Ancora una volta in barba agli spiritosi del “prepariamo il pallottoliere” il Milan tiene testa al Real e lo fa più che bene. Partita a due facce – nel primo tempo Real Madrid con molti titolari ma Diego Lopez che esce dal campo con i guanti intonsi a dispetto di un’ottima occasione mangiata da Niang (rigore?) e di una buona prestazione di un Milan rimaneggiato nell’organico che tira per sei volte in porta. Nella ripresa il copione cambia, con il Real che alza il ritmo e tiene palla ma non riesce ad infrangere il muro rossonero se non con un tiro da fuori deviato due volte da Zapata e Montolivo – anche qua l’occasione migliore è per il Milan in un contropiede tra Bacca e Luiz Adriano, con il primo servito dal secondo che tira proprio in bocca a Casilla. Della lotteria dei rigori non parlo, ininfluente nel valutare la prestazione l’errore di un portiere del 96 che una situazione del genere, probabilmente, l’aveva vissuta solo a PES.
Dalla tourneé cinese ne esce un Milan che non sfigura come richiesto dai piani alti, un Milan che rispetto alla gara di Lione sta evolvendo ed è cambiato soprattutto in mentalità. Siamo e saremo sempre convinti che la rosa dell’anno scorso poteva dare molto di più di quello che ha dato – in queste due partite si è visto qualcosa di diverso. Un gioco più propositivo, un pressing più alto e una corsa molto più armoniosa con i reparti decisamente più stretti tra loro, proponendo ampio spazio e margine di manovra. Sorprese di questa nuova fase di gioco sono sicuramente Rodrigo Ely (sicuri sia solo una mazzetta per arrivare ad Ibra?) e l’esordiente Calabria che ormai fa sperare che De Sciglio faccia le valigie e lasci al più presto Milanello.
La strada per cresce è quella giusta. Una strada che non passa per figurine che capricciosi più o meno prezzolati pretendono ogni giorno, come se il Milan debba fare per forza il mercato del PSG o del City altrimenti l’abbonamento a San Siro o la partita allo stadio è una perdita di tempo. Una strada che passi per la valorizzazione del materiale depauperato nelle scorse stagioni da tecnici e preparatori atletici inadeguati. Sarà ancora più bello arrivare nelle prime tre – o, chissà, più su con qualche altro rinforzo – smentendo chi ha bollato troppo presto come pippe e finiti giocatori che hanno ancora molto da dare a questo Milan. Il ritorno ad alti livelli passa per gli schemi prima degli uomini e non smetterò mai di ribadirlo.
Noi siamo qua, come sempre, e ci crediamo. Contro tutti i nemici interni ed esterni, più o meno prezzolati. La via del lavoro e della serietà è sempre la migliore per tornare ai vertici e ci sembra che questa volta questa via sia stata presa con successo. E’ ancora presto per poterlo dire con certezza – continuiamo a lavorare sottotraccia e a far dire ai giornali quanto sia bella, forte e vincente l’Inter di Mancini o come per il calcio italiano sia meglio che Ibra vada alla Roma. Continuando su questa via magari non arriveremo terzi, magari perderemo. Ma ci saremo e faremo bene.
REAL MADRID-MILAN 0-0 (10-9 dcr)
Real Madrid (4-2-3-1): Keylor Navas (1′ st Casilla); Danilo (26′ st Carvajal), Varane (1′ st Sergio Ramos), Pepe (26’st Nacho), Arbeloa (26′ st Marcelo) ; Modric (1′ st Kroos), Casemiro; Lucas Vazquez (1′ st Isco), Bale (26′ Cheryshev), Cristiano Ronaldo (26′ st James Rodriguez) ; Benzema (1′ st Jesé). A disp:. Lucas Silva, Carvajal, Pacheco, Lazo, Llorente, Yanez, Odegaard. All. Benitez
Milan (4-3-1-2): Diego Lopez (26′ st Donnarumma); De Sciglio (26′ st Calabria), Alex (1′ st Mexes, 49′ st Matri), Rodrigo Ely (1′ st Zapata), Antonelli (26′ st Paletta); Poli (1′ st Montolivo), De Jong, Bertolacci (1′ st Josè Mauri); Suso (1′ st Honda); Cerci (1′ st Luiz Adriano), Niang (1′ st Bacca). A disp.: Abbiati, Gori, Matri. All:. Mihajlovic
Arbitro: Wang Di
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Questo il mio commento:
Si è visto un abbozzo di grande Milan che nella prima frazione di gioco meritava di passare in vantaggio prima con Antonelli, sul quale ha fatto un grande intervento difensivo Varane, e poi con Niang sul quale ha salvato in disperata uscita Navas.
