Real Madrid – Atletico Madrid 6 – 4 dcr: e sono 11

Secondo successo in due anni per il Real Madrid. Vittima ancora una volta l’Atletico di Simeone, ma stavolta lo svolgimento della partita è completamente diverso.

L’Atletico rimane a secco ancora una volta, ma di certo siamo davanti a una squadra che è entrata in pianta stabile tra le grandi d’Europa: dopo aver vinto tutti i trofei disponibili una volta ciascuno, ai colchoneros manca veramente solo la Champions. Nel 2014 sono stati campioni d’Europa per 57 minuti, prima che il pareggio di Ramos nel recupero (maledettamente simile all’uno-due dello United nel 1999) lanciasse verso il successo Ancelotti e soci. Oggi invece è stato il Real ad andare in vantaggio subito, con un Atletico che però non ha mollato e a tratti ha fatto vedere ottime cose, non dovendo fare catenaccio “puro” dato che gli avversari non portavano in campo il tiki-taka come il Bayern.

Segna ancora Ramos, giustiziere dei rivali cittadini, al 15′: questa era l’unica occasione per Madrid per portare a casa un trofeo (e che trofeo) dopo il double domestico del Barcellona e l’Europa League del Siviglia. Un piede al di là della linea del fuorigioco per il difensore del Real, mentre il rigore per l’Atletico a inizio secondo tempo sembra esserci. Nel primo tempo gioca meglio il Real, poi paradossalmente l’errore di Griezmann dal dischetto al 48′ sembra svegliare l’Atletico; inoltre al 45′ entra Carrasco che dà una marcia in più ai biancorossi davanti e dopo tante occasioni da una parte e dall’altra proprio il belga-portoghese segna il gol del pari su cross di Juanfran. Tanti i tiri murati o parati (soprattutto da Oblak). Poi al 92′ altra polemica: un inferocito Carrasco lanciato a rete viene abbattuto a forbice da Ramos: solo giallo per lui, capitan Gabi che voleva il rosso viene ammonito per proteste (e forse non aveva tutti i torti).

Si va ai supplementari, tra un guizzo ancora di Carrasco, un tiro ribattuto a Bale e una sceneggiata di Pepe ormai punto fermo delle partite importanti del Real. L’ultima palla gol è di Lucas Vazquez: si va ai rigori, tutti perfetti finché Juanfran, il quarto a tirare per l’Atletico, colpisce il palo. 5-3 per il Real, 11° titolo europeo e primo trofeo per Zinedine Zidane sulla panchina dei blancos dopo appena 5 mesi: il franco-algerino si unisce alla compagnia di chi ha fatto meglio di Mourinho fra Real e Chelsea. Per i biancorossi invece resta qualche recriminazione e il secondo assalto fallito all’unica coppa mancante (i cugini in teoria “poveri” vantano comunque una bacheca di tutto rispetto con 24 trofei nazionali e 6 internazionali, manca solo la Champions).

Real Madrid (4-3-3): Navas; Carvajal (52′ Danilo), Pepe, S. Ramos, Marcelo; Casemiro, Modric, Kroos (72′ Isco); Bale, C. Ronaldo, Benzema (77′ L. Vazquez). All: Zidane

Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Savic, Godin, F. Luis (109′ Hernandez); Gabi, Fernandez (45′ Carrasco), Saul, Koke (116′ Thomas); Torres, Griezmann. All: Simeone

Marcatori: 15′ S. Ramos (R), 79′ Carrasco (A). Griezmann (A) sbaglia un rigore al 48′

Sequenza rigori: Vazquez (R) gol, Griezmann (A) gol, Marcelo (R) gol, Gabi (A) gol, Bale (R) gol, Saul (A) gol, S. Ramos (R) gol, Juanfran (A) palo, C. Ronaldo (R) gol

Ammoniti: Navas, Carvajal, Pepe, S. Ramos, Casemiro, Danilo (R), Gabi, Torres (A)

9 commenti

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  1. L’ho vista con occhio assolutamente neutrale. Due anni fa era tutta un’altra cosa. Comunque contento per l’insopportabile antipatia che emana il Cholo.

