La partita più vergognosa dell’anno va in scena al Bentegodi dove non abbiamo dato continuità al cambiamento del sistema di gioco visto contro il Carpi. Col Verona ne esce una partita equilibrata in entrambi i tempi decisa da un rimpallo di Gollini e da un rigore inesistente dato contro di noi. Il progetto Brocchi naufraga dopo tre partite (e si confermerà un traghettatore) e naufraga malamente riuscendo a fare un punto peggio del girone d’andata. Oggi il Milan si è sciolto completamente risentendo delle assenze dei suoi due giocatori fondamentali (Alex e Bonaventura) e dimostrando ancora una volta una condizione fisica preoccupante visto che dopo il rigore contro, inventato, siamo spariti.
Mihajlovic comunque l’esonero lo meritava. Perché ha fatto 1,5 punti a partita con una squadra che valeva più di 1,5 punti a partita. Semmai il problema è l’averlo esonerato troppo tardi – paradossalmente quella vittoria con la Fiorentina ci ha forse condannato. Il risultato è che Brocchi ha provato a puntare sull’orgoglio di chi era stato scartato che ha retto finché ha potuto. Che il problema sia mentale lo si capisce dal fatto che prima dell’1-1 dominiamo e dopo l’1-1 scompariamo dal campo con Donnarumma che deve salvare il risultato fino alla fine. E proprio per questo diventa sempre più difficile anche solo parlarne o anche solo analizzarne. Non c’è più tattica, non c’è più tecnica, non c’è più corsa – è altro e non si sa cosa.
Purtroppo la società pur non avendo colpe in questa stagione – e lo scrivo chiaro e tondo – perché sono stati spesi 90 milioni e sono stati spesi bene sta continuando a diventare un grosso alibi per dei giocatori ridicoli che non hanno idea cosa sia lottare per la maglia. Perché quando una squadra SCARSA come il Verona ci mette più cuore e più anima di te non c’è niente da dire – in fondo tanto al Milan è colpa di Galliani e Berlusconi, chi glielo fa fare ai giocatori di dare tutto? Prendete Bacca con la testa a Monaco e sempre più inguardabile nelle ultime gare – oggi si salvano solo Donnarumma, Menez e Mauri, guarda caso i due che non erano con Mihajlovic.
Rimane il fatto che oggi abbiamo assistito ad una delle pagine di Milanismo più vergognose. Per l’ennesima volta. Provo pena per chi in aperta polemica sta tifando contro, per chi ha esultato all’ennesimo rigore contro inesistente (e anche qua bisognerà farsi sentire) e a chi spera che il Milan fallisca l’Europa League così “Berlusconi è costretto a vendere”. Dementi da hashtag che pensano di contare qualcosa spammando su twitter e nemmeno comprendono che un Milan fuori dall’Europa è meno vendibile. Sarò chiaro: chi ha esultato per il rigore ed il gol del Verona oggi non deve più mettere piede a San Siro, né ora né mai. Un po’ come accade in alcune società estere che daspano alcuni fenomeni da social. Magari gli stessi che sbavano dietro ad una Juve che vince a suon di fischietti – mai invidierò quella roba là. Mai.
Io spero nella cessione ai cinesi ma comunque andrà il Milanismo vero ha già perso per colpa di alcuni fenomeni da baraccone partoriti in questi anni in alcuni angoli magnetici del web che hanno attratto tutta la merda in un sol colpo dandogli troppa importanza. Siamo diventati come gli interisti del motorino a San Siro e non come quella squadra che sapeva godersi le proprie rare vittorie prima del 1986 pur rimanendo leale nei lunghi periodi senza trofei. Potremmo tornare a vincere ma la macchia di questi anni da parte di alcuni tifosi che si sono rivelati più che bimbi viziati rimarrà. Siamo diventati come gli Juventini fedeli solo alla vittoria, non importa con quali mezzi. Il Milan oggi è morto e non l’ha ucciso né Galliani, né Mihajlovic e né Berlusconi. Lo avete ucciso voi, che avete esultato al gol del Verona.
P.s. piccolo appunto tattico al Guardiola Serbo: QUESTO Mauri proprio non poteva giocare titolare?
