presto e si dovesse cadere nelle vischiose e pericolose zone basse, tutto diventerebbe molto difficile. Non penso mai a una retrocessione, ma serve prima possibile una sicurezza al vertice, un punto di riferimento certo.
    Possibilmente a tinte rossonere. Io sto con Albertini.

    • marchese il 11 Settembre 2016 alle 20:37

    Non commento l’editoriale, in quanto non sono social e, dunque, non sono aggiornato sui commenti che circolano in rete.
    Proverò a parlare della partita che ho visto addirittura con un interista che, alla fine, provava pure a consolarmi.
    Quello che ho notato mi basta per fissare alcuni punti (purtroppo, gli unici raccolti oggi):
    • Ritmi da oratorio, mai un cambio di passo e fantasia ai minimi storici.
    • I migliori di oggi sono stati Sosa, Suso e Paletta, i quali, pur senza giocate memorabili, almeno di hanno messo il cuore. Sarà un caso che si tratti di scarti e/o nuovi arrivati?
    • Continua l’equivoco Bacca, schierato due giorni dopo la trasvolata, più immobile di un ferro da stiro industriale in una lavanderia chiusa per ferie. Il colombiano, in una squadra come la nostra, che crea molto poco, è destinato a non combinare nulla, dato che sistematicamente è sempre dietro al difensore, non lo anticipa mai sulle palle in uscita e fa i movimenti giusti (da centravanti d’area) solo negli ultimi sedici metri. In definitiva, un lusso che questo Milan non può concedersi.
    • Avendo, almeno sulla carta, alcuni centrocampisti in grado di inserirsi (penso a Suso e Jack), non potrebbe essere il caso di riprovare con Luis Adriano o con Lapadula, che possono giocare anche spalle alla porta e sono rapidi negli scambi?
    Sono domande che mi frullano in testa da tempo e che oggi hanno trovato drammatica conferma contro un’Udinese di una pochezza mai vista negli ultimi dieci anni.
    Infine, ma questa è una mia vecchia opinione, ritengo sempre che il Milan sia una squadra tuttora mal costruita e dico pure che oggi Montella non mi ha convinto affatto, né per la formazione inizialmente schierata né per la tempistica e l’individuazione dei cambi. Faccio notare che Bacca si è divorato un contropiede nel primo tempo, quando era in vantaggio sul marcatore e con il solo portiere avanti a lui: la classica situazione in cui o le gambe o la concentrazione sono rimaste negli spogliatoi o…in Colombia.
    Anche per quest’anno, la vedo difficile, anzi molto difficile.

  3. Il Milan non e’ morto per niente. Ha solo bisogno di molti giocatori diversi e piu’ bravi. Ieri si e’ visto, come guardassimo attraverso una lente di ingrandimento, il reale tasso tecnico e la velocita’ dei riflessi di ciascuno.E’ inutile e dannoso per la nostra salute incolpare il solito arbitro che ci danneggia o i tifosi divenuti talebani. Perfino Bonaventura, quello che crediamo sia il migliore dei nostri giocatori gioca e sopratutto ragiona al rallentatore. Non parliamo poi dei passaggi indietro o di chi resta immobile e sbalordito che un avversario possa segnare. Mi dispiace per Borgofosco che , innamorato e galantuomo, cerca di illudersi. Montella ha una sola strada per evitare la crisi. Allenare il Milan come fosse l’Udinese.
    Vi sono ancora intoccabili in squadra. Un dramma, il nepotismo
    che e’ stato un cancro in questi anni. Guardate chi non viene mai messo in panchina e mai sostituito in partita nemmeno se sta giocando malissimo. Sono 4 o 5 . Pensate a cosa pensano gli altri giocatori. Anche Montella si sta adeguando…..
    Poi vi e’ Fassone, il suo pupillo che ha portato all’Inter Messi e Ronaldo, un futuro preoccupante per via di una proprieta’ straniera.
    Ho comprato un flaconcino di Valium.

      • vecchio diavolo il 12 Settembre 2016 alle 18:30

      Vittorio, ho un brutto presentimento: scommettiamo che questa trattativa con i cinesi salterà e i cento milioni di euro non si saprà che fine faranno?

      1. Minchia d’una minchia ! vecchio diavolo ti fai venire dubbi atroci!
        Tutto e’ possibile in questo mondo . Pero’ finire sotto i mirini dei cecchini che lo amano tanto…..
        Direi di no.

  4. Credo di avere assistito alla peggiore prestazione degli ultimi 10 anni.
    Una prestazione così modesta da essere sconsolante.
    Detto questo mi sembra che stiamo esagerando.
    Criticare Montella… Ancora? Non abbiamo criticato anche troppo gli allenatori?

    Io mi auguro che la prestazione sia stata unica nel suo genere e legata a una serie di eventi casuali, tra cui il caldo e l’afa che allo stadio erano insopportabili anche in tribuna, figuriamoci in campo. E se devo, posso dare giustificazioni a prestazioni modeste per campi impraticabili le posso dare anche per atmosfere irrespirabili.

    Ai ragazzi e al Mister dimostrare che si è trattato di un passo falso.

    Detto questo mi auguro che per tutti ci sia un confronto vero.

    Mi auguro che Montella non abbia timori a fare anche scelte drastiche.
    In questo momento sarebbe utile avere un DS o un dirigente squadra/società ( come era stato Ramaccioni ) che attesti l’autorità dell’allenatore. Speriamo che nessuno almeno la constesti.

    D’altro canto ogni allenatore nuovo deve comunque avere tempo di valutare la qualità della materia,che nel nostro caso non è evidentemente oro zecchino.

    Per quanto riguarda le patenti di Interismo non me ne può fregare di meno ( entro certi limiti e entro certe mansioni)

    Gli unici requisiti di AD e DS sono la competenza, non la provenienza.

    A volte mi sembra di essere in una società di troll.

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