Italia – Uruguay 0-1: a casa, e non mi dispiace nemmeno

6b7dfa14b6e2a1f628a0a56abe3fc588_169_lE ora, se ne avete il coraggio, date la colpa a Balotelli. E ora se ne avete il coraggio continuate a dire che il blocco Juve funziona, che Pirlo è ancora un campione, che Immobile con o senza Balotelli avrebbe fatto sfaceli. Perché quando Balotelli è uscito – oggi – l’italia era 0-0, qualificata agli ottavi. Perché se nemmeno Immobile è riuscito a fare nulla e in due partite, contro Costa Rica ed Uruguay davanti, è arrivato UN pallone forse la colpa non è dell’attacco. Usciamo con una partita sbagliata totalmente in cui ancora una volta non siamo stati in grado di servire un pallone davanti con qualunque modulo e qualunque interprete, in cui a centrocampo si è salvato solo Verratti e parzialmente Marchisio fino al rosso, in cui ci siamo chiusi vergognosamente in un 5-4-1 nel tentativo di difendere uno 0-0 meritandola di perdere. In tutte e tre le partite abbiamo giocato male – non c’è arbitraggio che tenga perché oggi il rosso a Marchisio c’è dato che mettere i tacchetti su una gamba dell’avversario nel calcio non è concesso, perché in tutte e tre le partite i nostri avversari si sono visti negare un rigore netto, perché l’Uruguay ha giocato meglio e meritato.

Si chiude, si spera, un ciclo Prandelli che è stato vergognoso. Che ha forse fatto odiare la nazionale ai veri appassionati di calcio incentrandola su giocatori bolliti e finiti esaltati dalla stampa nazionale per ragioni politiche ma che venivano esaltati a prescindere dalla stampa nazionale. Oggi il migliore è stato Marco Verratti, che in serie A nemmeno gioca perché il PSG l’ha preso e l’ha portato in Ligue 1 – lo stesso Verratti panchinato contro la Costa Rica dopo una buona gara con l’Inghilterra. Oggi si chiude un ciclo che ha visto come apice la vergognosa convocazione di Giaccherini e la titolarità in Confederations ad uso e consumo privato di una squadra di club per far alzare il prezzo di una cessione. Si chiude il vergognoso ciclo di Pirlo pallone d’oro per un passaggio in una partita giocata camminando – a proposito, oggi ha dato il peggio di se e meno male che è stata la sua ultima gara in nazionale. Si chiude il ciclo del codice etico applicato a spizzichi e bottoni, di un capitano vergognoso che fa del “due feriti che un morto” la sua frase di vita e che si è presentato alla stampa dopo la partita per difendere i suoi compagni di club scaricando le colpe sugli altri come il più vergognoso degli Schettino. Basta con questa nazionale. Basta con una nazionale che Prandelli è riuscito a farmi odiare. Basta con giornalisti servili che esaltano il blocco juve, ma solo finché si è sullo 0-0. Basta con Balotelli in nazionale – si cerchino un altro capro espiatorio per i fallimenti di tutti. E che il Milan si rifiuti di mandarlo in nazionale visto che il capitano ed il CT lo hanno scaricato in malo modo – per non dire vergognoso – nel postpartita di oggi. Prandelli si dimette per Balotelli capite? Non perché ha sbagliato modulo. Non perché ha sbagliato cambi. Non perché ha sbagliato convocazioni. Per Balotelli. 

