2018/19 – Le pagelle di fine stagione

Non è in programma oggi la partita tattica, per cui andiamo direttamente con le pagelle di fine stagione. Via il dente, via il dolore.

Portieri

G. Donnarumma: 5,5 (gennaio: 6). Ancora troppo discontinuo, troppe cazzate in mezzo alle grandi parate. Ci servono certezze, anche a costo di avere qualche parata in meno. Sicuramente non vale i 6 milioni a stagione del contratto e non mi strapperei i capelli dovesse essere sacrificato sull’altare del FFP. Non vedo crescita dall’anno di Mihajlovic, non è il migliore al mondo e non lo diventerà mai.

P. Reina: 5 (gennaio: 4). Una buona seconda parte culminata con le partite di coppa Italia con la Samp, poi Juve e Lazio in campionato migliora il suo voto. Rimane incomprensibile il suo ingaggio.

A. Donnarumma: s.v. Mascotte di Milanello era e Mascotte rimane

Difensori

Abate: 6,5 (gennaio: 6,5). A fine anno, dopo aver giocato da centrale, si scopre essere il miglior terzino del Milan. Non sarà rinnovato sull’altare della spending review rossonera. Noi gli diciamo semplicemente grazie di tutto.

Calabria: 4,5 (gennaio: 5). Basta, vergognoso, non da Milan.

Caldara: s.v. 30 milioni presi e buttati nel cesso. Ho paura che non torni più un giocatore.

Laxalt: 5 (gennaio: 4,5). Mezzo voto in più per la partita col Napoli. Sono curioso di vederlo con un allenatore.

Conti: 3,5 (gennaio: s.v). Finalmente ora gli possiamo dare un voto. Non sa correre, non sa smarcarsi, non sa tenere posizione in fase difensiva. Non sa fare NIENTE. Bidonazzo 100% che voglio vedere il prima possibile via da Milanello. Grazie Mirabelli.

Musacchio: 3 (gennaio: 2). Una vaccata a partita. Fisso. Tutta la stagione. Gioca solo perché nel Milan del futuro non c’è spazio per Zapata, che andrà in scadenza (chiunque lo prenderà come riserva farà un ottimo colpo). Uno dei peggiori difensori che abbia mai calcato un campo da calcio in maglia rossonera, ridatemi Paletta o Mexes.

Rodriguez: 4,5 (gennaio: 5). Im-ba-raz-zan-te. Non ho altre parole. La catena di sinistra è stata uno dei problemi del Milan anche per colpa di questo signore qua. Sarebbe da vendere subito, ma chi se lo prende?

Romagnoli: 5,5 (gennaio: 6,5). Troppi alti e bassi, troppo discontinuo. A 25 anni non avrà ancora giocato un Europeo, un Mondiale o una partita in Champions League. A questo punto non è il campione che si dipinge e non ha fatto quella crescita che ci si aspettava. A malincuore.

Strinic: s.v. Quattro milioni di commissioni, grazie Mirabelli.

Zapata: 7 (gennaio: 7,5). Unico difensore di livello del Milan quest’anno. Guarda caso la difesa cambia dal giorno alla notte quando c’è e quando non c’è. Perde il posto per motivi non tecnici. Lo riconquista per motivi non tecnici. Lo riperde per motivi non tecnici. Sarà lasciato andare per motivi non tecnici. Questo fa capire molto, se non tutto. Ciao Zapatone, unico difensore del reparto insieme ad Abate ad aver portato almeno una volta il Milan in CL. Quest’anno si è visto che non era un caso.

Centrocampisti

Bakayoko: 7,5 (gennaio 7). Anche lui è uno specchio della stagione del Milan. Non ha il posto per meriti non tecnici, lo conquista solo quando si è rotto biglia. Quando biglia torna provano di nuovo a farlo fuori. Si rivela il miglior centrocampista per distacco – fosse stato inserito subito nelle rotazioni invece di mandarlo in EL a fare brutte figure perché aveva intorno la squadra B probabilmente oggi parleremmo di un’altra classifica.

Bertolacci: 3 (gennaio 3). Riconfermo quanto scritto a Gennaio: una vergogna che sia ancora nel progetto del Milan per scelta di un allenatore che lo ha preferito a Montolivo, schierandolo anche in campo.

Biglia: 4 (gennaio: 5). Anche qua confermo quanto scritto a Gennaio: l’unica cosa buona che ha fatto è infortunarsi. Partite una peggio dell’altra. Mister retropassaggio. Ci costa due punti almeno a Parma. Anche lui conquista e mantiene il posto da titolare per limiti non tecnici. Una vergogna che sia stato preso, pagato così tanto e abbia trovato posto solo perché un certo ex-DS voleva far fuori l’ex-capitano per farsi bello coi tifosi. 

