Manita in salsa orange

robben_casillas_spagna_olanda_gettyLa seconda giornata di questo mondiale ci porta due sfide sulla carta interessanti e combattute. Nel pomeriggio (ora italiana) è sceso in campo il Camerun di Samuel Eto’o, opposto al Messico. In serata è andato invece in scena il remake della finale mondiale di 4 anni fa in Sudafrica, Spagna-Olanda.

Partiamo da Messico-Camerun. Sarà stata la pioggia torrenziale, il campo ai limiti della praticabilità o chissà che altro, ma la terna arbitrale non è proprio riuscita a far meglio di quella della gara inaugurale. 2 goal ingiustamente annullati al Messico probabilmente però, e fortunatamente direi, non rimarranno molto impressi nella critica perché il risultato finale ha visto comunque trionfare la squadra di Peralta. Già, proprio il veterano Perlata, punto fermo della rappresentativa messicana, che si è giustamente preso tutta la luce di quei riflettori che si pensava fossero puntati sul Chicharito Hernandez, decidendo la gara con un goal nella ripresa. Alla fine all’attaccante del Manchester cercato dall’Inter non restano che pochi spiragli. Poca cosa invece il Camerun di Eto’o, veramente deludente per la disorganizzazione vista in campo e per le poche idee. A questo punto Croazia-Camerun diventa già una sfida decisiva per rimanere ancorati alla speranza di qualificazione.

Il clou di giornata è stata senza dubbio Spagna-Olanda, partita attesissima per verificare le condizioni, e probabilmente le aspettative, di due squadre che come detto sono arrivate fino in fondo nello scorso mondiale. E le aspettative non sono state affatto deluse. Partita combattuta ed emozionante nel primo tempo, ma che nella ripresa prende una piega del tutto inaspettata. È la Spagna ad andare in vantaggio, con un rigore di Xabi Alonso, ma l’Olanda non molla e alla fine del primo tempo aggancia i campioni del mondo con un volo d’angelo splendido di Van Persie. Nella ripresa, gli orange dilagano con 2 goal di Robben e un altro dell’attaccante del Manchester United, prima del 5-1 finale firmato De Vrij. I peggiori in campo sicuramente i due difensori centrali delle furie rosse, ma ancor di più Casillias, ormai un ex portiere. Una caduta impressionante e inaspettata insomma, che potrebbe costringe la Spagna ad incroci importanti già agli ottavi, Brasile compreso.