Sapete che dico? Che non mi dispiace nemmeno un po’. Perché siamo stati penosi. Oltremodo penosi. E non solo oggi ma in tutte e tre le gare. Perché andare avanti così per far figure di merda e magari uscire agli ottavi o ai quarti, illudendosi di avere un buon gruppo sarebbe stato pure peggio. La nazionale ha ottenuto il risultato che ha pienamente meritato in questo mondiale al di là dell’arbitro che sarà sbattuto come mostro sulle prime pagine ignorando gli episodi a favore. Ci si renda conto – tutti – che il livello del calcio italiano oggi è questo, che le coppe europee è giusto sognarle per un po’. Club e tifosi. Bisogna ripartire più dal profondo, da un settore giovanile che ad oggi fa pena e non dà speranze per il futuro. Bisognerà ripartire sperando che le convocazioni vengano fatte per merito, non per pressioni o appartenenza. Ripartire non illudendosi che schierando sei titolari che han fatto 102 punti nel campionato di Qui Quo Qua con Bonucci salvatore della patria cambierà qualcosa. Lascia Prandelli, lascia pure Abete, l’uomo della contabilità del cuore. E’ il momento di ripartire da zero – che lo si faccia con onestà, trasparenza e legalità. Perché questo è il punto più basso mai raggiunto dall’Italia al mondiale. In tutta la propria storia.

ITALIA – URUGUAY 0-1
Italia (3-5-2): Buffon; Chiellini, Bonucci, Barzagli; De Sciglio, Marchisio, Pirlo, Verratti (75′ Thiago Motta), Darmian; Immobile (71′ Cassano), Balotelli (46′ Parolo). All.: Prandelli
Uruguay (4-4-2): Muslera; Pereira (63′ Stuani), Gimenez, Godin, Caceres; Gonzalez, Arevalo, Lodeiro (46′ Pereira Maximiliano), Rodriguez (78′ Ramírez); Cavani, Suarez. All.: Tabarez
Arbitro: Marco Antonio Moreno Rodriguez
Marcatori:81′ Godin
Ammoniti: Arévalo Ríos, Muslera (U), Balotelli (I)
Espulsi: Marchisio (I)

23 commenti

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    • sadyq il 24 Giugno 2014 alle 21:36

    Senti, ma i bucmechers che dicevano?

  1. Ti sbagli, la colpa è tutta di Balotelli, lo ha detto anche Agroppi.

    • mattoinh7 il 25 Giugno 2014 alle 01:47

    Nel 2010, fallendo in Sudafrica, “una certa stampa” sottolineava le colpe del calcio italiano e in particolare dell’Inter che pur vincendo a livello di club non dava nessuno alla Nazionale.

    A distanza di 4 anni, Roma, Napoli, Inter (non più sola), Fiorentina e Lazio presentano difese esclusivamente straniere e in attacco non danno nessuno alla nazionale; “stranamente” nessuno dice niente.
    Il blocco juventino, tanto incensato, non passa il girone di Champions, ma anche qui nessuno dice niente. Il Milan dà (dava) alla Nazionale i due terzini titolari: Abate, uno scandalo per il Milan stesso e per il calcio italiano e De Sciglio, un pompato che più pompato dalla stampa italiota non si può (non si capisce in base a quali meriti o particolari prestazioni, per cortesia ricordatemele). Siccome però il ragazzo del talento di base su cui lavorare ce l’ha, quantomeno verrebbe da chiedersi che stagione ha avuto al Milan visto che mi risulta che abbia avuto diversi problemi fisici che ne hanno condizionato forma, impiego e rendimento.

    Il Milan dà però alla nazionale pure il centravanti, lo stesso Milan che è arrivato ottavo. Tale centravanti (del Milan appunto, non del Torino o del Parma) ha 24 anni, ha già vestito maglie importanti, guadagna cifre importanti e si ritiene (perché le doti le ha) uno dei migliori giocatori al mondo. Benissimo, analizziamolo: non fa la differenza MAI, in qualsiasi squadra ha problemi di comportamento e rapporti con allenatore e compagni, non è amato dai propri dirigenti, non si prende nessuna responsabilità, non decide le partite importanti, vive di exploit (rari), si fa spesso ammonire o anche espellere, è indolente, gioca al 50% delle sue possibilità, fa più tweet che gol, non riesce a trascinare né la sua squadra di club né la nazionale, non è un leader in campo e men che meno fuori.