  2. L’ho vista pure io da neutrale. Quando c’era Carletto ho tifato Real.Non mi sono sembrate due squadre fortissime.
    Visto che siamo tutti poco presenti mi prendo la licenza di copiare ed incollare una cosa che avrei potuto , pari pari , scrivere io stesso.
    Per soprammercato, ed in attesa di eventuali commenti, dico che le stesse considerazioni le farei riguardo a Menez e Balotelli.
    ECCOLA:
    LA LETTERA DEL TIFOSO: “Teniamo Mexes” di Martina
    27.05.2016 21:15 di Redazione MilanNews Twitter: @Milannewsit articolo letto 14174 volte
    LA LETTERA DEL TIFOSO: “Teniamo Mexes” di Martina
    Volevo esprimere una mia riflessione su un calciatore del quale si parla tanto ma per motivi sbagliati. Si parla di lui quando scatta delle foto o quando ha degli attacchi di rabbia in campo ma se gioca una buona partita o fa qualcosa di positivo non lo calcola nessuno. Ovviamente sto parlando di Philippe Mexes che ora è in scadenza di contratto e non si pensa assolutamente a un suo rinnovo… Mexes dopo aver trascorso tra alti e bassi 5 anni al Milan, se dovesse lasciare, si porterà un sacco di cose. Dal goal di Muntari alla rovesciata contro L’Anderlecht. Dal goal di Siena, che portò i play off di Champions al Milan, al capolavoro contro l’Inter in amichevole. E tante altre cose. Sicuramente in questi anni lui poteva fare meglio, però bisogna anche osservare che ha sempre dato quello che poteva dare e ha messo il cuore sul campo per questa maglia. Non ha mai fatto polemiche anche quando era quasi fuori rosa senza alcun motivo. Philippe è uno di quei giocatori che anche da fuori rosa si allenava al 100% e non appena ebbe la sua occasione ha provato a dare il meglio. Ovvio che poi, se tutta la squadra ha un calo, ne risente anche lui. Poiché nella stagione appena conclusa non ha potuto, a causa di infortuni e scelte tecniche, giocare molte partite e dimostrare l’attaccamento alla maglia, perché non rinnovarlo per un’altra stagione? Pur con qualche difetto, Mexes rimane un difensore affidabile, di personalità ed con molta esperienza. A queste caratteristiche ne va aggiunta una parecchio importante: è tra i pochi a saper impostare l’azione. Trovare un difensore affidabile e di prospettiva non è affatto facile, soprattutto quando non si hanno molti fondi da investire e i pochi che ci sono verranno investiti per rinforzare o addirittura rifare gli altri reparti. Se l’alternativa è spendere tanto per giocatori di media bravura , allora meglio tenersi l’usato garantito.

    Martina

    1. Concordo sulla partita di ieri, il Real e l’atletico di ieri non sono grandi squadre.

      L’atletico fa un gioco assai brutto ma è giustificato dal fatto che non ha grandi giocatori.

      Invece il Real non gioca da squadra pur avendo grandi giocatori (Ronaldo, Bale, Casemiro ed aggiungerei pure Varane in difesa che ieri era assente); perciò quest’anno Zidane è stato molto fortunato ma se il gioco non cambia non credo che durerà per molto… con Ancelotti il Real giocava meglio, si vedeva la mano dell’allenatore, mentre ieri sembrava che giocassero per la prima volta assieme.

      Su Mexes, caro Vittorio, penso proprio che hai preso un abbaglio, sono 3 anni che non è più un difensore da Milan, ha ancora alcune delle qualità del campione che fu alla Roma, è bravo ad inserirsi e sa fare gol ma fa delle dormite colossali, in difesa non è più affidabile ed al Milan come difensore non ha mai brillato.

      Insomma è importante saper segnare ma da un difensore ci si aspetta che sia affidabile in difesa.
      Per me, come difensore il Mexes di oggi vale forse meno di Zapata il che è tutto dire.

      Io mi auguro che resti Menez, è un giocatore duttile e di qualità, certo io non so come si comporta in gruppo, però in un Milan “povero” sia di qualità che di moneta, bisogna pensarci bene e fare due conti, prima di privarsi di Menez; in mezzo al campo al posto di Honda o al centro al posto di Poli o Montolivo, ci potrebbe dare quel qualcosa in più.

      1. Mah ! Io ho visto Mexes sempre meglio degli altri nostri difensori. La coppia Rami – Mexes non andava male. Tutti quei soldi per Romagoli , Bertolacci e Bacca ! Mah !

        1. Mexes e Ramì in campo avevano una buona sintonia, perciò anche il livello di attenzione era maggiore, ora però mi sembra un pesce fuor d’acqua.
          Su Bertolacci non resta altro che darlo in prestito con la speranza che altri club gli paghino l’ingaggio e riescano a farlo giocare bene per poi rivenderlo senza perderci troppo.
          Su Romagnoli lo abbiamo detto tante volte anche prima che arrivasse, un buon giocatore pagato troppo, per me ora non vale più di 10-12ml considerando che è giovane altrimenti varrebbe meno.
          Su Bacca è costato troppo poichè ha 30 anni però l’attaccante lo sa fare e se gli arrivano palloni buoni segna, perciò delle garanzie le dà (detto questo se dovesse arrivare un’offerta di 30ml farebbero bene a venderlo).
          All’Inter invidio solo “Ausilio” non tanto per alcuni buoni acquisti a parametro zero, quanto per la capacità di rivendere certi giocatori facendo plusvalenze importanti.
          Con Kovacic l’Inter ha rifilato un bel bidone al Real ma si sapeva… purtroppo ci sono voci insistenti di un interessamento del Milan per averlo in prestito… insomma con il Condor in agguato anche quest’estate sarà dura per noi milanisti dormire sogni tranquilli, spero che stavolta si lasci consigliare almeno da Sacchi prima di fare acquisti.

  3. Sulla partita di ieri c’è da dire che c’era un rigore netto anche nel primo tempo per l’Atletico su fallo di mano in area di Sergio Ramos, che andava quantomeno ammonito per la pietosa sceneggiata.

    1. Certo che se quello che chiamano Condor riesce a farsi affidare ancora soldi per fare mercato o Silvio e’ da interdire o i cinesi da ricoverare.

      1. Basterebbe l’amministratore di sostegno, comunque ho sentito che il contratto gli scade nel 2019.

  4. 2019 ? Minchia, ne ha tempo per fare danno.

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