Milan – Bologna 0-1: non possiamo pensare di dominare il Bologna a San Siro

Oggi a San Siro si è finalmente visto un allenatore vero. Purtroppo per noi, sull’altra panchina. Il Bologna di Donadoni dopo aver battuto il Napoli batte anche il Milan e lo fa grazie ad una buona dose di fortuna, molti errori dei nostri sottoporta e quella cattiveria giusta per un finale arrembante. E’ un copione che troppe, troppe volte continua a presentarsi nelle gare del Milan per essere casuale ed è un copione di cui il Sig. Mihajlovic dovrebbe rispondere. In particolare

  • Perché De Sciglio e non Antonelli?
  • Perché Luiz Adriano mai dall’inizio?
  • Perché inserire Cerci per un Honda che aveva alternato cose pessime a cose buone ma aveva comunque creato occasioni?

Questo Milan continua ad assomigliare troppe volte a quello della scorsa stagione – ed è una colpa ingiustificabile visti i 90 milioni spesi sul mercato. Tirare in ballo l’organico in partite come queste è malafede – specie perché un anno fa, con organico nettamente inferiore, sul banco degli imputati finiva, a ragione, Inzaghi, ed il suo “non si può dominare il Bologna a San Siro”.

Mi spiace ma Mihajlovic continua a non essere adatto all’ambiente Milan. Non ha mai fatto nulla in carriera che faccia esclamare “questo è un grande allenatore” collezionando fallimenti in successione. Non ha fatto rendere l’organico del Milan come si deve e non può essere una scusante che sia il quarto allenatore consecutivo quando uno di questi ha fatto più punti con rosa peggiore ed un’altro è stato – giustamente – cacciato.

Tirare in ballo la rosa in partite così vuol dire essere due volte prezzolati, due volte camerieri, due volte servi, due volte in malafede. Due volte. La prima perché un anno fa era colpa di Inzaghi, la seconda è perché siamo di fronte all’ennesima partita in cui veniamo messi sotto da una squadra con rosa inferiore ed è ingiustificabile per colpa dei 90 milioni spesi.

E’ ingiusto che lui paghi per tutti. E’ sicuramente ingiusto. Magari con altri 90 milioni possiamo prendere Verratti o Iniesta o Xabi Alonso per riuscire a dominare il Bologna a San Siro. Magari nel frattempo impareremo a giudicare un allenatore in base a come mette la squadra in campo e non per quello che dice nelle conferenze stampa. Magari impareremo a giudicare i giocatori per quello che giocano e non cercheremo di raccontare la partita dando le colpe a quelli che non ci piacciono e salvando gli idoli (a proposito di questi – oggi molti errori di Bacca e partita con troppa sufficienza di Jack).

Ma tanto – d’altronde – chi glielo fa fare all’allenatore di mettere bene la squadra in campo e ai giocatori di dare il meglio quando c’è il parafulmine societario che deve pagare per tutti, per la masturbazione mentale dei tifosi che continuano a negare l’evidente. Dando, alla fine, ragione ad Inzaghi e al suo “non si può dominare il Bologna a San Siro”. Speriamo che Berlusconi faccia quello che deve, così non si può andare avanti.

MILAN – BOLOGNA 0-1
MILAN: Donnarumma; Abate, Mexes, Alex, De Sciglio; Honda (65′ Cerci), Montolivo (83′ Kucka), Bertolacci, Bonaventura; Niang (79′ Luiz Adriano), Bacca. A disposizione: Abbiati, Livieri, Antonelli, Calabria, Zapata, Ely, De Jong, Poli, Kucka, J.Mauri, Cerci, Luiz Adriano. Allenatore: Sinisa Mihajlovic
BOLOGNA: Mirante; Rossettini (70′ Ferrari), Maietta (45′ Oikonomou), Gastaldello, Masina; Taider, Diawara (78′ Pulgar), Brighi; Mounier, Destro, Giaccherini. A disposizione: Da Costa, Stojanovic, Ferrari, Morleo, Oikonomou, Mbaye, Donsah, Pulgar, Zuculini, Acquafresca, Falco, Mancosu. Allenatore: Roberto Donadoni
GOL: 82′ Giaccherini
Ammoniti: Montolivo, De Sciglio, Abate, Mexes, Kucka, Luiz Adriano (M); Mounier, Diawara, Masina, Brighi, Destro (B)