    Mario Balotelli è, oggi, lo specchio di un calcio italiano che non esiste, che produce mediocri convinti di essere fenomeni persi tra creste e tatuaggi. Io, da interista, impallidisco al confronto tra Balotelli e gente come Shevcenko tanto per non parlare di giocatori di troppi anni fa nel Milan stesso.
    A 24 anni siamo ancora qui che aspettiamo la sua maturità e il suo salto di qualità. Il confronto con gente come Messi, Ronaldo, Falcao etc etc etc è avvilente parlando di very top player internazionali. Il dramma poi sta nel constastare che lo stesso Balotelli, a livello di “talento naturale”, è superiore a tutti gli altri: questo fotografa perfettamente la mediocrità in cui viviamo esaltandoci, a livello di club, per squadre che appena passato Chiasso prendono calci in culo da tutti.

    Chiude il quadretto una riflessione su un calcio italiano che va ad un Mondiale affidandosi esclusivamente agli ultimi colpi di uno straordinario giocatore qual è Andrea Pirlo (puerile il quotidiano attacco a Pirlo solo perché è andato via dal Milan) senza concepire però una che sia una alternativa di gioco credibile ai suoi lanci e che vede i suoi top club non dare più alla Nazionale gente di livello costringendo ad attingere da Parma e Torino. Manca totalmente un ricambio generazionale di qualità con gente di comprovato talento (non i maghi di Twitter) dotata di due robe chiamate palle (probabilmente sti frocetti di oggi pure se le rasano perché così vogliono le loro troiette). Una volta si discuteva della staffetta tra Baggio e Del Piero, oggi si ragiona (?) su Candreva e Parolo. Speriamo che il calcio nel culo di oggi serva a far capire alla Federazione e ai club che i bluff stile l’Italjuve e compagnia cantante sono stronzate che devono finire. Ritorniamo a produrre talenti puntando sulla qualità e non su fabbri e corridori in nome di una fisicità che ha distrutto la tecnica e il talento. Eliminiamo gli equivoci, liberiamoci dalle pippe e dai presunti fenomenie forse risorgeremo come Nazionale e come calcio anche di club.

    1. Non decide le partite importanti? Agli europei con la Germania ha segnato lui, al mondiale con l’Inghilterra ha segnato lui. Si è invocato a gran voce Immobile e quando è stato messo in campo che è successo? Che ha fatto anche peggio di Balotelli che fino a prova contraria è uscito sullo 0-0 con la nazionale qualificata. Però è un ragazzo nero, italiano, che guadagna tanti soldi e sbruffone: il perfetto parafulmine per i senatori del blocco juve che non sono stati capaci di finire a zero gol segnati contro la Costa Rica (!) e che hanno dato UN pallone giocabile in avanti in due partite a Balotelli o immobile che sia. Non capisco perché a Balotelli si chiede sempre di segnare tre gol a Partita.

      Pirlo? Pirlo ha fatto un lancio in tre partite, ieri sera è stato mediocre ma come sempre viene difeso dalla stampa. E Verratti in questo mondiale gli è stato superiore. Ieri è stato fatto passare sotto silenzio anche il fatto che a farsi cacciare è stato Marchisio. Insomma non ci sto alla gogna mediatica solo contro Balotelli.

  2. Diavolo sei onestamente ridicolo… Non criticare Balotelli e De Sciglio è demenziale… Tu sei esattamente come i giornalisti che dici tanto di disprezzare: critichi ”puerilmente” (perdonami mattoinh7, ma era il termine più giusto) il blocco Juve, esentando da ogni responsabilità il pooooooovero Balotelli. Poi, toglimi una curiosità: visto che Prandelli è un ”fottuto juventino” e che convoca gente indegna di vestire questa maglia, tu chi avresti portato? Bonera?
    Ah, forse non te ne sei accorto, ma con queste tre partite il mercato del Milan è definitivamente finito (o al massimo aperto a fenomeni come Menez), perchè Balotelli adesso vale 10-15 milioni (ridicole le voci messe in giro di una offerta di 35) e De Sciglio vale circa un pacchetto di biscotti aperto.

