Per un pelo

Arriva quando meno te lo aspetti il primo gol di Flamini con la maglia rossonera. Una perla nel buio, buio del calcio Champagne che solo la Coppa Italia sa offire. Finora era insufficiente la partita del francese. Ma ricominciamo dall’inizio. Partita di altri tempi. 16.00 del mercoledì pomeriggio in uno stadio mezzo vuoto. Pieno solo il settore ospiti, praticamente era quasi come giocare in trasferta. I primi minuti fanno capire subito che partita sarà: per loro è la partita della vita, per noi un’allenamento del mercoledì. Va dato merito ai nostri di averci comunque messo tutto. Più di così non si poteva fare. Si passa il turno, non si fa la figura di Real Madrid e Manchester United che, tanto per citarne due, si sono fatti eliminare dalle rispettive coppe nazionali. Per ora questa coppa la dobbiamo giocare così. Con delle riserve che hanno l’ultima chiamata per cercare di rientrare nei giocatori di Leonardo. L’attacco delude. Soprattutto Huntelaar. Ti aspetti una prestazione diversa dall’Olandese che invece oggi sembra quello di inizio stagione. Il centrocampo sembra funzionare, merito anche del Capitano Ambrosini che gioca perché domenica è squalificato. Nota dolente la difesa. Kaladze – Favalli non avrebbero giocato titolari nemmeno a squadre invertite.

Capitolo Giovani, mi è piaciuto molto De Vito come terzino. Evidentemente dopo Abate e Antonini il vivaio funziona almeno per quel settore. Mi aspettavo di più invece da Verdi e Di Gennaro. Sono appena rientrati da un infortunio, potranno rifarsi nei quarti. Tra una settimana. Udinese o Lumezzane? Preferisco i primi, perché saranno costretti a concentrarsi sul campionato come noi, che doversi trovare di fronte ad un’altra finale di Champions League (per gli altri).

Lo confesso. Ho esultato al gol di Flamini. E’ il primo anno che vedo giocare al massimo delle possibilità la squadra anche qui. Per ora non si butta via niente. Si cerca il Trebble. Come qualcuno l’anno scorso.

Passiamo alla partita di stasera. Do or die game. Lo chiamano così gli americani. Deve vincere Milano davanti al suo pubblico in un forum che si prospetta stracolmo, se non tutto esaurito. E’ la sfida tra due delle squadre più prestigiose d’Europa se non le due. Milano si presenta con l’infortunio di Finley, che costringerà ad alternarsi Bulleri (Dio ce la mandi buona) e Mordente in regia. Partita da zona, si deciderà molto probabilmente col tiro da 3. Milano passa in ogni caso se vince, se perde deve guardare cosa succede a Sopot. In caso di vittoria del Khimki (che però non ha alcun interesse finendo il girone sicuramente terza) Milano passa anche se dovesse perdere col Real. Real che dal canto suo deve vincere per conservare il primo posto nel girone, dati per scontati i tre punti del Pana in casa dell’Oldenburg. 9-10 i precedenti, favorevoli al Real, ma nelle ultime due al forum è 2-0. Diretta dalle 20.30 su Sportitalia. Obiettivo: top 16.