Finisce 1-1 un brutto derby che ci lascia con l’amaro in bocca e ci lascia ancora a 4 punti dal terzo posto ed in emergenza risultati (non vinciamo – in pratica – da Verona). Finisce 1-1 un derby che ci lascia ancora una volta in emergenza totale sul piano del gioco. Con De Jong e Abate assenti lo giochiamo decisamente di rimessa sfruttando le ripartenze – e ci va anche bene perché di fatto, tolta la vaccata iniziale di Muntari, l’Inter non ha vere e proprie occasioni da gol mentre noi oltre alla rete segnata il gol lo sfioriamo due volte in maniera abbastanza netta con El Sharaawy (il cui errore è imperdonabile) e Poli.
Entrambe le squadre giocano in difesa e a ripartire – almeno fino all’uscita di Torres e l’ingresso di Honda nel Milan. Il risultato, con due squadre molto alte, è che le occasioni nascono solamente sugli errori dato che una ed una sola ripartenza è andata a segno ed è quella che ha portato al gol del Milan. Lo spettacolo risultante è però qualcosa di veramente desolante. Torres come sempre rimane troppo isolato e fa poco o nulla – le ripartenze vengono spesso disattese o sprecate in malo modo. Non crossiamo mai, non arriviamo mai al tiro e non tentiamo mai da fuori – a questo aggiungiamo una serie orrenda di passaggi orizzontali in difesa e dei calci piazzati battuti al limite dell’orribile tra angoli corti, punizioni in curva o per il compagno a due metri che la perde.
Mi sono promesso di dare 19 giornate prima di giudicare Inzaghi ma la situazione che all’inizio sembrava favorevole a lui ora si sta rivelando preoccupante. Si era detto in conferenza stampa che nessuno avrebbe avuto più voglia di questo Milan ma di voglia in campo se ne è vista poco. Zero pressing, molti passaggi orizzontali, molte palle buttate via dalla trequarti in giù, pochi tiri e malsfruttati, quasi nessun cross: non si può affrontare un derby con la paura di prendere gol che ti frena dal farlo. E’ stato un derby male interpretato così come finora è male interpretata questa parte di stagione. Non sono errori di singoli – perché non penso che con Van Ginkel al posto di Muntari sarebbe cambiato qualcosa – ma proprio di atteggiamento di fondo della squadra per un gioco che il Milan non è abituato a fare e a vedere.
Per vincere bisogna osare e noi non l’abbiamo fatto. Abbiamo segnato un gol su ripartenza in un momento tutto sommato buono per l’Inter e poi l’abbiamo difeso – e quando difendi troppo prima o poi il gol, anche se sporco, lo prendi. Puoi giocare in difesa se la difesa ce l’hai – ma il potenziale principale del Milan è davanti. Davanti dove i gol non arrivano con azioni di squadra ma con giocate individuali: il gruppo delle prime due partite non c’è più e siamo tornati un mucchio di singoli – se devo trovare analogie è stata una partita molto simile a quella casalinga con la Fiorentina ed è finita più o meno uguale.
Peccato per le occasioni di Poli e soprattutto di El Sharaawy il cui errore è francamente imperdonabile – d’altronde quando ti senti arrivato a 20 anni e passi due ore a piastrarti i capelli prima di ogni partita può capitare. I 30 milioni offerti dai russi dopo l’anno dei 16 gol sono una ferita ancora aperta: lo vedremo fare qualche gol, ma difficilmente tornerà quello dell’inverno 2012. A livello di singoli bene Mexes, Zapata (errore sul gol a parte), Essien (migliore gara da quando è al Milan), Bonaventura, Rami e il De Sciglio del secondo tempo – male Torres e Muntari. Per quanto riguarda Inzaghi invece il mio credito è ancora aperto (lo era pure con Seedorf, perché non con lui?) ma non eterno. Attenzione, e soprattutto risultati – possibilmente presto.
Milan-Inter 1-1 (primo tempo 1-0)
MARCATORE: Menez (M) al 23′ p.t.; Obi (I) al 16′ s.t.