8 commenti

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  1. E’ un po’ che lo dico, se Berlusconi facesse quello che deve, cambierebbe assetto societario. Non ci si può girare attorno a un dito. Se una squadra non va, si cambia allenatore, che paga per tutti. Se si cambiano tre allenatori e al quarto è tutto come prima, si pensa che forse c’è da cambiare qualcosa sopra di lui, quindi il DS, ma se il DS non c’è perché esiste solo l’AD, si cambia quello e magari si cambia tutto l’assetto societario. Non cambia niente neppure così? Beh, allora è proprio meglio vendere.
    Guarda che è semplice… e complicato al tempo stesso.
    Oggi però, e già da un pezzo, non esiste più il Milan. Almeno il Milan che conoscevamo noi con l’avvento di Berlusconi, ma, se c’è ancora Berlusconi, non possiamo immaginarci un Milan diversi da quello che aveva (diamogli quel merito) costruito. Oggi c’è solo un gruppo di giocatori professionisti (o almeno si ritengono tali) che giocano con addosso una maglia dai colori rossoneri, ma che non hanno la minima consapevolezza cosa quella maglia rappresenti e quale storia quella maglia si porti dietro. Non lo sanno perché non c’è nessuno che gli abbia trasmesso quei valori. Non c’è nessuno che quando sbagliano li prenda per le orecchie e glielo ricordi. Siamo diventati una squadra senza identità e come tale stiamo giocando negli ultimi anni.
    Quei quattro gatti rimasti sulle tribune fischiano e imprecano proprio per questo. Perché chi ha amato, ama e amerà per sempre quei colori non può sopportare tanto scempio. Mettitelo bene in testa caro giovane amico diavolino. Si piange, si urla, si impreca, si maledice solo quando si ama qualcuno o qualcosa. Altrimenti è l’indifferenza o la convenienza.

    1. Berlusconi tiene l’assetto societario che fa comodo a lui. Tra cui un AD che risponde ai suoi ordini quando indicato.

      1. Che senso ha la tua risposta?
        Mi sembra di essere stato molto chiaro che è tutto nelle mani di Berlusconi, ma sono stato altrettanto chiaro nel susseguirsi degli avvenimenti e delle scelte. Fino a quella definitiva di cedere la società.
        Guarda che ho dato tutte le responsabilità ad una solo persona che è Berlusconi. Se cambia gli allenatori e non succede niente, se non decide di cambiare assetto societario e continua, a questo punto nella follia, di spendere milioni per non ottenere nulla, allora deve prendere la decisione definitiva.
        Uno che in questa situazione non mette le mani nell’assetto societario e quindi non sostituisce l’attuale AD del settore tecnico (indipendentemente dai suoi pregi e dai suoi difetti) o è impazzito o è in malafede.
        Contento? Non do nessuna colpa al tuo pupillo, ma lui bene o male deve essere sostituito. Come sono stati sostituiti ben tre allenatori e attualmente si pensa al quarto.

  2. Credo che ci voglia un esorcista per capire come il Milan possa esibirsi disputando una prestazione indecente al cospetto dei suoi tifosi. L’ennesima prestazione deludente in fase offensiva fatta da giocatori che pareva avessero due incudini anziché piedi da calciatori di serie A. Impossibile giudicare uomini che giocano nelle nazionali del pianeta e che sbagliano conclusioni elementari al punto di far pensare che lo abbiano fatto apposta perché vogliono disfarsi dell’allenatore.
    Non saprei quanta responsabilità ha Mihajlovic che sbaglia di tutto e di più. Incomprensibile la sostituzione di Honda con Cerci e perché abbia insistito nel tenere sul terreno di gioco due fantasmi come Bacca e Niang. Forse ci sarebbe da pensare che i bagordi dell’ultimo dell’anno non siano stati assorbiti da giocatori che se così fosse non avrebbero dimostrato nessuna professionalità e tanto meno attaccamento alla maglia che indossano e soprattutto rispetto verso i tifosi.
    Donadoni ha ringraziato la scelleratezza di una squadra che proprio non si aspettava fose conciata peggio e che si esprimesse in modo meschino con il pubblico.
    E’ andata così con l’ennesima delusione casalinga e senza neppure l’appiglio di potersi attaccare a grossolani errori arbitrali.
    E’ andata così e forse è svanita l’ennesima illusione d’aver trovato un allenatore da Milan il quale è miseramente fallito nel tanto carbone che la befana bolognese gli ha riservato!

