Milan – Napoli 2-0: il salto di qualità

Finalmente. Finalmente torniamo a vincere un big match contro una delle prime tre. Finalmente convinciamo e finalmente vinciamo una partita importante non perdendo un treno importantissimo per il terzo posto, agganciando e superando il Napoli e andando a due punti dalle genovesi (che penso, francamente, non dureranno fino alla 38°). 2-0 al Napoli che non battevamo dall’anno dello scudetto – alla faccia di chi ci dava per spacciati, alla faccia di chi dopo Genova è andato in giro sbandierando “zero punti nelle prossime due partite”. Oggi il Milan esce vincente e responsabilizzato – responsabilizzato perché è arrivata finalmente la prova che tutti aspettavano, la prova di una squadra che può arrivare al terzo posto. Oggi si è vista quella squadra che avevamo ammirato alla prima giornata con la Lazio e che ha assolutamente nelle sue corde il piazzamento in Champions League.

Bene tutti, bene perché abbiamo contenuto il Napoli, bene perché abbiamo preso un gol nelle ultime tre con una difesa che sembra finalmente registrata. Una squadra, finalmente, di qualità con il rientro di Montolivo (quanto mi sei mancato, Capitano…) che ha saputo sfruttare le proprie giocate riuscendo a segnare finalmente con un’azione di squadra col secondo gol di Bonaventura. Il Napoli ha tirato molto ma è stato pericoloso veramente poco – l’azione migliore degli azzurri è stata quella in cui Mexes ha rischiato di fare autogol. Al resto ha pensato Diego Lopez (ma vi ricordate quando i giornalai dicevano che era fuori per scelta tecnica?) e un sontuoso Rami (ma non era fuori rosa?) – nessuno ha giocato male, nessuno sotto la sufficienza in quella che è finalmente una prova di squadra.

L’ha vinta Inzaghi. L’ha vinta perché l’ha caricata bene psicologicamente e l’ha vinta per un cambio fondamentale nel 4-3-3 che in pochi han notato, ovvero il ritorno Ancelottiano all’albero di Natale con Honda e Jack dietro Menez. L’ha vinta il tanto vituperato mercato estivo del Milan che con Bonaventura, Menez e Diego Lopez porta i tre migliori in campo – quattro se aggiungiamo Rami pagato 3,5. A proposito di Rami – sia lui che Mexes erano in diffida e sono riusciti ad uscire senza un cartellino giallo – cosa non banale vista la prossima trasferta di Roma in cui mancherà Alex. Molto bene. Promossi anche Armero e Bonera che seppur carenti in fase difensiva danno quell’apporto davanti in termini di cross e sovrapposizioni che De Sciglio non dà. Bene anche Honda (se Montolivo avesse segnato sul suo assist…) che non ha perso un pallone ed è stato fondamentale nelle fasi finali.

Ora si va a Roma a misurarci con una delle due big, probabilmente a perdere ma non è un problema: anche a Napoli e Lazio resta una “big” da affrontare da qua alla diciannovesima. L’importante, ora che la squadra sembra finalmente ritrovata, sarà non giocare un’altra gara come quella casalinga con la Juventus non tanto per il risultato quanto per il contraccolpo psicologico che ne deriva. Il Milan comunque c’è e oggi ha detto che per la Champions League se la giocherà fino alla fine e lo farà anche grazie ai tanti vituperati acquisti di mercato. I gufi se ne facciano una ragione e sabato sera tifino la loro Roma.

Milan-Napoli 2-0 (1-0)
Marcatori: 6′ Menez, 7′ st Bonaventura
Milan: Diego Lopez; Bonera, Rami (21′ st Zapata), Mexes, Armero; Montolivo (41′ st Essien), De Jong, Poli (32′ st Muntari); Bonaventura, Menez, Honda
Napoli (4-2-3-1): Rafael; Mesto, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; David Lopez, Jorginho (16′ st Hamsik); Callejon, De Guzman (32′ st Gargano), Mertens (27′ st Zapata); Higuain
Arbitro: Damato
Ammoniti: Montolivo, Bonera, Poli (M); Ghoulam, Albiol (N)

8 commenti

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  1. E’ normale che questo Milan lotti per il terzo posto essendo da terzo posto.

    Non è colpa nostra se per qualcuno non è così. Ognuno è responsabile della propria incompetenza e delle fregnacce che scrive sui blog

    1. C’è un clima surreale sui social. Gente che esulta ai gol della Roma più che a quelli del Milan. Quando si perde zitti e si dà la colpa a Galliani che si fa vedere in TV. Poveri complessati.

  2. Amico mio c’è solo una piccola sfumatura che differenzia il tuo giudizio dal mio sulla partita, splendida, disputata dai ragazzi rossoneri. Lo pongo alla tua attenzione e ovviamente a quella di tutti i veri tifosi del Milan!

