Portogallo – Spagna 2-4 d.c.r: In finale ci va la noia

Il derby iberico si trascina stancamente fino ai rigori

Spagna – Portogallo: il derby iberico, dalle premesse di una sfida altamente spettacolare. Il possesso palla degli spagnoli per preparare i veloci inserimenti uno contro uno, contro le geniali invenzioni di Cristiano Ronaldo e dei suoi gregari di parte portoghese. Uno show da antologia del calcio, dunque, da gustarsi con dei popcorn appena cotti. Beh, niente di tutto questo: Spagna-Portogallo si è caratterizzata come una delle sfide più noiose di tutto l’Europeo, e i popcorn sono andati sgranocchiati nervosamente, nell’attesa di una qualche azione decente. In centoventi minuti, quattro tiri nello specchio (tutti, tra l’altro, della Spagna), sono ben pochi, per due squadre del genere, e la conclusione a cui vorrei pervenire è che nessuna delle due compagini avrebbe meritato il passaggio alla finale. 

Al Portogallo va comunque il merito di essere riuscita nel proposito in cui la Francia, nei quarti di finale, aveva fallito: impedire alla Spagna di segnare.  Gli spazi lasciati alla Spagna sono stati davvero pochi, e l’uso del fallo tattico è stato sistematico ma intelligente: al 90° minuto, tutti e quattro i componenti della linea difensiva portoghese erano ammoniti. Nonostante questo, la copertura è continuata senza timori, e i tempi supplementari sono forse stati quanto di più brutto la Spagna ha fatto vedere in questo Mondiale. Il vero problema del Portogallo, come hanno dimostrato le statistiche, è stata la fase offensiva: Cristiano Ronaldo è sembrato ritornare agli scarsi livelli delle prime due partite, sprecando diverse occasioni ghiotte (di cui una proprio al 90°, a un passo dal fischio finale). Ma anche quando si è risolto a passare il pallone, si è trovato a predicare nel deserto.

Cristiano Ronaldo ha continuato ad evidenziare i suoi evidenti tic e le sue manie di protagonismo, sistemandosi i capelli e facendosi lucidare gli scarpini prima dei rigori, per poi farsi mettere come quinto rigorista. Se avesse segnato per la vittoria, sarebbe passato alla storia come eroe; se invece la squadra fosse uscita, sarebbe stato non per colpa sua, e magari avrebbe persino evitato di sporcare la suola delle scarpe tirando. Ed è stato così: il capro espiatorio del Portogallo sarà Bruno Alves (fino a stamattina obiettivo della Juve, ma quanto ci scommettete che i media di regime se lo dimenticheranno presto?), che ha malamente calciato sulla traversa. Gli eroi spagnoli, invece, saranno due: il primo è Fabregas, autore del rigore decisivo ed osannato trascinatore della squadra. Con un rigore segnato con tanta fortuna, mandando il pallone sul palo interno.

L’altro eroe della serata è Sergio Ramos. Nonostante tutti ci aspettassimo un altro rigore alle stelle dei suoi, ha stupito tutti con un cucchiaio che ha sbeffeggiato Rui Patricio. E subito i commentatori Rai si sono affrettati a dire: “Sergio Ramos ha copiato Pirlo”. Sì, e Pirlo ha copiato Totti, e Totti ha copiato Panenka, il cecoslovacco che lo inventò nel 1976 (non a caso, se non ricordo male, in spagna il cucchiaio viene chiamato “Panenka”.). Ora mi aspetterei una candidatura unanime di Ramos a Pallone d’Oro, nonché la sua beatificazione e l’intitolazione al calciatore del Real di una strada in ogni paese. Ah no, scusate, Sergio Ramos gioca solo nel Real Madrid, mica nella fortissima e invincibile Juve. 

PORTOGALLO-SPAGNA 0-0 (2-4 d.c.r.), DONETSK 27 GIUGNO 2012
Portogallo (4-3-3):  Rui Patricio; Pereira, Pepe, Alves, Coentrao; Moutinho, Veloso (1? sts Custodio), Meireles (7? sts Varela); Ronaldo, Almeida (81? Oliveira), Nani. Ct.: Bento.
Spagna (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Ramos, Piquè, Alba; Busquets, Xabi Alonso, Xavi (87? Pedro); Silva (60? Navas), Negredo (54? Fabregas), Iniesta. Ct.: Del Bosque.
Arbitro: Cakir (Turchia)
Ammoniti: 40? Ramos (S), 45? Coentrao (P), 60? Busquets (S), 61? Pepe (P), 64? Pereira (P), 84? Arbeloa (S), 86? Alves (P), 90?+3 Veloso (P), 8? sts Xabi Alonso (S).
Sequenza rigori: Xabi Alonso (S) parato, Moutinho (P) parato, Iniesta (S) gol, Pepe (P) gol, Piquè (S) gol, Nani (P) gol, Ramos (S) gol, Alves (P) traversa, Fabregas (S) gol.

1 commento

  1. Una delle partite più brutte dell’Europeo. Se c’è giustizia la finalista uscirà da quella di oggi

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