Italia – Azerbaijan 2-1: colpi di testa

Brutta italia e tre passi indietro rispetto alle prime due gare. Si vince di misura contro l’Azerbaijan, in casa, a Palermo, davanti ad uno stadio tutto esaurito – si vince rischiando di pareggiarla con l’unico gol segnato che risulta essere una autorete di Chiellini sulla quale Buffon ha molte colpe. Non è un risultato positivo quello di stasera per la nazionale – il risultato di un’Italia in queste partite molto simile ancora a quella Prandelliana che spinge ma non riesce ad entrare in area ma mantiene a fatica il possesso palla. Bocciata la coppia Immobile-Zaza, una coppia inadatta per partite del genere: ci fosse stato Balotelli al posto di uno qualsiasi dei due, probabilmente, avremmo già avuto il capro espiatorio per la prestazione sui giornali di domani.

La vinciamo col minimo scarto e col minimo risultato, la vinciamo con uno dei pochi colpitori di testa che abbiamo. E’ il risultato di una gara a dir poco desolante, dove le uniche fiammate sono venute da Giovinco, subentrato, dove Pirlo ha tolto per l’ennesima volta il posto a Verratti uscendo dal campo con una standing ovation più per il nome che porta che per la prestazione – assurdo, a questo proposito, sentire i giornalisti RAI dare la colpa alla marcatura ad uomo di nientepopodimenoche Dadasov: manco fosse Gentile con Maradona al Mundial82. A livello di centrocampo De Sciglio è ancora in chiaroscuro, più scuro che chiaro – qualche pallone lo ha toccato ma i suoi livelli sono lontanissimi; Darmian, il grande rimpianto milanista che i tifosi avrebbero aspettato per 5 anni per una buona gara contro l’Inghilterra è stato pressoché inesistente. La difesa non saprei, invece, come giudicarla visto che è stata raramente impegnata – agghiacciante però pensare a quelle poche volte: un retropassaggio criminale di Ranocchia e l’autogol di Chiellini.

Il resto è il solito gruppo, entusiamo, reazione e compagnia bella – tutti parametri che incidono ma che non mi sembra cambino qualcosa rispetto all’Italia di Prandelli. Non si può pensare di presentarsi, tra due anni, in Francia, ancora con Pirlo e Buffon. E’ un’Italia che finora di gioco ed occasioni ne ha avute poche, anche nella prima gara contro la Norvegia: è necessario un forte processo di crescita da qua a due anni che francamente dubito possa accadere. Martedì c’è Malta per mantenere la testa del girone da giocarsi, presumibilmente, nella gara di San Siro contro la Croazia. E difficilmente ci si potrà affidare ancora ai colpi di testa di un difensore.

ITALIA-AZERBAIJAN 2-1
44′ Chiellini (I), 76′ aut. Chiellini (I), 82′ Chiellini (I)
Italia (3-5-2): Buffon, Ranocchia, Bonucci, Chiellini; Darmian (81′ Candreva), Pirlo (73′ Aquilani), Marchisio, Florenzi (78′ Giovinco), De Sciglio, Destro, Immobile. CT: Conte
Azerbaijan (4-2-3-1): Agayev; Guseynov, Sadygov, Amirguliyev (86′ Nazarov), Allahverdyiev; Qirtimov, Qarayev; Aliyev, Nazarov, Abdullayev; Dadasov (59′ Huseinov). CT: Vogts
Arbitro: Gocek (Turchia)
Ammoniti: Pirlo, Zaza (I), Dadashov, Sadygov (A)