    P.S.-> mi fanno veramente pena quelli come te che vivono il calcio non come tifo per la propria squadra ma come odio verso le altre.
    P.S.2 -> pagherai non poco per vedere ESATTAMENTE la partita di ieri Milan (Italia)- Juve (Uruguay) per vedere quanti litri di lacrime piangeresti per l’arbitraggio. Dire che il fallo di Marchisio era da espulsione e non citare il morso di Suarez è indice che al gol dell’Uruguay sei scattato in piedi a esultare.

    1. Caro Lionardo mi parli del rigore negato all’uruguay? Immobile ha fatto qualcosa più di Balotelli? Se arriva un pallone in attacco in due partite è colpa delle punte? Balotelli esce da questo mondiale con un gol e il premio di migliore in campo di Italia – Inghilterra, gli altri? Chi avrei portato? Intanto Ranocchia dato che lo sappiamo tutti qual’è il più forte della ex difesa del Bari.

      Il mercato non si basa su due partite di un giornale. Io vivo il calcio capendone, tu lo vivi in maniera superficiale e provinciale. Lo vivi denigrando qualsiasi cosa sia rossonera per darti una finta aria di imparzialità al limite del malfidente e del vergognoso. Lo vivi facendoti condizionare da media servi e ripetendo a cantilena quello dicono. A me fai veramente pena tu, che vivi il calcio come disprezzo per la tua squadra giustificando qualsiasi cosa delle altre per stupide battaglie interne contro la società.

      1. Toglimi una curiosità: i media servi di chi? Ci vogliamo mettere in testa che il nostro caro presidente ha in 50% circa dell’informazione in Italia? Come fanno i media a essere tutti pro Juve o Inter?
        Poi Diavolo che vuoi farci? Io sono solo un povero pirla che vive il calcio ”in maniera superficiale e provinciale”… Dopotutto sono io che tifa contro l’Italia perchè ci sono i giocatori della Juve no? Ed è indubbiamente solo colpa mia se vorrei che il Milan facesse qualcosina in più di un 8^ posto… Sono sempre io che mi bevo tutte le bufale che la società ci rifila (varie cagate su Seedorf in primis) quando fino al giorno prima avevo una statuetta dell’Olandese sopra il letto. Che vuoi farci… Io ostento una aria di finta imparzialità dicendo che Pirlo è un dei giocatori italiani più forti degli ultimi 10 anni nel suo ruolo, invece di criticarlo solo perchè se ne è andato. Oppure se penso che ieri Balotelli era scandaloso e dire ”finchè c’era lui eravamo in vantaggio” è una cagata immane.

        P.S.-> avrei preso per il culo anche la tua ultima frase, ma onestamente non l’ho capita… Ma non ti preoccupare, sarà perchè ”vivo il calcio come dipsrezzo verso la mia squadra”

        1. Toglimi una curiosità: i media servi di chi? Ci vogliamo mettere in testa che il nostro caro presidente ha in 50% circa dell’informazione in Italia? Come fanno i media a essere tutti pro Juve o Inter?

          Ti consiglierei di andare a vedere azionisti di maggioranza di RCS che controlla informazione sportiva. 50%? Meno e non sportiva.

          No, tu giudichi bufala quello che non vuoi accettare come verità, quello che ti dà fastidio accettare.

          Siamo usciti dal mondiale per colpa di Balotelli? Immobile ha fatto meglio? Quindi con Toni magari eravamo agli ottavi. Ma dai! Finché c’è lui eravamo qualificati è un fatto. Non è stato Balotelli a perdersi Godin o a perdersi l’uomo della Costa Rica.

        2. Diavolo mi sto cospargendo il capo di cenere, che vuoi di più?
          Ma toglimi una curiosità, cosicché io possa diventare un tifoso che ne capisce: come si fa a capire quando i giornalisti dicono una cagata (”Balotelli con l’Uruguay ha giocato male” o ”Pirlo è un fuoriclasse”) o quando hanno ragione? Lo decidi tu?

