2018/19 – Le pagelle di metà stagione

Comincia il nuovo anno con il tradizionale appuntamento delle pagelle di metà stagione. Ecco le nostre valutazioni della rosa rossonera

Portieri

G. Donnarumma: 6. Alterna grandi cazzate nella prima parte di stagione a parate che ci salvano e ci portano punti nella seconda. In via di ripresa, speriamo continui così.

P. Reina: 4. Tre milioni l’anno per giocare l’Europa League, male. Uno degli acquisti più imbarazzanti e una delle tante vergogne della gestione Fassone-Mirabelli, col solo scopo di vendere un portiere forte come Gigio che veniva delegittimato dalla stampa amica.

A. Donnarumma: s.v. Mascotte di Milanello

Difensori

Abate: 6,5. Nonostante gli ampi pregiudizi su di lui, frutto come sempre di disinformazione e malafede, fa una prima parte di stagione maiuscola culminata nell’impiego da centrale difensivo. Ora rinnovatelo

Calabria: 5. Io mi sarei anche stufato di aspettarlo, non sa fare niente e non è da Milan.

Caldara: s.v. Punto interrogativo. Come si può stare fuori così tanto tempo per infortunio? Che rientri presto per mettere a tacere alcune strane voci.

Laxalt: 4,5. Dov’è finito il terzino che incantava al Mondiale o al Genoa? Vero e proprio pacco di mercato. Imbarazzante.

Conti: s.v. Anche quando rientra gioca poco. Mistero. Non lo considero come un futuro titolare.

Musacchio: 2 (il peggiore). Altrimenti detto “l’uomo della vaccata ogni partita”. Mai visto un difensore più scarso di lui giocare al Milan, al confronto Paletta e Gomez erano Baresi e Beckenbauer. Mi auguro venga venduto il prima possibile.

Rodriguez: 5. Non capisco perché su Twitter si legga che questo signore sta facendo bene ma noi non ne riconosciamo le qualità. Non torna a difendere, non fa mai un cross. E’ praticamente un uomo in meno sulla fascia sinistra da cui il Milan non segna mai. Vendere, vendere.

Romagnoli: 6,5. Fatica anche lui nella prima parte con Musacchio. Poi con Zapata trova una migliore intesa.

Simic: s.v. Sporadica apparizione col Dudelange. Non fosse del vivaio per questioni di liste, giocherebbe altrove

Strinic: s.v. Altro uomo del mistero, anche per colpa del problema cardiaco

Zapata: 7,5. La difesa va a posto quando Musacchio finalmente si infortuna e gioca lui. Inspiegabile come rimanesse fuori non per motivi tecnici.

Centrocampisti

Bakayoko: 7. Parte male anche per colpa dell’ostracismo del tecnico che lo manda fuori ruolo allo sbaraglio negli ultimi minuti di partita. Poi si prende finalmente il centrocampo dimostrando di essere giocatore di livello superiore

Bertolacci: 3. Una vergogna che sia ancora nel progetto del Milan per scelta di un allenatore che lo ha preferito a Montolivo, schierandolo anche in campo.

Biglia: 5. L’unica cosa buona che ha fatto è infortunarsi. Cioè, seriamente, nella prima parte di stagione esaltato per partite con 3 passaggi avanti ogni 100 appoggi laterali o indietro. Da quando Bakayoko ha preso il suo posto finalmente il Milan gioca più in verticale. Altro da vendere per rimpiazzarlo con un CC all’altezza ed in grado di portare la squadra in CL, cosa che lui non ha mai fatto alla Lazio o al Milan. Se vogliamo tornare rimpiazziamolo con Cesc.

Bonaventura: 6,5. Ha potuto giocare poco ma quel poco ci ha portato gran parte dei nostri punti. Manchi, tanto.

Kessie: 5. In grossa involuzione, quanto visto finora non è sufficiente per giocare titolare nel Milan. Serve migliorare la qualità delle interdizioni e dei passaggi perché nelle ultime apparizioni è apparso in difficoltà. Per me dobbiamo puntare a giocatori che lo facciano rimanere al rango di riserva.

Mauri: s.v. Gioca troppo poco per avere un voto, quel poco è alternato a cose belle e brutte.

