Roma – Milan 0-0: finalmente siamo una squadra

Per giudicare questa partita al meglio dobbiamo ricordare da dove siamo partiti: la gara casalinga con la Juventus giocata in difesa e persa 1-0. Una gara dove il divario tra le due squadre è apparso, forse, anche eccessivo rispetto a quello reale. Stasera il divario tra Roma e Milan non si è visto quasi per niente – anzi, fino all’espulsione abbastanza ingiusta di Armero eravamo addirittura meglio noi a casa loro dove in campionato avevano perso tutti tranne il Sassuolo, agguantato comunque sul 2-2 in 10 vs 11. Siamo arrivati a fare quattro punti tra Napoli e Roma e li abbiamo fatti con una emergenza difensiva pazzesca: quanti avrebbero scommesso di uscire a reti bianche all’Olimpico con Bonera, Zapata, Mexes ed Armero contemporaneamente in campo?

La sosta ci regala un Milan che è finalmente diventato squadra e che non vive più di contropiede. Ha cominciato a giocarsi le partite e ha cominciato a tenere anche il possesso palla attaccando e facendolo con convinzione. L’attesa per Pippo Inzaghi sembra essere stata ripagata con una squadra finalmente tosta e compatta che questa sera ha dato anche la sensazione di potersi portare a casa il bottino pieno prima della fatidica espulsione di Armero: una squadra che, possibilmente con qualche acquisto, può e deve portarsi a casa il terzo posto. Male che vada domani saremo a quattro punti dalla Lazio che ha comunque ancora da giocare contro la stessa Roma e a due dal Napoli che deve affrontare la Juventus – credo che chiunque, per come era finita la scorsa stagione, ci avrebbe messo la firma per arrivare a Natale in una situazione del genere.

I numeri dicono anche che nelle ultime quattro partite abbiamo preso un solo gol, peraltro su calcio piazzato. E lo abbiamo fatto con un’emergenza difensiva in corso, tanto per dimostrare che i gol subiti non dipendono dai singoli ma dalla fase difensiva. Finalmente si è visto cosa vuol dire “sarà difficile battere questo Milan” – si è visto col Napoli e si è visto stasera, a Roma: non era scontato arrivare già a dicembre a giocarsela alla pari con la Roma uscendo dal campo, peraltro, avendo tirato in porta più degli avversari è questo è frutto oltre che dell’ottimo mercato estivo anche e soprattutto del gran lavoro di Pippo Inzaghi.

Singoli: bene tutti tranne El Sharaawy che nel finale avrebbe dovuto spaccare la partita invece non ha tenuto una palla: ha avuto quattro palloni per far rifiatare la squadra nel finale e li ha persi tutti. Malino anche De Jong che si fa squalificare giusto per la prima dopo la sosta e che ha rischiato su un sanguinoso contropiede di far ripartire la Roma. Roma che di fatto stasera mi è sembrata pochissima cosa, sicuramente un gradino sotto la Juventus in ottica scudetto. Le azioni pericolose della Roma partono tutte da Gervinho – il resto sembra poca roba: la squadra non si è rinforzata quasi per niente rispetto all’anno scorso (capita, se butti via 31 milioni per Iturbe) anche se nessuno ha avuto il coraggio di scrivere che la Roma ha fallito il mercato.

Peccato per la sosta, non ci voleva. Ma stiamo carburando e siamo finalmente in crescita. Ora cerchiamo di chiudere il girone d’andata a 34 punti sperando poi nella crescita che solitamente abbiamo in quello di ritorno – continuiamo a vivere settimana dopo settimana sapendo che il terzo posto, comunque, non è impossibile.

ROMA – MILAN 0-0
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon (35′ st Torosidis), Manolas, Yanga Mbiwa, Holebas; Keita, De Rossi (29′ st Destro), Nainggolan; Florenzi (20′ st Ljajic), Totti, Gervinho. A disp.: Lobont, Curci, Somma, Cole, Emanuelson, Strootman, Paredes, Iturbe, Borriello. All. Garcia
Milan (4-3-2-1): Diego Lopez; Bonera, Mexes, Zapata, Armero; Montolivo, De Jong, Poli (35′ st Muntari); Honda (27′ st Alex), Bonaventura; Menez (43′ st El Shaarawy). A dips.: Abbiati, Agazzi, Zaccardo, Albertazzi, Essien, Saponara, Niang, Torres, Pazzini. All. Inzaghi
Arbitro: Rizzoli
Ammoniti: Armero, De Jong, Mexes (M); Maicon, Florenzi, De Rossi, Destro (R)
Espulsi: Armero (M)