        3. Certo che lo decido io. Ho il brutto vizio di vederci lungo e avere spesso ragione. Degli altri me ne frego.

        4. Già, già… Tipo quando avevi assicurato che Seedorf restava e che era tutta una mossa dei giornalisti per destabilizzare l’ambiente…

        5. Quello è un discorso di asimmetria informativa, non tattico o di lettura di una partita.

    • mattoinh7 il 25 Giugno 2014 alle 10:22

    Ha 24 anni, gioca ad alti livelli da quando ne aveva 18 e ci si ricorda di 3 gol in due partite, di cui solo quella con la Germania la possiamo mettere alla voce di partita decisa e decisiva, non un colpo di testa da 30 cm contro una ridicola Inghilterra.

    Purtroppo non ci sono i numeri a sostenere, per lui, il concetto di campione/grande giocatore, non ci sono in Nazionale, non ci sono nel club.

    Balotelli è dotato di un grandissimo talento naturale: fisico, potenza, tecnica. Purtroppo a queste doti non coniuga la testa cioè la capacità di fare la differenza, di essere decisivo e soprattutto DI FARLO CON CONTINUITA’.

    È la continuità che distingue i campioni, non il colpo estemporaneo di cui è, ovviamente, dotato. Se lui si ritiene tra i primi 5 giocatori al mondo dimostri sul campo di esserlo, è questo il senso delle parole di Buffon e De Rossi. Al prossimo europeo e mondiale avrà 26 e 28 anni, cioè l’età della massima resa fisica e mentale. Vediamo se entro quelle date avrà tradotto il suo potenziale in qualcosa di concreto, utile, ma soprattutto continuo.

    Parlando di calcio, di Nazionale soprattutto, sarebbe il caso di allentare il nodo della sciarpetta attorno al collo onde recuperare obiettività.

    1. Quindi Matto ti pare normale che allenatore, capitano e De Rossi scarichino i loro demeriti tutti su un giocatore che peraltro è uscito dal campo sullo 0-0 è con l’Italia qualificata.

      Non ci sono nel club? Forse. Eppure Balotelli arriva segnando più gol di tutti nel biennio. Chi al suo posto? Toni? Gilardino? Dietro Balotelli oggi non c’è nulla.

      Lui si ritiene tra i primi 5 al mondo? Ma quando mai lo ha detto? E’ un bel capro espiatorio comodo per i fallimenti degli altri. Non c’era Balotelli a marcare in area quando abbiamo preso gol da Godin. Non c’era Balotelli a perdersi l’uomo per l’1-0 della Costa Rica.

      1. Da Milanday

        Mario Balotelli sembra improvvisamente diventato alto, bello, biondo, con gli occhi azzurri. Il suo gol in Nazionale contro l’Inghilterra lo ha riportato in alto dal punto di vista mediatico. Un gol da centravanti, qualcuno l’ha definito, un po’ a rimarcare una sua presunta lacuna, ossia l’incapacità di fare gol da centravanti. Ma è davvero così?

        Chi scrive non è d’accordo su questa considerazione e ritiene che i numeri la smentiscano. Mario è infatti un universale d’attacco che può ricoprire tutti i ruoli in ragione del suo ampio bagaglio tecnico. Non è un centravanti puro perchè non ne ha lo scaltro e le malizie, ma può indifferentemente fare la prima e la seconda punta. I numeri dicono che Balotelli non sia così “impresentabile” come centravanti. Tutt’altro.

        La sua media realizzativa col Milan è di 0,55, decisamente alta. Nel dettaglio ha segnato 30 reti in 54 partite, ma è entrato in 41 gol del Milan in questo anno e mezzo, con 6 assist, 2 pre-assist (Flamini a Pescara e Kakà contro l’Atletico) e ben 3 gol segnati in tap in, su un suo tiro non trattenuto dal portiere (Montolivo a Chievo, Pazzini col Catania, Mexes a Firenze). L’obiezione che non faccia i gol da prima punta non regge, in quanto 13 dei suoi 30 gol, ossia quasi il 50% degli stessi, sono stati realizzati da prima punta, cioè dentro l’area piccola o a ridosso della stessa. Un terzo dei suoi gol sono stati segnati su rigore (10 realizzati e 2 sbagliati), 5 su punizione diretta e due su tiri da fuori area (Napoli e Bologna a San Siro). Repertorio completo quindi, ma la prevalenza va data ai gol da prima punta.

