Inghilterra – Italia 2-4 d.c.r: Nulla da eccepire

Balotelli esulta: l’Italia è in semifinale

Nonostante tutto, è successo quello che nessun ragionevole osservatore avrebbe pronosticato alla vigilia dell’Europeo: l’Italia, battuta l’Inghilterra, si è qualificata alle semifinali. Una qualificazione arrivata ai rigori, ma in realtà meritata per tutto il corso della partita, con gli inglesi – i cui giornali hanno stranamente avuto la faccia di ammettere la disfatta – surclassati sul piano del gioco e del possesso, veramente pericolosi solo una volta (e, miracolosamente, ci ha messo una pezza il nostro estremo difensore, che evidentemente sta continuando a giocare Under al tabaccaio), imprecisi in fase offensiva e sconvolti in difesa. Una squadra senza idee, che ha evidentemente pagato l’assenza, in questo Europeo, di Frank Lampard. Con il campione del Chelsea, la partita sarebbe stata forse diversa…

Infatti, l’Italia ha vinto soprattutto grazie al Lampard italiano: Daniele De Rossi. Sempre efficace in fase di impostazione (sicuramente più del tanto osannato Pirlo, impalpabile per i primi 45 minuti), il centrocampista della Roma ha aperto le danze con un tiro dalla distanza che, sorprendendo tutti, ha colpito il palo. Gol sbagliato, gol subito: è una delle situazioni più frequenti nel calcio. Si è temuto che succedesse, e l’occasione c’è stata: Johnson da pochi metri, tiro a botta sicura, Buffon è riuscito a respingere di puro istinto. Esattamente come Dudek su Shevchenko, a pochi minuti dalla fine di quel brutto giorno ad Istanbul. Da quel momento si è capito: questa serata sarebbe stata quella in cui ogni ingranaggio sarebbe girato in maniera giusta.

Questa impressione, in fin dei conti, si è dimostrata vicina alla verità: ha girato perfettamente quasi ogni ingranaggio. Il “quasi” è Antonio Cassano, vera delusione dell’incontro da parte azzurra. Accettabile nel recupero dei palloni, non ha portato la spinta necessaria in fase offensiva, e non si è mai visto dalle parti di Hart. Al contrario di Balotelli, crocifisso durante l’incontro a causa di un paio di occasioni sbagliate (una in cui ha ritardato troppo il tiro, un’altra in cui l’ha anticipato troppo), ma sempre abile come punto di riferimento per portare la squadra avanti. Una capacità che, esattamente come contro l’Irlanda, è riuscito a sviluppare soprattutto quando, con l’uscita di Cassano e l’ingresso di Diamanti, il 4-3-1-2 è diventato de facto un 4-3-2-1. Diamanti, oltre al rigore decisivo, ha colpito un palo con una conclusione quantomeno incredibile, rapportandosi perfettamente con il pallone e con i compagni. E, alla fine, togliendosi la soddisfazione di cacciare la gelida Albione, patria di quel West Ham che gli aveva fatto assaporare la gloria internazionale. 

La lotteria dei rigori è stata, come sempre, al cardiopalma, tra due squadre non abituate alle vittorie dal dischetto: ma se l’Italia aveva già avuto grandi gioie dai rigori (oltre al mondiale del 2006, la celebre semifinale Italia-Olanda del 2000, quella di Toldo), l’Inghilterra era quasi sempre stata penalizzata dai tiri di rigore. Legge non scritta del tiro di rigore, chi sbaglia per primo vince. E Montolivo, come avevo previsto al 120°, ha sbagliato. Ma Young (traversa) e Cole (parato agevolmente da Buffon) ci hanno regalato la qualificazione alle semifinali. Meritata, ma da prendere con le pinze. Abbiamo giocato molto sulle scarse qualità della nazionale inglese, troppo ottimista nel fare affidamento su un Rooney notevolmente fuori forma. E ora la squadra in scarsa forma siamo noi, costretti a giocare la semifinale contro una Germania che ha due giorni di riposo in più (e trenta minuti nelle gambe in meno). La situazione in infermeria è anche una tragedia: molto probabile out Abate (e, con Maggio squalificato, si apre un bel problema per Prandelli), difficoltà fisiche anche per De Rossi. Contro i tedeschi dovremo fare, dunque, affidamento sulla tempra e sul cuore. E sulla fortuna, elemento sempre importante nelle sfide ad eliminazione diretta, e nel calcio in genere.

INGHILTERRA-ITALIA 0-0 (2-4 d.c.r.), KIEV 24 GIUGNO 2012

Inghilterra (4-4-2): Hart; Johnson, Terry, Lescott, Cole; Milner (dal 60? Walcott), Gerrard, Parker (dal 94? Henderson), Young; Wellbeck (dal 60? Carroll), Rooney. All.: Hodgson.
Italia (4-3-1-2): Buffon; Abate (dal 91? Maggio), Barzagli, Bonucci, Balzaretti; De Rossi (dal 80? Nocerino), Pirlo, Marchisio; Montolivo; Cassano (dal 78? Diamanti), Balotelli. All.: Prandelli.
Arbitro: Pedro Proenca (Portogallo)
Ammoniti: 82? Barzagli (It), 93? Maggio (It).
La sequenza dei rigori: Balotelli (It) gol. Gerrard (In) gol. Montolivo (It) fuori. Rooney (In) gol. Pirlo (It) gol. Young (In) traversa. Nocerino (It) gol. Cole (In) parato. Diamanti (It) gol.