Bonaventura: 6,5 (gennaio: 6,5). Ovviamente essendo rotto la valutazione non si sposta da lì. Whoscored lo mette come secondo miglior giocatore della rosa dietro Suso. Ricordatevelo quando i soliti ritardati del Twitter faranno le formazioni estive senza questi due.

Kessie: 5 (gennaio: 5). Tra Bakayoko e lui si vede la differenza abissale tra ciò che siamo e ciò che dovremmo essere. Troppo discontinuo, pessimo in alcune partite. Non da Milan. Vendere finché ci casca un pollo e mai più comprare giocatori dall’Atalanta.

Mauri: s.v. Gioca troppo poco, ma nel finale di stagione aveva fatto vedere qualcosa. Se magari fosse stato coinvolto di più si poteva fare plusvalenza.

Paquetà: 6,5. Parte fortissimo, poi forse perché arriva dal Brasile, forse perché assimila il non-gioco del non-allenatore cala fino al rosso che gli costa le ultime tre giornate. Sicuramente giocatore di categoria superiore della marmaglia comprata da Mirabelli. Lo voglio rivedere l’anno prossimo.

Montolivo: 18. 18 come il suo numero, il numero di un giocatore discriminato perché non ci stava a questo non-gioco, non ci stava a perdere un posto per ragioni non tecniche ed ordini dall’alto di un DS che non c’era più, non ci stava e non chinava la testa come altri han fatto. Ci avevano raccontato che senza di lui il Milan avrebbe vinto tutto, avremmo visto le fatine, gli unicorni e gli arcobaleni a Milanello. Beh, come avete visto, mentivano. Grazie capitano, ti sei rivelato più uomo di chi ti ha emarginato e insultato. Ci diranno “se voleva giocare doveva andare via” – si chiama ricatto, specie quando gioca gente più scarsa. Ci diranno che era la talpa, come se fosse grave passare qualche notizia, come se fosse l’unico giocatore al mondo ad avere giornalisti amici (spoiler: quasi tutti hanno amici giornalisti a cui passano notizie – e vedrete che uscirà roba da Milanello anche l’anno prossimo). Diffamazioni seriali. Mancherai. P.s. complimenti ai giornalisti dalla schiena dritta che nelle ultime due conferenze non hanno fatto mezza domanda su di lui.

Attaccanti

Borini: 5 (gennaio: 4). Si, lo so, ora parte il ritornello “eh ma corre, eh ma torna, eh ma si impegna, eh ma ci vorrebbero undici Borini”. Punto primo: gli esterni si dovrebbero giudicare su gol e assist, non su quanto tornano in difesa. Punto secondo: se per giocare nel Milan basta correre, allora tesseriamo Filippo Tortu, che magari prende meno dei 2.5 milioni annui di Borini. Via, grazie.

Calhanoglu: 4,5 (gennaio: 3,5). Cresce nella seconda parte coi gol decisivi di Bergamo, Firenze e Ferrara. Peccato che nelle altre partite del campionato potresti mettere un birillo in campo e non noteresti la differenza. Via, grazie.

Castillejo: 6. Poco spazio dato, ma i numeri a livello di gol sono dalla sua. Gli si fosse data più fiducia magari parleremmo di un’altra stagione. Ah, già, non l’aveva preso Mirabelli….

Cutrone: 5 (gennaio: 6). Troppo schifosa la seconda parte di stagione per essere vera. Dà il meglio a due punte ma non trova mai il gol. Anche lui lo voglio vedere con un allenatore serio ed un progetto di gioco prima di darlo via.

Piatek: 8. 11 gol in 21 partite. Siamo sopra lo 0,5 a partita, anche se di poco, che è quella media sopra cui un attaccante si giudica un buon attaccante. Il tutto fatto in un non-gioco di un non-allenatore. Alcuni gol se li è dovuti letteralmente inventare in partite dove ha toccato forse due palloni. Avessimo avuto ancora Higuain al suo posto non saremmo andati nemmeno in Europa League.

Suso: 8 (gennaio: 8,5). In calo nella seconda parte – leggero. Molti assist sono stati falliti dai compagni (penso Kessie a Bergamo o Castillejo a Verona o Calhanoglu col Cagliari) e non per colpe sue. Non è il calo che si è dipinto. I numeri sono dalla sua parte con 7 gol e 10 assist con buona pace dei suoi detrattori. Molti punti in classifica li dobbiamo a lui. Il tutto con un allenatore che gli chiedeva di fare il terzino in molte partite. Andrà via, a giocarsi quella Champions League che merita di giocare alla faccia di chi non capisce veramente un cazzo di calcio e dice che è il problema del Milan.