VERONA – MILAN 2-1
Verona: Gollini; Pisano, Bianchetti, Moras, Albertazzi; Wszolek (61′ Juanito Gomez), Marrone, Ionita, Rebic (38′ Romulo); Pazzini (77′ Checchin), Siligardi. A disposizione: Coppola, Marcone, Gilberto, Samir, Emanuelson, Furman, Greco, Jankovic. Allenatore: Luigi Delneri
Milan: Donnarumma; Abate, Zapata, Romagnoli, De Sciglio (34′ Antonelli); Kucka, Montolivo, J.Mauri (78′ Luiz Adriano); Honda; Bacca, Menez. A disposzione: Abbiati, D. Lopez, Calabria, De Santis (44), Mexes, Ely, Locatelli, Poli, Boateng, Vido (62). Allenatore: Cristian Brocchi
Reti: 21′ Menez, 72′ Pazzini, 90+4′ Siligardi
Ammonito: Albertazzi, Zapata, Jose Mauri, Honda.
16 commenti
Vai al modulo dei commenti
Lo letto due volte perché non riuscivo a crederci. Invece era tutto vero. Qui è come essere di fronte a qualcuno che continua a dire che la terra è al centro dell’universo e forse, forse è anche piatta.
Non può essere altrimenti se si ribalta completamente quello è il normare andamento degli eventi. Le società forti e vincenti le fanno le tifoserie e non le dirigenze, gli staff, i tecnici e i giocatori. Quindi per vent’anni abbiamo avuto una tifoseria vincente che adesso si è scordata di essere tale. Che dire? Bizzarra interpretazione da studiare sotto un punto di vista sociologico e anche antropologico.
Alla tristezza, alla rabbia, all’incazzatura, mi si aggiunge la depressione. Mi chiedo come sia possibile anche solo lontanamente pensare una cosa simile e se chi lo fa è perché ne è convinto (consultare un medico non farebbe male) o perché ha qualche particolare cointeresse con la società.
L’unica cosa che può avere un fondamento in tutta quella inutile divulgazione farneticante è questa “Che il problema sia mentale…”. In tanti, commentatori, giornalisti, tecnici, l’hanno spesso ipotizzato e sostenuto. La squadra è relativamente scarsa in molte individualità, ma soprattutto per come è stata assemblata e assortita, però certi cali di tensione (chiamiamoli così) dopo prestazioni buone e convincenti, come ad esempio a Sassuolo, non si spiegano.
Per il resto: non è vero che la società quest’anno non ha colpe, perché spendere 90 mln per arrivare dove siamo, vuol dire avere speso male. Se i giocatori, non solo quelli ridicoli, “non hanno idea cosa sia lottare per la maglia” è perché non c’è più nessuno in società e in squadra che glielo faccia capire.
Quelli che tifano contro non fanno schifo solo a te e sono la fogna del tifo, ma contano per quello che sono e per quello che rappresentano: poco o niente. Quanto a non fargli mettere più piede a San Siro, ci si dovrebbe intanto preoccupare per far tornare quelli che hanno sempre tifato a favore, ma che si sono rotti abbondantemente i coglioni.
Non siamo diventati come i gobbi perché nessuno di noi che ama questi colori assomiglia a loro (lo scritto due giorni fa in un altro post). Personalmente quel Milan, del quale ne hai solo sentito parlare, io lo vissuto, l’ho amato, lo sostenuto anche in B, due volte, e ho esultato e gioito quando invece eravamo sul tetto del mondo negli anni ’60. Quelle sono le origini del Milan che è tornato grande nel dopoguerra e coloro che hanno vissuto quei momenti, i veri tifosi che hanno attraversato quella storia, non potranno mai tifare contro. Molti odiano Berlusconi per un fatto puramente politico, ma ti garantisco che nessuno di loro si dispiacerà mai per una vittoria o gioirà per una sconfitta.