6 commenti

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  1. Nonostante tutto il Milan esce imbattuto dall’Olimpico di Roma. Per come si erano messe le cose questo punto oltre che meritato da morale e convinzione alla squadra. La partita era cominciata quasi stancamente e le due squadre, in campo, si stavano studiando come se fossero due pesi massimi che volevano conquistare il centro del ring. La Roma si agitava maggiormente ma l’occasione migliore era capitata, in partenza, sui piedi di Poli che purtroppo l’aveva fallita. Un presunto penalty per la Roma, per noi inesistente perchè la palla, forse toccata di mano da De Jong, era prima carambolata sul corpo di Gervinho. Questo presunto sconto al Milan era già stato abbondantemente compensato dalla solita eccessiva concessione, così come Rizzoli aveva già fatto, con Caceres, nella partita con la Juve a San Siro. Questa volta nei panni di killer, per massacrare Menez, il ruolo lo recitava Keità, che Rizzoli lasciava in campo incredibilmente impunito. Nella ripresa Yanga M’Biwa commetteva un fallaccio sul ‘martoriato’ Mènez ma Rizzoli neppure ammoniva il centrale della Roma(seconda ammonizione e rosso). Il Milan stava dominando e sembrava che prima o poi avrebbe realizzato il gol della vittoria. Ma ecco che l’ineffabile signore di Mirandola cavava dal cilindro l’espulsione, su richiesta della panchina romana, di Armero. Il terzino milanista si era fiondato su un pallone e dava la sensazione di essere stato contrastato, scorrettamente, da Keità. Nel contrasto toccava il pallone con il braccio. Espulso per seconda ammonizione! Pippo non poteva che togliere Honda per far entrare Alex. In dieci la verve del Milan veniva meglio contenuta e non accadeva più nulla di rilevante se non la mancata espulsione di Destro che rifilava un calcione sulla nuca di Diego Lopez. Il Milan, questa sera, ha dimostrato che Silvio Berlusconi non aveva parlato a vanvera!

    • FLAMPUR il 21 Dicembre 2014 alle 07:22

    Ok, siamo squadra. Sentiamo le partite “importanti”, giocandocela alla pari. Ora il salto di qualità. Prendere coscienza della nostra forza e cominciare ad asfaltare le piccole. In questa ottica, per me, fare bene col Sassuolo è fondamentale.

    • boldi1 il 21 Dicembre 2014 alle 10:47

    il titolo del post è azzeccatissimo

    siamo finalmente una squadra, la difesa meglio protetta non è male , dopo tanti anni abbiamo un signor portiere
    grande Diego Lopez ieri decisivo
    l’importante adesso che si è trovato l’equilibrio mantenere questi uomini a centrocampo ed in attacco, in difesa per fortuna abbiamo centrali bravi in abbondanza

    adesso che otteniamo i risultati con le altre grandi dobbiamo assolutamente non perdere più punti con le piccole

    Adesso speriamo nel rientro dei due terzini titolari

  2. State esultando come se aveste vinto una Champions League quando si è semplicemente PAREGGIATO contro la SECONDA del campionato italiano, appena ELIMINATA nel GIRONE INIZIALE di Champions League con un rigore grande come una palazzina non visto.

    Dato che date sempre le patenti del tifoso, ora ve ne do una io: P A T E T I C I.

  3. Nella prossima puntate di Chi l’ha visto: il Nino Torres.

    GALLIANI MERDA
    RIDACCI LA GRANA

  4. Mamma mia quanta esagerazione da una parte e dall’altra ! Cantare vittoria per due partite discrete e’ minimo da ingenui . Pure l’ultima in classifica ha fatto due partite buone di fila . Si deve vedere prima e dopo . Aspettiamo le conferme . Nel
    frattempo mi sembra un grande errore chiedere rinforzi a Gennaio . Se ci sembrano buoni quelli che abbiamo , e sono troppi , cosa ne facciamo di altri panchinari ?
    A meno che la societa’ non sia disposta a comprare un fuoriclasse a centrocampo.
    Non parliamo dei vari Pasqual , per favore .

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