        E’ innegabile pertanto come su Mario spesso si faccia molta disinformazione, creando luoghi comuni ed etichette decisamente iperboliche. Il gol in Nazionale l’ha fatto da prima punta, ma non è il primo che fa e, soprattutto, la sua media realizzativa è superiore a quella dei suoi pari età.

        Piccolo inciso finale. In Italia abbiamo avuto in questi anni giocatori meravigliosi incapaci di essere decisivi in Nazionale. Di Totti si ricorda ancora solo il rigore contro l’Australia nel 2006 quando aveva 30 anni, di Del Piero soltanto il gol contro la Germania nello stesso anno quando però le sue primavere erano già 32, di Roberto Mancini non c’è traccia indelebile, idem di Gianluca Vialli e del bomber delle coppe Filippo Inzaghi. Mario Balotelli, a nemmeno 22 anni, ha trascinato l’Italia in finale degli Europei, con una storica doppietta alla Germania.

        Sono piccoli particolari che fanno la storia e che aiutano a dare l’esatta dimensione delle prospettive tecniche di Mario in chiave futura. Prospettive tecniche di crescita che non hanno Mandzukic o altri bei centravanti accostati al Milan ultimamente.

        Maradona era un tossicodipendente cronico, Pelè fu dichiarato tremendamente immaturo alle soglie del suo primo mondiale, Garrincha venne bollato come un minus habens. Molti milanisti, che ultimamente amano contestare tutto e tutto, preferiscono disquisire del carattere di Mario Balotelli e della sua testa. Legittimo, come era legittimo discutere Pirlo finchè indossava i nostri colori.

        Chi scrive ha un approccio diverso: i grandi giocatori preferisce non discuterli. Si accontenta di tenerseli.

    • Marco il 25 Giugno 2014 alle 11:02

    Ma perchè Balotelli quando era all’Inter era il ganese Mario Barwah (così veniva sempre chiamato qui) sopravvalutato, che valeva la metà di Pato e che non aveva inciso in nessuna competizione mentre ora è un “ragazzo italiano” (tenerezza) fenomenale che ha sempre dominato le partite decisive (e pazienza se sbaglia due gol a porta vuota col Costarica) ? Mi sono perso qualcosa o la coerenza da queste parti è qualcosa di sconosciuto?

    1. Perché in 4 anni Pato si è involuto e spaccato mentre Balotelli ha fatto le sue due migliori stagioni da quando gioca a Calcio? Non è questione di Coerenza è che i valori dei giocatori cambiano nel tempo? Balotelli nel 2010 non valeva mezzo Pato. Oggi Pato è uscito dal calcio che conta mentre Balotelli si è rilanciato.

      Balotelli di goal col costa rica ne ha sbagliato uno. Un tiro al volo da fuori area a porta vuota non è un errore. Ci sarebbe da dire anche perché l’unica partita la si è vinta grazie a lui, perché a sbagliare quei tiri c’era lui, perché quelli sono stati GLI UNICI PALLONI GIOCABILI RICEVUTI, perché Immobile che doveva fare 5 gol a partita ha fatto peggio.

      Colpa di Balotelli se la difesa imperforabile ha preso gol contro il Costa Rica? Balotelli è uscito dal campo sullo 0-0 con l’Italia agli ottavi. Dal mondiale ci sono usciti altri 11 giocatori e si dà la colpa a chi era in panchina.