8 commenti

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    • andreapersempre il 25 Giugno 2012 alle 02:49

    Pirlo è stato talmente impalpabile che le due occasioni più nitide della prima frazione di gioco partono dai suoi piedi:

    1- lancio millimetrico per Balotelli sul filo del fuorigioco che cerca un pallonetto ma viene schermato da Terry.

    2- lancio perfetto per Cassano che di testa fa sponda per Balotelli che anticipa i dinfensori inglesi ma mette alto.

    Poi una menzione sullo scavetto di Pirlo mi sembra doverosa, dato che è stato il gesto atletico che ha risvegliato le coscienze e gli entusiasmi degli azzurri,

    In ultimo è stato premiato Man of the match da giornalisti NON ITALIANI(quindi non venduti) per la seconda volta in questa manifestazione.

    1. Già ieri tutta la mia timeline di twitter diceva che faceva pena tranne i giornalisti. Come si chiama? Prostituzione intellettuale…

        • andreapersempre il 25 Giugno 2012 alle 10:45

        No, si chiama livore da tifoso.
        Come mai tutti i principali calciatori di tutto il mondo hanno tweettato parole al miele per Andrea? E soprattutto è come mai è stato decretato il migliore da tutti i giornalisti d’Europa e non solo da quelli italiani che, per dirla con le parole del frustato di Setubal, sono vittima di prostituzione intellettuale?

        1. Si chiama obiettività. Quattro palloni persi e due assist. Il gesto tecnico del rigore non conta.

        2. Che poi romanisti, laziali ecc… che livore avrebbero ?

    2. Concordo anche se l’articolista ha giustamente osservato che nel primo quarto di partita Andrea non aveva ancora ben carburato. Più che Pirlo o De Rossi piuttosto che Marchisio o Montolivo, c’è da osservare che il vero vincitore è Cesare Prandelli. L’uomo di Orzinuovi ha messo in campo(lo dicevo ieri) una squadra che comincia a piacermi. Un centrocampo con i controfiocchi che si propone come miglior reparto tra le squadre di questo europeo. Forse la presenza di Montolivo, peraltro non al top, ha saldato quegli equilibri che hanno annichilito una squadra che ha sempre avuto nel reparto centrale la grande forza propulsiva:l’Inghilterra. E’ vero la mancanza di Lampard potrebbe equivalere alla mancanza di Pirlo per l’Italia. Ma gli azzurri avrebbero saputo primeggiare anche con le presenza, tra i leoni, del loro miglior centrocampista. L’ingresso di Antonio Nocerino ha dimostrato la validità di schemi che portano all’inserimento dei centrocampisti in fase risolutiva. Era difficile per Cesare togliere uno dei quattro protagonisti del centrocampo che si muovevano diretti da un Andrea Pirlo semplicemente monumentale. L’augurio è che questa squadra possa essere ripresentata, nell’identica formazione iniziale, anche contro la Germania. Questo nella speranza che Fantantonio non venga più distratto da polemiche extracalcistiche e che Mario Balotelli prenda le sembianze del suo idolo: Zlatan Ibrahimovic.
      Se questo avverrà…bhe… potremmo anche iniziare a sognare!

  1. Menzionerei anche la breve ma intensa prestazione del buon Noce, col suo Gol purtroppo annullato giustamente per un menisco in fuorigioco. Un peccato davvero.

  2. Il problema non è Pirlo. Io non starei a perdere tempo commentando la prestazione di Pirlo. Qui il problema si chiama Inghilterra. Una formazione che dopo più di cent’anni ha totalmente smesso di giocare a calcio, non uno schema, niente di niente.
    Sapevano solo che si giocava 4-4-2 e stavano in riga precisi, e fermi, come soldatini. Sembravano gli omini del calciobalilla !!
    E un Inghilterra che gioca così di merda si vede una volta ogni 75000 anni.
    Per me Pirlo ieri ha fatto quello che poteva fare, cioè non moltissimo. Ma le uniche soluzioni buone sono partite dai suoi piedi.
    Però nessuno lo ha marcato, nemmeno da lontano, nemmeno un accenno di pressing : al Milan aveva bisogno del bodyguard Gattuso; nella Juve, si sa la vecchiaia avanza, ha 4 guardie del corpo, due per lato. Ieri niente, poteva fare tutto da solo, tanto nessuno si incaricava di pressarlo.
    E quindi un paio di assist decenti li ha fatti.
    Quando avrà Scweinsteiger incazzato a mordergli le caviglie la musica cambierà… E siccome Prandelli lo sa bene, sappiate che giocheremo col 3-5-2 con 3 centrali bloccati forse anche con De Rossi. Poi Pirlo e il doppio preservativo dx e sx per il bresciano, poi gli attaccanti.
    Se giocassimo con un centrocampo a 3 come il Milan di Allegri Pirlo non passerebbe la PROPRIA trequarti.
    Come nel 2010/2011, ecco perché arrivo Van Bommel. Perché giocando a 3 gli avversari passavano attraverso la zona di Pirlo indisturbati, a 100 all’ora.

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