Altro

Gattuso: 4 (gennaio: 5). Mentre i gattusers a dicembre ci ammorbavano i coglioni con la classifica dell’anno solare e che con lui dall’inizio saremmo terzi, ecco che siamo a fine anno fuori dalla Champions. Ci arriviamo senza un gioco, ci arriviamo con partite vinte grazie a tre individualità su tutte: Suso, Piatek e Paquetà. Ci arriviamo con una eliminazione vergognosa in EL e con 0 punti contro Inter e Juventus, cosa che non succedeva dall’anno della retrocessione. In Champions potevamo anche andarci ma con questo tipo di gioco non sarebbe cambiato nulla. Un Donadoni al confronto era Guardiola e ci portava in ciabatte. Lui – che aveva detto che si sarebbe fatto da parte qualora fosse stato il problema – rimane attaccato ad un contrattone che non merita. Delusione umana e tecnica. A mai più, se si vuole ripartire.

Leonardo: 8. Stava facendo il miracolo di rinforzare la squadra ripartendo dalle macerie di Fassone e Mirabelli. Piatek e Paquetà sono la prova di chi capisce di calcio, di chi ha ambizioni per questo Milan e non si accontenta di fare l’Udinese. Sei tornato da giuda, ti sei fatto perdonare e ne esci a testa altissima, rinunciando ai soldi quando le tue visioni ambiziose non collimano con quelle della società. A differenza di qualcun altro.

Maldini: 5. Cosa ha fatto Maldini quest’anno? Seriamente, vorrei saperlo. E’ andato davanti alle TV a gongolare dopo l’Atalanta e poi dopo le sconfitte non si è più fatto vedere fino all’intervista sulla UEFA. Siccome uno stipendio lo prende – e anche importante – ci piacerebbe sapere se Maldini ha potere decisionale e ha deciso bene o male. Metterlo in dirigenza per far da faccia alle decisioni altrui non fa onore a lui e alla sua storia.

Elliott e Gazidis: ?. Il voto lo daranno i fatti nei prossimi giorni. La sensazione è che siamo caduti ancora una volta nella macchina della propaganda. Ci avevano raccontato che avremmo fatto guerra alla UEFA, che avremmo rinforzato la squadra in maniera importante e che c’era un progetto serio. E’ finita con Conte che va all’Inter snobbando il nostro progetto dopo che lo abbiamo corteggiato per mesi – dando quindi ben più di un campanello d’allarme. Al momento – purtroppo – non perdono, ma straperdono il confronto con Suning e Marotta (il quale avrei voluto al Milan al posto di Gazidis, non fosse altro per le mani in pasta che ha). Vediamo nei prossimi giorni cosa succederà.

Il sistema: 10. Anche quest’anno esecuzione perfetta. Atalanta in Champions League a suon di torti arbitrali al Milan e partite regalate da squadre che più nulla avevano da dire al campionato. Il tutto con gonzi che credono che la colpa sia nostra e che l’Atalanta non abbia mai buttato punti come noi lo abbiamo fatto con Parma ed Udinese. Dovevano affossarci e lo hanno fatto benissimo, raccontando la cosa come se fosse stata naturale. Le Milanesi entrambe in Champions erano la giusta occasione per un rinascimento del calcio italiano che invece si trova ancora con la sua principale squadra impantanata nella palude dell’Europa League oltre i suoi demeriti. Chi comanda continuerà a vincere scudettini da almanacco senza avversari – poi non si lamenti del campionato poco allenante.

E ora?

E ora, come vi abbiamo anticipato, andremo in pausa per un po’. Sia sul blog che sulle pagine social. Quel po’ dipenderà da cosa succederà e dalle ambizioni del Milan nella prossima stagione: non sentiamo la necessità di essere cantori o complici di progetti di sopravvivenza o privi di ambizioni. Non abbiamo intenzione di seguire una stagione con Gattuso ancora in panchina perché fa comodo a qualcuno, non abbiamo intenzione di seguire una stagione senza i pezzi principali, sacrificati sull’altare del FFP, con una squadra non competitiva. Se l’andazzo è questo, faremo altro. Se invece si vorrà ancora fare il Milan, torneremo. Il futuro è in mano a loro, chi vivrà vedrà.