  3. Rompo il silenzio per difendere l’oramai ex giocatore del Milan: Mario Balotelli. Gli italioti hanno sempre bisogno di cercare un capro espiatorio e chi meglio del ragazzo estroverso bresciano? Le colpe invece sono tutte dell’uomo di Orzinuovi a partire dalla scelta di non portare un centravanti d’esperienza, Pazzini, Gilardino o Toni, che potesse sostituire Mario. Questo presuntuoso, della provincia bresciana, ha smentito se stesso dando retta ad una critica di parte che lo hanno costretto ad affidarsi esclusivamente ad un giocatore che ha dimostrato di essere un fuoriclasse più idoneo alla prossima pensione che ad essere il ‘faro’ di una squadra che aveva le pretese di giungere alla finale del torneo mondiale Sempre sbagliando Prandelli è stato costretto ad affidarsi agli umori di un calciatore, come Cassano, che oramai è più idoneo alle gare tra scapoli ed ammogliati che non a giocare in tornei professionistici. Un fallimento totale che ha messo a nudo anche la pochezza di una federazione incapace di avere il giusto rispetto sia per quel che concerne le sedi e gli orari dove si dovevano giocare le partite che, soprattutto, per le inqualificabili designazioni arbitrali culminate con quella del ‘Moreno messicano’. Il calcio italiano sberleffato già nelle competizioni europee e stato vilipeso in questo mondiale. Di questa nazionale, dei giornalisti ed opinionisti Rai, delle tifoserie e di certi pseudo giornalisti che attribuiscono le colpe della disfatta italiana esclusivamente ai giocatori del Milan Abate e Balotelli addentrandosi persino nell’ardita ipotesi di colpevolizzare anche De Sciglio e addirittura Montolivo perché infortunati. Assurdo, patetico se non desolatamente razzista nei confronti di una società e dei giocatori di quella società. Mi chiedo? Se odiano talmente tanto il Milan ed i suoi giocatori….perché non evitano di convocarli in nazionale?

    • LaPauraFa80 il 25 Giugno 2014 alle 12:38

    BALOTELLI SI DEVE DIMETTERE COME BRANDELLI!

    Squadra costruita attorno a lui: HA FALLITO. Come uomo e come giocatore.

    Due cit. memorabili:

    FRATELLO NERO (fratello a chi? ahahahahahaah)

    Balotelli via? Non per meno di 50 milioni (Marciopan).

    BALOTELLI SEI UNA MERDA GIGANTE e in 10 giorni ti sei svalutato. Oggi vale 6 milioni.

    1. Se hai tentato di fare dell’ironia, un tantino macabra, ti sei guadagnato l’etichetta di razzista. Balotelli, per la tua felicità, è già stato venduto e fortunatamente non alla scandalosa inqualificabile valutazione da te prospettata(molto più vicina ai 50 milioni che non ai 6 da te prospettati). Ma io sono certo che Balotelli smentirà tutti a partire dai suoi più accaniti denigratori(De Rossi docet).

    • Marco il 25 Giugno 2014 alle 18:51

    Sì ma perché prima quando era all’Inter era il ghanese Mario Barwah mentre ora è il “ragazzo italiano” Mario Balotelli? Dai, dopo tutta la merda che avevate ingoiato con l’arrivo di Ibra al Milan vi siete dovuti contraddire in toto anche su Balotelli (o Barwah, dimmi tu), basta dirlo

    1. Potrei chiederti perché per voi nel 2010 era il miglior attaccante italiano ed ora una merda da lasciare a casa

    • Vittorio il 26 Giugno 2014 alle 07:31

    Tutti parlano di Balotelli ma senza approfondire l’analisi delle caratteristiche tecniche di questo calciatore . Balotelli non e’ e non sara’ mai un centravanti classico , come Vieri o Toni o Sheva o Benzema’ o Inzaghi o chi volete voi . Somiglia ad una brutta copia di Ibrahimovic o di Rivaldo forse. Insomma chi lo vuole tenere lo deve usare ed aiutare nel modo giusto a migliorare. Prandelli affiancandogli Immobile ha dimostrato di non capire niente di calcio edi sentire solo le cazzate dei giornalisti ( la piaga del calcio e non solo ) .Era molto meglio insistere su Cassano . E per quanto ci riguarda dovremmo creare un gioco su di lui se vogliamo valorizzarlo . Inutile dirgli di continuo quello che deve fare o non fare in campo senza tenere conto delle sue doti e delle sue caratteristiche . Gran parte del suo atteggiamento e nervosismo derivano da questo .
    Come certi ragazzi a scuola con professori scadenti sordi e ciechi ,non so se ricordate…..

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