Il primo Maracanazo: Spagna a casa

21ab3028f156b7d941ba3bdf604dc825_169_lSe lo aspettavano veramente in pochi, ma è arrivato e lo ha fatto in grande stile. La Spagna, che praticamente non veniva eliminata da un torneo internazionale da quel gol di Zidane negli ottavi 2006 abdica. E lo fa nella maniera peggiore possibile per una nazionale che nei sei anni successivi aveva vinto tutto: uscendo al girone, contro il Cile, dopo essere stata umiliata dall’Olanda e con lo spettro dell’umiliazione subita proprio in quello stadio nella finale di Confederations di un anno fa. Lo fa nel giorno in cui il simbolicamente il proprio re abdica e lo fa uscendone umiliata perché la partita l’ha fatta il Cile, le occasioni più pericolose le ha avute il Cile (ad eccezione del tiro di Iniesta) che non è stato forse più forte tecnicamente ma ha dimostrato un divario a dir poco imbarazzante in termini di condizione atletica.

E’ finito un ciclo ma soprattutto sono finiti certi interpreti ed un certo modo di giocare. Il tikitaka abdica anche nella sua versione nazionale e lo fa con un tonfo storico perché mai il campione del mondo era uscito per due mondiali consecutivi e mai lo aveva fatto perdendo le prime due partite. A differenza di altre nazionali, inoltre, nessuno dei migliori è stato lasciato a casa per cui non si vedono nemmeno particolare scelte da imputare a Del Bosque. E’ stato probabilmente un fallimento della preparazione atletica dovuto forse al protrarsi della stagione per una settimana per molti dei protagonisti con la finale di Champions League, ma sarebbe troppo riduttivo. La cosa certa è che il Cile fa la prima impresa del mondiale – perché passare in un girone così non era facile e il Cile non solo è passato ma può anche giocarsi il primo posto contro un Olanda senza Van Persie.

Già, l’Olanda è la seconda qualificata agli ottavi di finale, perché l’Australia lascia il mondiale sconfitta con onore per 3-2 dagli Orange dopo aver rimontato lo 0-1 di Robben con il solito gol di Cahill (stavolta strepitoso, di sinistro al volo – non banale per un non mancino). Arrivano persino a rischiare di segnare il 3-2, poi vengono puniti in contropiede. E’ un peccato perché forse i socceroos erano stati migliori degli orange nel primo tempo ma, come con la Spagna, Van Gaal la legge benissimo e con un cambio di modulo la ribalta nella ripresa. E’ forse proprio l’allenatore il punto in più dell’Olanda che appare comunque sul piano del risultato decisamente migliore di come sia in realtà – e allora chissà che il Cile stesso non possa far la sorpresina proprio nell’ultima giornata in cui ci sarà lo spareggio per evitare il Brasile che ora aspetta l’esito della gara di mezzanotte tra Croazia e Cameroon dove chi perde lascerà il mondiale 2014. Il mondiale continua, e senza i suoi campioni del mondo.