Il Real Madrid, soprattutto nella prima mezz’ora, è stato dominato in lungo ed in largo.
Solo la bravura dei difendenti blancos ed un pizzico di sfortuna hanno impedito ai rossoneri di agguantare uno strameritato vantaggio.
La ripresa è stata più equilibrata perché Benitez ha ruotato i suoi giocatori impiegando l’abbondanza di stelle di cui dispone.
Ma i ragazzi Rossoneri hanno risposto ancora colpo su colpo frenando la loro pressione.
Al 61′, su una ripartenza, dopo che Luiz Adriano aveva rubato un pallone a centrocampo, Carlos Bacca saltava come birilli due avversari e si presentava solo davanti a Casilla. Purtroppo Carlos si faceva ipnotizzare, da Casilla, che compiva una grande parata.
Il Milan, avendo avuto tre nitide occosaioni da gol, poteva anche imprecare per quel pizzico di sfortuna che gli aveva impedito, per ben tre volte, d’essere in vantaggio.
Poteva certamente pensare e credere che i blancos erano stati aiutati dalla ‘buena suerte’. Questo perchè, i difendenti blancos sono stati bravi ma anche molto fortunati(il tiro di Bacca è stato deviato con bravura ma anche con una buona dose di fortuna da Casilla).
Ma veniamo alle note positive del Milan.
Quello che più ha impressionato è la crescita di condizione degli uomini splendidamente schierati in campo da Sinisa Mihajlovic.
Veramente un bel Milan nel quale vi sono uomini che devono migliorare la loro condizione fisica(De Sciglio ed altri sono molto migliorati rispetto alle precedenti prestazioni).
Insomma il Milan è apparso come un bocciolo di rosa rara e pregiata che, se nessun parassita la ‘attacca’, potrebbe diventare una rosa tanto rigogliosa quanto stupenda!
Una sola considerazione.
Quest’anno abbiamo un allenatore.
Verissimo . grande errore scegliere il povero , incolpevole Inzaghi come sostituto di Seedorf .
Non direi, poteva essere il nuovo Conte. Era giusto tentare e Pippo fa ancora a tempo a diventare un grande allenatore. Qualcosa di buono a tratti ha fatto vedere
Come Zenga.
Però l’uomo ragno è un caso patologico… inarrivabile!
Meno male che abbiamo tenuto De Jong… Due parole su De Sciglio: non è mai stato bravo a difendere ma a differenza di tanti altri presenti in rosa, lui ha il potenziale per diventare un giocatore importante… se si impegna e gli si dà fiducia può essere un’arma in più, il nostro Dani Alves o il nuovo Marchisio.
“…se si impegna e gli si dà fiducia può essere un’arma in più”
La stessa cosa può valere per Zenga.
Bauscia nell’animo e nel cervello. Un marchio, una garanzia.
Se nella nostra rosa c’ è uno da cedere al volo è De Sciglio Mezzo giocatore che non se la gioca alla pari nemmeno con Santon.
Bene la partita contro il Real. Le mie perplessità sul progetto tecnico si stanno pian pianino sciogliendo a fronte delle crescenti prestazioni della squadra.
Nessun dubbio che Miha si stia dimostrando un allenatore vero soprattutto perché in poche settimane ha corretto diversi difetti. Rispetto alla prima amichevole concediamo veramente poco e cominciamo a mostrare un’ organizzazione offensiva efficace