    • Massaro il 6 Gennaio 2016 alle 20:12

    È vero che parecchi giocano in nazionale, ma guardiamo quali sono queste nazionali.

  3. Iranoff,
    sono molto deluso. Ieri mi sentivo anche in colpa: ho lasciato il mare e la famiglia apposta per questa partita.
    Credo che nello stadio rieccheggi ancora il mio grido di stima verso Cerci… Cretinetti diceva Franca Valeri.
    Vaff… ho detto di peggio.
    Capisco il post ma il momento è critico: è come l’anno scorso. Se a Gennaio teniamo la testa fuori dall’acqua si può ancora salvare la stagione. Arrivare quinti e magari con l’aiuto della coppa Italia entrare in Europa.
    Ma bisogna che la società dimostri di fare gruppo, di partecipare al gioco di squadra, non stare a guardare per scaricare le colpe al peone di turno.
    Il problema è che l’ambiente è malsano e tutti ne risentono.
    Tornare a criticare l’allenatore è penoso.
    la frase “Oggi a San Siro si è finalmente visto un allenatore vero. Purtroppo per noi, sull’altra panchina” l’abbiamo sentita anche l’anno scorso. Non è l’allenatore, non sono i giocatori, non sono i tifosi: è l’ambiente.
    Un aurea e un alone di squallore abita nella società e ne infetta tutte le parti.
    Bisogna uscire da questa melma con Mihalovich e con i ragazzi.
    Alcuni non li voglio più vedere, ma questa è l’unica strada.
    E comprare almeno 1 – dicasi UNO – giocatore che sappia tenere insieme il centrocampo.
    Per quanto riguarda il nostro Mister e le critiche.
    In piena depressione ieri ho sentito Marocchino che gli dava la colpa perchè nel secondo tempo doveva tenere la squadra più compatta in difesa e difendere anche lo 0-0
    Qui lo si critica perchè non ha messo subito L. Adriano.
    Io perchè ha messo Cerci.
    Ma il problema non è lì. Questo può essere l’errore.
    Il problema è una formazione in preda ad ansie e paure che si è completamente disorganizzata nel tentativo di fare in modo caotico risultato.
    Mexes e Abate si sono lasciati trascinare dalla frenesia e hanno scomposto la formazione.
    Purtroppo questa è l’eredità di Allegri: un allenatore che ha demilanizzato lo spogliatoio eliminando qualsiasi giocatore con cui non fosse in grado di confrontarsi.
    Del milan Leggendario non c’è nessuno, del Grande Milan nessuno; del buon Milan solo Abate.
    Dobbiamo fare di necessità virtù.
    Sostenere i ragazzi e riuscire a girare pagina.
    Non ce ne va bene una. Passerà.

    1. Questo è un commento che denota profonda intelligenza. Bravo condivido

    2. Concordo in tutto Iranoff e globalmente dici in maniera più approfondita quello che avevo espresso sopra ieri sera. E’ tutto l’ambiente società che va ricostruito e hai perfettamente ragione nel dire “Bisogna uscire da questa melma con Mihalovich e con i ragazzi.”. Il Milan Leggendario, il Milan Grande (come dici tu), il Milan Vero (aggiungo io) non cambiava allenatori come magliette e nelle difficoltà si stringeva in un solo blocco facendo “testuggine” come gli antichi romani.
      Ho si ritorna a questo o non c’è speranza.
      Continuo a ribadire che tirare in ballo i tifosi che contestano è aria fritta e, ancor peggio, il segno che non si capisce da dove viene il problema.
      Se attacchiamo i nostri tifosi contestatori, cosa si dovrebbe dire di quelli del Real Madrid???

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