MILAN (4-2-3-1): Diego Lopez; Rami, Zapata, Mexes, De Sciglio; Bonaventura, Essien, Muntari (dal 31′ s.t. Poli), El Shaarawy; Menez; Torres (dal 28′ s.t. Honda). (Abbiati, Agazzi, Albertazzi, Armero, Zaccardo, Montolivo, Saponara, Van Ginkel, Niang, Pazzini). All. Inzaghi
INTER (4-3-3): Handanovic; Nagatomo, Ranocchia, Juan Jesus, Dodò; Guarin, Kuzmanovic, Obi (dal 27′ s.t. Hernanes); Kovacic (dal 49′ s.t. M’Vila), Icardi (dal 44′ s.t. Osvaldo), Palacio. (Carrizo, Berni, Andreolli, Campagnaro, Vidic, D’Ambrosio, Donkor, Khrin, Bonazzoli). All. Mancini
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata
NOTE: ammoniti Mexes (M), Obi (I), Bonaventura (M), Juan Jesus(I) per gioco scorretto
4 commenti
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Condivido in parte il tuo pessimismo. Soprattutto condivido che i giocatori del Milan hanno poco ‘pressato’ gli avversari. Infatti il bellissimo gol è venuto da un pressing ben riuscito di quello che per me è stato il migliore in campo: Michael EssienPerò i derby non sono partite tecnicamente valutabili. La tensione nervosa gioca brutti scherzi. Quindi non condivido la tua punta di pessimismo sul giuoco dato da Inzaghi allla squadra. Il Milan crescerà e non sempre sarà sfortunato come questa sera!
Diciamo che il fatto che proprio Essien si sia notato in mezzo agli altri fa capire un pò che il livello generale ieri sera non era così eccelso.
Continuo a non capire la questione Torres.
La squadra è allenata da un rapace dell’area di rigore da +300 gol e non riesce a far funzionare un Torres che per quanto tutti lo ritengano finito/bollito/morto/sotterrato, comunque i movimenti li sa fare e i gol a mio avviso anche li farebbe…. se solo gli arrivasse un pallone. Li in mezzo all’area ci puoi mettere anche il più forte centravanti di tutti i tempi, ma se non arriva un cavolo di pallone giocabile…….
Premesso che ho trovato funzionale il cambio di modulo e che Rami sulla fascia e’ una vera potenza, sono deluso dal cambio di atteggiamento del Milan. Eravamo partiti come una squadra arrabbiata super aggressiva, squilibrata tatticamente ma spregiudicata, ci ritroviamo dopo 4 mesi ad essere una squadra ammalata di pareggite, sterile che non riesce a creare molte occasioni.
Il problema e’ che l’ Inzaghi spregiudicato di inizio stagione e’ stato ignobilmente criticato per i troppi goal subiti. Risultato si e’ snaturato fino a diventare un Allegri qualsiasi.
Purtroppo dopo Leonardo non abbiamo ancora trovato un allenatore con una vera filosofia offensiva. Inzaghi non e’ in discussione, considerando le rimonte degli ultimi anni nel girone di ritorno essere a soli 4 punti dalla terza va tutto sommato bene ma bisogna cambiare ritmo.
Mi piacerebbe vedere il tridente con cui ElSharaawi si era espresso al meglio. Ovvero Torres, Niang ed El Shaarawi
Ad Altair TK dico che un centrocampista deve saper far correre il pallone e oggi, nel calcio moderno, saper avere i tempi giusti del pressing. Far correre il pallone Michael lo sa fare il pressing non lo fa con continuità perché non ha il ‘fisico’ per farlo. Aspettiamo il ritorno di Montolivo e De Jong e poi potremo giudicare il centrocampo del Milan. Rami è una certezza ed è un giocatore che ci mette sempre l’anima. Il Milan ha perso due partite. Con la Juve ci poteva stare. Con il Palermo no! Poi meglio la ‘pareggite’ che la ‘sconfittite’ della passata stagione. Perdere fa molto più male. Sono in sintonia con l’amico canterano sul fatto che è indispensabile avere ‘più coraggio’ per vincere le partite. Ma quando dopo 10 minuti Muntari ti fa la ca..ta di regalare un assist gol a Icardi…cosa si insinua nella testa dei suoi compagni di squadra? Se al Milan gli smemoratoni fossero lasciati fuori definitivamente(Zapata e Muntari) son certo che anche le paure degli altri giocatori rimarrebero fuori ed il Milan sarebbe più spregiudicato. A me personalmente manca, visto questo Torres, lo ‘svitato’ Balotelli. Tornando alla pareggite penso sia molto meglio che non rivivere i tempi delle sconfitte per 1-0 con Sampdoria e Atalanta. Per fortuna che Diego Lopez c’è almeno sono fatte salve le amnesie del portiere! Ora se gli altri malati di amnesia staranno fuori… e si troverà oppure resusciterà la punta centrale(non è vero che non riceve palloni ma è lui che si mette nella condizione di non riceverli)io sono certo che questo Milan di Pippo Inzaghi farà la sua parte!