Montolivo: 10 (di stima). Quest’estate il DS esonerato gli ha detto di levarsi dalle palle o non avrebbe più giocato. Al momento, però, chi è stato cacciato è stato il DS. Per l’ex-capitano solo un trattamento vergognoso, non si sa quanto ritorsivo di una scelta che era un suo diritto tale. Il Milan dovrebbe essere più riconoscente verso l’ex capitano e permettergli perlomeno di finire la sua carriera in rossonero in una maniera diversa da quell’espulsione ingiusta a Bergamo – dove peraltro fu decisivo nel cambiare il centrocampo entrando e propiziando il gol. In un momento in cui l’interismo regnava a Milanello ha avuto il merito di ribellarsi al regime e a differenza di molti altri può camminare a testa alta.

Attaccanti

Borini: 4. E’ scarso, ma la colpa non è nemmeno sua, bensì di chi lo ha comprato e di chi continua a schierarlo. Potrebbe regalare la prima soddisfazione ai milanisti, andandosene in Cina.

Calhanoglu: 3,5. La prima parte di stagione del turco fa rimpiangere il peggior Honda. Via la 10 e possibilmente se ne torni in Germania se troviamo il pollo che ce lo paga.

Castillejo: 5,5. Impalpabile anche se dal canto suo paga l’essere ostracizzato dal tecnico che continua a preferirgli il turco. Sembra in ripresa, contro la Spal buona partita anche qua però viene tolto lui e non quel kebabbaro col 10 sulle spalle.

Cutrone: 6. Sufficiente, non di più. Finisce spesso largo perché il Milan punta su Higuain anche troppo, rischiando di rovinarlo o ridimensionarlo.

Halilovic: s.v. Ancora Mirabelli deve spiegarci se questo signore è un acquisto o un pesce d’aprile.

Higuain: 5. Un attaccante pagato 10 milioni l’anno e 56 di cartellino con questo rendimento è gravemente insufficiente. Higuain ha segnato contro Cagliari, Atalanta, Chievo, Sampdoria e Spal. Solo in due casi il gol è stato decisivo. Se giudichiamo il rendimento di Cutrone questo può bastare, se giudichiamo il rendimento di uno pagato quanto Sergio Ramos a Madrid allora non è sufficiente. Basta con questa cosa che il Milan deve coccolare i campioni: se il Milan vuole tornare il Milan allora nessun Higuain è più grande del Milan

Suso: 8,5 (il migliore). Ancora una volta il problema del Milan che Mirabelli voleva vendere la scorsa estate dopo averlo accuratamente fatto sminuire in favore del turco dagli amici di una stampa forse compiacente, sicuramente servile ci salva le chiappe finché ne ha con gol ed assist, prima del calo di dicembre. Grazie ancora Adriano Galliani e Rocco Maiorino – incredibile come una squadra che naviga a vista e non programma lo abbia preso per 500mila euro.

Società

Gattuso: 5. I 70 punti nell’anno solare contano zero. Il 2018 è stato l’anno dell’umiliazione per mano dell’Arsenal, della finale persa 4-0 con la Juventus, del Benevento che vince a San Siro, dell’uscita dall’EL ancora una volta in Grecia, dei due derby giocati in trincea. Le poche cose buone fan sì che sia un cinque e non un quattro. Al momento rimane per mancanza di alternative – ma non può continuare a campare con quelle dieci partite tra febbraio e marzo sfangate a suon di catenacci e contropiede, senza un gioco. Vergognoso l’ostracismo a Montolivo con la complicità dell’ex DS.

Leonardo e Maldini: rimandati. E’ difficile esprimere un voto quando hai fatto mercato in 10 giorni e questo mercato non sta dando niente di più alla squadra. Sarà Gennaio il loro spartiacque: al momento siamo stati usati da Ibrahimovic e Quagliarella per spuntare migliori rinnovi di contratto come dei dilettanti allo sbaraglio. Se si scoprirà che tutto il budget è stato speso per la giovane promessa Paquetà allora che tornino pure a casa, se invece c’è altro che ci possa portare al quarto posto nonostante un tecnico sotto la media che resta da cambiare a fine anno.

Elliott: 9. Ci hanno liberati dei due interisti, gli hanno fatto fare la fine che meritavano, ci hanno fatto riammettere in Europa e riconquistare credibilità dopo che l’anno scorso ci ridevano dietro tutti. Per il 10 occorre cacciare i soldi a Gennaio.