6 commenti

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    • Mario De Magistris il 31 Gennaio 2020 alle 21:28

    Mi auguro amico diablo che tu possa ancora seguire il Milan con l’arguzia critica che ti contraddistingue. Spero che tu continui a seguirlo anche se, contrariamente da te, io mi auguro che restino Gattuso, Maldini e Leonardo oltre a tutti i migliori giocatori di questo Milan compreso parecchi calciatori che hai ingiustamente bocciato. Gattuso ha detto benissimo… “nello spogliatoio sono mancati giocatori esperti e di personalità ed esperienza” Per questo motivo si è verificato lo sbandamenti che ci è costato la mancata conquista del famigerato quarto posto utile per la CL. A questo proposito io spero si possa continuare la tradizione che vuole i capitani della Roma vestire la maglia del Milan al termine della loro carriera. Rino Gattuso può convincere De Rossi a vestire di Rossonero per altri due o tre anni di carriera!!! E’ l’unico che può farlo nonostante la politica societaria sia orientata a valorizzare i giovani calciatori di belle prospettive! Buone vacanze amico mio e spero di ritrovarti più milanista e più critico di quanto non lo sia stato con alcuni giocatori del Milan e con il futuro allenatore che rimanga o no Rino Gattuso!

    • Vittorio il 31 Gennaio 2020 alle 21:28

    Troppo severo il voto di Diavolo! E sopratutto si nota una differenza forte tra il giudizio molto negativo sulla gran parte dei giocatori e l’affermazione che siamo stati danneggiati scientemente dal sistema. Allora, se non fossimo stati danneggiati, ma lo siamo, altroche’, e fossimo arrivati terzi, quale sarebbe il giudizio sulla squadra? Abbastanza positivo, per forza. Quindi? Io stesso non so che dire, capisco Diavolo e capisco anche l’ingiustizia di dare alla squadra colpe che non avrebbe avuto con un sistema meno corrotto. Ma un appello a Diavolo lo debbo fare. Critico un tempo, e non sempre d’accordo con te, debbo darti atto di avere guidato con passione ed imparzialita’ questo blog. Non ti stancare Diavolo, il Milan ti merita, anzi ci merita !

    • Vittorio il 31 Gennaio 2020 alle 21:28

    Tutto molto strano. Sembrano le dimissioni di due colpevoli di avere litigato fra di loro con gravi conseguenze per la societa’. Mi sbaglio ?

    • Milanforever il 31 Gennaio 2020 alle 21:28

    Le dimissioni di Rino che rinuncia a due anni di contratto è roba molto rara e molto nobile. Chi ha osato insultarlo ignobilmente non solo è difficilmente un tifoso del Milan, ma dovrebbe solo prendersi un bell’orinale pieno di piscio e versarselo sulla testa. Grande Gennarino!!! Sarai sempre nei cuori dei veri tifosi milanisti!!!

    • Vittorio il 31 Gennaio 2020 alle 21:28

    E cosi’ sia ! E’ arrivata la fine di un anno orribile per certi versi e rincuorante per altri. Orribile per le coronarie dei tifosi stressate da incomprensibili vuoti di risultati, gioco, impegno, concentrazione, forse anche onesta’. Rincuorante per potenziali eccellenze intraviste ma sopratutto per il ritrovato amore del pubblico di S. Siro. Elliot rassicura ma la decisione UEFA e l’atteggiamento del ” SISTEMA DI POTERE ” non rassicurano affatto ne’ noi tifosi, ne’ la squadra e specialmente la proprieta’. Anzi io sono convinto che Elliot stia pensando ad un periodo di un paio di anni di ricostruzione totale del mondo Milan. Intendo dire: adeguamento e superamento delle difficolta’ derivanti dalla Uefa; riposizinamento “politico” e riconquista dell’influenza dovutaci per storia e palmares; rinnovamento e ringiovanimento generale per essere pronti al momento giusto e per entrare in CL per vincere giocando bene e non uscire ai gironi; eliminazione di ogni incrostazione e metastasi che potrebbe pregiudicare la trasparenza economica e finanziaria cui Elliot non intende dare spazio alcuno. Spero di indovinare.
    Forza Milan !

    • Vittorio il 31 Gennaio 2020 alle 21:28

    Questo di Gazidis e’ un discorso da 8 in pagella.
    “………. Dobbiamo girare l’angolo, non sarà facile, ma troveremo la strada giusta. E potrà farlo anche il calcio italiano, se sarà capace di evolversi nelle scelte e senza più commettere quegli errori che hanno fatto sprecare l’enorme quantità di entrate degli anni novanta che non furono mai impiegate per crescere nelle infrastrutture e nella gestione delle società”.
    Per esempio, aiuto a creare stadi adatti ai tempi.

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