Catania – Milan 1-3: I primi progressi

balotContro il Catania è arrivata la prima vittoria esterna in campionato dalla sfida di Siena di maggio, e pare che finalmente si stia muovendo qualcosa. Mai in questa stagione (a parte le prestazioni di Champions) si era visto un Milan così determinato e abile a sfruttare ogni debolezza degli avversari. Non abbiamo sicuramente dominato, abbiamo concesso fin troppi spazi (a partire dal gol di Castro, arrivato per cappellata congiunta di Bonera e Gabriel) al Catania e per la seconda volta consecutiva abbiamo subito nei minuti successivi all’espulsione di un avversario – il rosso forse troppo pesante di Tachtsidis, che però fa da contraltare a numerosi interventi da cartellino (anche rosso) di suoi compagni non sanzionati. Ma tutto il resto è andato bene. A partire dal fatto che non ci siamo fatti condizionare dalle turbolenze societarie, che anzi hanno avuto l’effetto benefico di sviare l’attenzione dalle turbolenze sportive – e in particolar modo da quelle di Balotelli.

Balotelli: come al solito due facce di una stessa medaglia. Da una parte un ottimo secondo tempo (fino ad un piccolo problema fisico), culminato nel ritorno al gol in Serie A. Dall’altra un primo tempo eccessivamente svogliato, e una zona d’ombra in conclusione: la querelle con Spolli, reo a suo dire di avergli urlato un “n***o di m***a”. Ma, nonostante le immagini abbiano confermato la versione di Balotelli, per i soliti giornalisti di una nota pay tv, la colpa è di SuperMario, che si sarebbe “eccessivamente alterato”. Eh sì, la prossima volta bisognerà consigliare al nostro 45 di ringraziare e baciare la mano a chi lo insulta. Nel frattempo, però, che l’attenzione sia sul suo bel gol, che si spera possa sbloccarlo anche a livello mentale.

Tra gli eventi eclatanti della giornata, si segnalano anche un Kakà quasi centravanti in alcune occasioni – tra cui quella del terzo gol, in cui ha superato tutti con un tapin in velocità, un El Shaarawy finalmente in campo, e propositivo nonostante una condizione non proprio al 100%, e soprattutto – e questo è un evento davvero eclatante – un ottimo cross di Emanuelsson nell’azione del gol del pareggio: nonostante le premesse, il numero 28 non ha sfigurato, ed ha fornito quella spinta offensiva sulle fasce che spesso è mancata, e che è stata necessaria fino al momento in cui, col gol e con l’espulsione di Tachtsidis, si sono aperti più spazi al centro. E’ chiaro, c’è davvero tanto da fare, e siamo messi sicuramente peggio di quanto non stessimo (più che a livello di punti, a livello di gioco e condizione) a questo punto dell’anno scorso. Ma qualcosa si sta muovendo, e il Milan può iniziare a guardare con un po’ più di fiducia al futuro. Ovviamente, se si continua così.

CATANIA – MILAN 1-3
Catania (4-3-3): Andujar; Peruzzi, Rolin, Spolli, Biraghi; Plasil, Tachtsidis, Monzon (60° Keko); Barrientos (87° Leto), Maxi Lopez, Castro (67° Guarente). All.: De Canio
Milan (4-3-3): Gabriel; Poli, Silvestre, Bonera, Emanuelson; Montolivo, De Jong, Nocerino; Birsa (73° El Shaarawy), Kakà, Balotelli (82° Matri). All.: Allegri
Arbitro: Rizzoli
Marcatori: 12° Castro (C), 21° Montolivo, 62° Balotelli, 80° Kakà (M)
Ammoniti: Kakà, Silvestre, Poli (M), Barrientos, Plasil (C)

9 commenti

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    • LaPauraFa80 il 1 Dicembre 2013 alle 15:06

    Domani dalle 18 alle 19 sarò in piazza della Scala a Milan con il mio gazebo: scusa Riccardino.

    Coloro che non volevano Riccardino potranno venire e, dopo un versamento di 5 euro (senza ricevuta), riceveranno una foto di Ricky e verrano – in parte – perdonati per la loro idiozia.

    Vi aspettiamo numerosi, peccare è bello se si sanno ammettere i propri sfondoni.

    1. #Kakà non è una minestra scaldata, è un minestrone marcio che ti servono scartando la muffa. #Bidone #Basta #MercatoACaso

      Così parlò il MoVimento 5 Acciughe. Una bella accoppiata con “Ibra acquisto mediatico” e “dovevamo comprare Rafinha e Miguel Veloso“. Grandi intenditori, non c’è che dire.

  1. Classe e dedizione di Kaka non erano in discussione.

    A me personalmente ha sorpreso il fatto che si sia spaccato una volta sola. Con il volume d’ infortuni cronici che ha avuto negli ultimi 3 anni ero convinto non potesse reggere più di 45 minuti alla settimana.

    Posso dire di aver sottovalutato il suo fisico. Comunque Allegr lo sta gestendo male. Troppi minuti non gli fanno bene e rischiano di spomparlo. Dovrebbe concedergli più Turn Over visto anche che in panchina c’ è un ottimo giocatatore come Saponara ignobilmente lasciato fuori dai giochi

  2. Comunque Ibra fu un chiaro segnale di ridimensionamento.

    Una squadra come il Milan abituata a cercare il goal con il bel gioco offensivo ridotta ad affidare la rosa ad un incapace e ad a praticare un vomitevole tutti palla alla punta centrale e relativi inserimenti centrali in massa.

    1. Roba da Inter dei tempi peggiori

    • sadyq il 1 Dicembre 2013 alle 20:59

    Cazzo c’entra ibra? Comunque il bel gioco offensivo lo puoi fare con interpreti degni, non certo coi pensionati! Faceva il gioco che gli consentiva il materiale che aveva e mi sa che ha anche avuto ragione, visto che ha anche vinto! Posa il fiasco vai!

    1. Si sono visti i bei risultati di q

      1. quel gioco sul lungo periodo…

  3. Comunque il primo anno poteva cambiare gioco con Ronaldinho. Il secondo anno con Elshaarawi e Maxi Lopez. Le alternative le ha sempre avute. E’ lui che è scarso. Anche quest’ anno ci ha messo 4 mesi a capire di allargare il gioco e di abbandonare il modulo con il trequartista

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