PS: Mauri oggi ha giocato solo perché mancavano Bonaventura e Bertolacci. E comunque il cambio di modulo, che non funzionava neppure con Mihajlovic, Brocchi l’ha dovuto fare per accontentare il pretenzioso tecnico di Arcore. E infatti non funzione. Cosa non si fa per un po’ di minestra, si sarebbe detto in altri tempi…
Un rigore incredibile concesso ha resuscitato una squadra di cadaveri che era rassegnata a salutare la serie A in modo inglorioso.
In altri tempi questa sarebbe stata una partita da ufficio inchiete?
Una gara che fa seguito a quella dell’andata dove al Milan erano stati negati due gol da altro sestetto arbitrale in odore di scommesse?
Tralasciamo la costante arbitraggi perchè in questa stagione sono sempre stati contrari al Milan e lo hanno danneggiato in modo palese.
Veniamo alla scellerata formazione schierata da Cristian Brocchi.
L’allenatore ha messo in campo una squadra senza ne capo ne coda. Una linea mediana inesistente dove il suo miglior elemento, Kucka, è apparso spaesato al punto di non incidere per nulla nella partita. Montolivo lento ed impreciso è stato addirittura responsabile, perché non salta all’unisono con la barriera, sul gol subito su calcio da fermo. Una formazione che appariva scriteriata sin dall’inizio della partita e che aveva trovato un gol un po’ casualmente.
In conclusione un Milan indecente almeno quanto l’arbitro che ha drammaticamente fatto venire in mente un suo omologo del 1990.
Un arbitraggio scandaloso dove il ‘fischiante’ ha concesso ai veronesi un rigore inesistente e ne ha negati due al Milan.
Ancora la stramaledetta Verona ed ancora l’emulo di Lo Bello che arbitra per la seconda volta il Milan con identico risultato.
Ancora sconfitta dei rossoneri con un arbitro ‘terrone’. Sarà un caso?
Faccio prima a dire su cosa sono d’accordo riguardo all’editoriale, e cioè sullo scarso impegno (o voglia, o concentrazione, o quello che più può assomigliare) dei giocatori, esclusi i soli Donnarumma e Mauri, i quali hanno messo in campo le loro armi migliori: rispettivamente, classe e impegno.
Solo che, caro Diavolo, ogni botte dà il vino che ha. Ripeto fino alla noia quello che vado ripetendo ormai da due anni e cioè che questa squadra non vale più della classifica che ha, e la dimostrazione è data dalla rosa che, ancora una volta, ha fatto la differenza per i Gobbi contro Napoli e Roma. Io, come te, non invidio nulla ai ladroni, neanche nella nostra miseranda situazione attuale, però una cosa va loro riconosciuta ed è la voglia che tutti i giocatori mettono quando scendono in campo, e non penso che ciò dipenda solo dalle loro qualità individuali, ma dal fatto che sentono la presenza di una Società vigile e non disposta a fare sconti a nessuno (vds: caso Del Piero di pochi anni fa).
Basterebbe solo questo per smontare il tuo assunto per cui la colpa della situazione attuale del Milan ricadrebbe soprattutto su i tifosi dei social, ai quali peraltro io non appartengo, non foss’altro perché, per precisa scelta culturale ed etica, non sono iscritto ad alcun social e l’unico blog che frequento è, per l’appunto, Rossonerosemper.
La Società, caro Diavolo, non finisce quando ha disposto l’ultimo bonifico per regolare la campagna acquisti (buona o cattiva che sia), perché è proprio da quel momento che inizia la vigilanza sul rispetto dei comportamenti personali ed agonistici dei calciatori alle proprie dipendenze. Una Società deve sempre dare l’impressione (almeno quella!!) di essere unita e non deve delegittimare alcun allenatore in corso d’opera o attuare comportamenti omissivi o, peggio, complici nei confronti dei giocatori, perché questo è il modo per avere talpe nello spogliatoio e per creare clan o conventicole varie.
Come vedi, faccio un discorso che è a monte di tutto e precede anche quello, peraltro doveroso per chi vuol farlo, sulla capacità tecnica della squadra e del suo allenatore.
