Un pareggio contro una nazionale di basso livello come il Lussemburgo non può certo far ben sperare, in vista di un girone difficile come quello che ci aspetta in Brasile. Peraltro veniamo dal pareggio contro l’Irlanda, e il polverone mediatico conseguente alle convocazioni di Prandelli ha provocato un clima di generale sfiducia che la prestazione di oggi non ha fatto che accentuare. Dopo un primo quarto d’ora che aveva fatto sperare in meglio, con il gol di Marchisio grazie a un ottimo assist di Balotelli, il Lussemburgo è uscito alla distanza e ha potuto mettere alle corde la difesa azzurra grazie agli inserimenti dell’attaccante di origine italiana Bensi, fino a pareggiare clamorosamente con gol del difensore del Kortrijk Chanot. Il piccolo paese del Benelux può così festeggiare un risultato inatteso, mentre l’Italia lascia Perugia e si mette in volo per il Brasile con tanti interrogativi.
Se, comunque, c’è un giocatore che oggi ha convinto, è stato Mario Balotelli. Determinante nel primo gol e vicino al momentaneo 2-0, impeditogli solo da una sfortunata traversa, SuperMario ha convinto come punto di riferimento sia nel 4-3-2-1 (in dialogo con Marchisio e Candreva) che nel 4-2-3-1 (con l’ingresso di Cassano), lasciando il posto solo al 77° (prima, quindi, del pareggio lussemburghese) ad Insigne. In una squadra priva di certezze, Balotelli può diventare il pilastro su cui costruire la squadra, ben più di altri leader che si sono dimostrati meno solidi del necessario. È il caso di un impreciso Andrea Pirlo, apparso non in perfette condizioni al punto da sbagliare semplici passaggi. Forse sente la concorrenza con Marco Verratti (anche oggi positivo): l’abruzzese non ha timori reverenziali, e si candida seriamente per un posto da titolare che fino a pochi mesi fa non sarebbe mai stato in discussione. Ma le scelte sono di Prandelli, che è l’unico in grado di valutare le condizioni (perché, alla fine di una stagione lunga e difficile, non è una questione tattica quanto atletica) nel corso dei singoli allenamenti: non possiamo che rispettarne le decisioni, pertanto.
ITALIA (4-2-3-1): Buffon; Abate, Bonucci (Dal 79’ Ranocchia), Chiellini, De Sciglio; Pirlo (Dal 72’ Aquilani), De Rossi; Marchisio (Dal 90’ Parolo), Verratti (Dal 55’ Cassano), Candreva (Dal 77’ Insigne); Balotelli (Dal 77’ Cerci). All. Prandelli
LUSSEMBURGO (4-1-4-1): Moris; Jans, Schnell, Chanot, Janisch; Philipps (Dal 56’ Pajal); Holter (Dal 72’ Deville), Gerson (Dal 46’ Da Mota), Mutsch, Bensi (Dal 78’ Martins); Joachim. All. Simonsen
Arbitro: Skomina (SLO)
Gol: 9’ Marchisio (I), 85’ Chanot (L)
Ammoniti: Philipps, Abate
2 commenti
Diciamolo, Verratti ha sverniciato Pirlo.
Che nonostante una gara di merda su Sky ha preso 6.5
Prostituzione intellettuale.