    Eccolo qui il Milan che molti non si aspettavano ma che i suoi appassionati, veri tifosi, agognavano. Una squadra bella coesa compatta che faceva pressing alto e che costruiva azioni su azioni senza mai confondersi con un gioco stantio fatto di passaggi orizzontali che portano in zona gol alla velocità di un bradipo. Certamente il capitano, Riccardo Montolivo, ha nel suo repertorio i tocchi rapidi in verticale. In uno di questi scambi veloci, con la fondamentale partecipazione di Jack Bonaventura all’ultimo tocco, Menez si è ‘bevuto’ la difesa del Napoli ed ha realizzato un gol fantastico. Negli spalti, ancora poco affollati, gli spettatori si stropicciavano gli occhi: Mèneeezzz Mèneeezzz…che giocatore fantastico e che gol da fuoriclasse! Il francese non ha eguali con giocatori del recente passato rossonero. Lui è un prototipo che sta scrivendo una nuova pagina nella storia del Milan. Ma veniamo alla squadra. Per 10/11 la squadra è stata quasi perfetta. Come avevamo già riscontrato a Genova stride un po la contemporanea presenza di Montolivo e De Jong. L’olandese è la seconda volta che offre una prestazione al dissotto delle sue grandi capacità, per la verità più atletiche che tecniche. Una nota stonata in una gara quasi perfetta dove persino Honda è parso in progresso. Se un appunto dovremmo fare a Pippo questo è relativo al mancato impiego di Essien da inizio gara. Il ghanese è in un grande periodo di forma e almeno sino a quando Nigel non troverà la migliore condizione sarebbe bene impiegare Michael nel delicatissimo ruolo di centrale davanti alla difesa. Ma al di la di questa sfumatura, importante se il Milan vuole andare a Roma per ottenere un risultato positivo, la partita disputata dai ragazzi ha anche confermato che al momento il miglior tridente possibile, nel 4-3-3 o meglio nell’alberello di Natale di ancelottiana memoria, non può che essere formato da Honda, Mènez e Bonaventura. Il ragazzo marchigiano è una sorta di uomo della provvidenza. Un giocatore che farà innamorare i tifosi del Milan. Non è Roberto Donadoni ma Jack Bonaventura diventerà importante per il Milan esattamente come lo fu il suo illustre predecessore proveniente dal vivaio atalantino.

    1. Questo è la conseguenza dell’ ignoranza e dell’ incompetenza che serpeggia nella nostra tifoseria. Ben inteso non aiutano le campagne contro la famiglia Berlusconi che è un riferimento, soprattutto da quando c’ è Barbara…

  3. Concordo sul post. E veramente il Capitano è mancato veramete tanto.

    Nota stonata della serata la pachina di El Shaarawi. Puzza di trattativa per la cessione

    1. Se arriva Immobile, magari!

    • boldi1 il 15 Dicembre 2014 alle 09:02

    ottimo post diavolino

    bella vittoria dal punto di vista psicologico , con la principale concorrente al terzo posto

    nel momento difficile Inzaghi ha fatto le scelte giuste è tornato al tridente di inizio stagione quello delle prime vittorie ovvero Bonaventura Menez Honda e subito il reparto ha ritrovato tutte le sue qualità , ma anche a centrocampo e difesa si sono ritrovati gli equilibri

    Formazione da confermare e non cambiare , visto che la tanta criticata difesa ha preso solo una rete a Genova per errore del singolo Bonera

    Insomma questa difesa è una vera sorpresa Armero che pennella una palla perfetta per Banaventura , che fa la diagonale in difesa da ultimo uomo in un paio di occasioni, insomma non male , così come Bonera

    certo manca ancora Alex il miglior colpitore di testa e Abate e De Sciglio , ma nelle ultime prestazioni i due terzini non spingevano un gran che

    speriamo che lasciano giocare Bonaventura nel tridente d’attacco e non a centrocampo e che non comincino di nuovo a far giocare i pesi morti ovvero Torres ed il faraone

  4. Il punto e’ che il Faraone e Torres non debbono essere pesi morti . Se continuano ad esserlo vuol dire che chi ha preso Torres capisce poco e chi ha tenuto il Faraone capisce poco oppure che la gestione medica e comportamentale dei calciatori e’ deficitaria . Quanto ci sarebbe da dire sul cumulo di errori commessi in questi anni . Errori che ci sono costati uno scudetto e figuracce europee . Se guardiamo al presente , tuttavia , possiamo sperare in quel benedetto terzo posto.
    Visti i recenti progressi di Pippo nel gestire i meriti ed i demeriti speriamo che riprenda in mano lo spogliatoio . Qualche segnale positivo si vede .

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