Abbiamo bruciato in un biennio ben quattro allenatori. Probabilmente nessuno di loro sarà stato un Guardiola, ma non penso neanche che nessuno di loro sia un fesso. Del resto, se pensi che quella capra di Allegri – che è riuscito a farci perdere uno scudetto con Ibra (29 reti!!), Thiago e compagnia bella nei confronti di una Juve con Pepe, Matri e Quagliarella, e che ha fatto più danni della grandine (basterebbe solo l’affair Pirlo) – oggi passa per essere uno dei migliori in Europa, per capire quanto conti avere una squadra oggettivamente molto forte e una Società alle spalle, se possibile ancora più forte.
Senza squadra non vinci neanche il Trofeo del Ghiacciolo, che era un torneo calcistico estivo in voga ai miei tempi, ma certamente, anche se alleni una squadra forte, puoi fare delle belle cappelle se più di tanto non sei. Guarda proprio il caro Max che, a venti minuti dal termine, toglie un devastante Morata, in perfetto assetto atletico, e cambia l’inerzia della partita, “mettendosi il morto in casa”, ossia permettendo al Bayern di attaccare anche con i terzini (vds: Alaba, fino a quel momento in gravi ambasce difensive). Per fortuna, la Juve sembra non aver capito che, per provare seriamente a vincere la Champion’s, deve mettere sotto contratto un allenatore all’altezza, che potrebbe essere proprio quello che tu citi spesso (Guardiola), ma anche Ancelotti, dico io.
Capisco, anche se non condivido, la tua fedeltà alla corona, ma i signori che tu nomini nel tuo editoriale, così come sono stati – giustamente – lodati per i tanti successi che hanno ottenuto, vanno criticati per non aver saputo gestire questa lunga fase di transizione, spacciando moneta falsa e additando puntualmente un capro espiatorio – di solito, guarda, caso l’allenatore – per nascondere le proprie magagne, che, per quanto mi riguarda, imputo a confusione societaria prima ancora che da riferire alla sola area tecnica.
Chiudo, caro Diavolo, in questa domenica calcisticamente sconfortante, per dirti che tu puoi anche sognare una tifoseria bulgara, tutta compattate sulle direttive (quali?) societarie, ma, se in campo andiamo io, te, Vittorio, Milanforever, Borgofosco e Sadyq, mi sa che le buschiamo forte e al massimo possiamo andare a farci una pizza dopo la partita, sempre che non si debba ricorrere al defibrillatore (parlo per me, ovviamente).
In ogni modo, anche questa disgraziata stagione, non è passata invano, perché i Gobbi ci hanno dato una grande soddisfazione in Europa, uscendo dalla Champion’s e, considerato come ne sono usciti, credo che il nostro Brocchi sia sicuramente meglio della tanto lodata Capra Maxima.
Stammi bene e, comunque, sempre Forza Milan, anche se potrebbe essere il caso di imparare a dirlo in cinese…
Come si fa a dire che Mihaviaggiava a1,5 a partita ma ci vogliamo rendere conto che anzi ha fatto un miracolo ! Le colpe sono soprattutto della società ,basti pensare a Sedorf,Inzaghi,Allegri ecc
Autore
I numeri sono oggettività. Un miracolo ad essere a +1 sul Sasuolo? Ecco la mentalità che ci ha trascinato dove siamo
Marchese complimenti, analisi perfetta.
Purtroppo tempo sprecato. E mi piacerebbe capire tanto il perchè.
Un noto aforisma dice “Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione.”. Il nostro diavolo non è certamente morto, ma non mi sembra neppure stupido. E allora?
Caro Marchese mi complimento per la tua analisi. Non mi sento tuttavia di aggiungere mie considerazioni per il semplice motivo che sono confuso dalla inaspettata involuzione del gioco e dell’impegno.
Non so giudicare e nemmeno capire quali pensieri negativi invadono ed ammorbano la psiche dei giocatori. Amnesie, distrazioni, rassegnazione. Perche’ ?????????????????????????????
E allora, caro Milanforever, bisognerà pensare di cambiare cuoco.
Con dolore e rincrescimento, ma temo/spero dovremo rassegnarci a passare dalle tagliatelle col sugo di cinghiale agli involtini al vapore.
Sempre meglio che morire di fame…
??????????????????
??????????????????
??????????????????
Quando sei in 6 a difendere contro 11 è inevitabile perdere chiunque sia l’avversario. Quando ha aggiunto L.A.( togliendo un centrocampista che aveva almeno un po di garra) a quell’ accozzaglia di attaccanti indolenti e decerebrati che abbiamo ho capito che avremmo perso. Lo ribadisco ,qualcuno interdica Berlusconi oppure gli faccia capire che il calcio è cambiato !
non tiriamo in ballo gli arbitri. Un Milan dignitoso doveva vincere e convincere contro una squadra retrocessa. ci ha vinto pure il frosinone…
Brocchi male ha fatto ad accettare la transizione. si è già bruciato. Pollo.
Autore
Eh ho capito, ma quante volte sono che lo diciamo? Vale solo per noi? Perché gli altri i punti li fan anche così. Bene per noi, vorrà dire che non sarà l’allenatore 2016-17 come sarebbe stato con Miha cacciato a giugno
Buli.
Io credo che la prima cosa da fare sia fare una valutazione oggettiva.
Questa non è una prestazione sconcertante, è una prestazione a cui – pure controvoglia – bisogna trovare una fonte e magari dei paralleli.
Mi ricorda una sconfitta un paio di anni fa a Bergamo.
A mio parere, molto semplicemente, “quando il gatto dorme i topi ballano” = quando la società latita (volutamente) i giocatori fanno quello che vogliono”
Io meno di tutti in qualche modo ammiro i gobbi; credo che i numeri di questa loro stagione testimonino ancora di più la pochezza di questi campionati ma credo sia esemplare indicare quello che loro hanno e noi no: 2/3/4 giocatori che nello spogliatoio a ottobre/novembre hanno “appeso” qualcuno che non rendeva al 100% e hanno raddrizzato la mentalità.
Noi questi giocatori non li abbiamo più.
Grazie alla società e a Alllegri li abbiamo eliminati.
Quindi i ragazzi settimana scorsa si sono avvicinati alla partita come una scolaresca o una banda di naioni a cui interessa solo nascondere le proprie colpe.
Il 90% dei giocatori ( vedi Balotelli) sarà chiamato a dimostrare ( ancora) che i limiti non sono loro ( e della società) ma del precedente allenatore.
Questo era il gioco a cui mirava evidentemente la società:
se Brocchi avesse vinto tutte le partite non c’era bisogno di rivoluzioni; se avesse fallito la colpa era sua e …non ci sarà bisogno di rivoluzioni.
E’ triste rilevare che con appena un po’ più di coesione si sarebbe potuto fare una stagione del 10% migliore ( 4/5 punti in più)e iniziare la prossima con il passo giusto.
Per quanto perverso mi sembra chiaro che errare è umano e perseverare è diabolico.
In questo caso è patologico.
Io non faccio richieste strane. Non voglio vendite o svendite.
Mi farebbe piacere, però, se questo deve essere l’andazzo che si faccia come ha proposto il mio amico Kopalski:
cambiamo maglia: salviamo almeno questi colori dalla vergogna: in casa il blu in trasferta il verde
Amen
Il rossonero quando la società tornerà adc essere seria, anche non ricca: solo seria
Con questi presupposti la finale di coppa italia tanto vale non giocarla, così la società sarà ancorav di più contenta:
Europa League ? investimenti ? giammai!!!!
Interessante anche sentire la voce dei piccoli azionisti:
http://www.milannews.it/le-interviste/avv-la-scala-a-tmw-radio-il-milan-e-tecnicamente-una-societa-fallita-209078
Un pezzetto: “Lo stesso Berlusconi ha detto che il Milan è dei suoi tifosi. I piccoli azionisti devono confrontarsi con l’attuale dirigenza e proprietà, che non è quella assoluta, ma custode protempore. Il loro compito è di consegnare il Milan a fine mandato in condizioni migliori di come lo hanno ricevuto e questo non sta accadendo alla gestione Berlusconi.“
Autore
Perché non lo fanno al collegio sindacale? Il loro compito? Da che pulpito questo signore dice cosa deve fare l’azionista di maggioranza?
Capisco. Ma a te non vengono mai dubbi?