2017/18 – Le pagelle di fine stagione

E’ il tradizionale appuntamento conclusivo di fine stagione con le pagelle dell’annata appena trascorsa. Pagelle che comprenderanno voti molto bassi vista l’annata quasi fallimentare che ha visto concludere il campionato con la medesima posizione dello scorso anno ma solamente un punto in più.

Portieri

Gianluigi Donnarumma – 5,5: perde un punto netto rispetto al “primo quadrimestre”. Poche le parate decisive nella seconda parte di stagione – molti gli errori banali anche se va detto non decisivi. Mi dissocio – invece – dalla campagna mediatica fatta per screditare il giocatore in modo da salvare la faccia alla dirigenza in vista di una cessione per salvare il bilancio.

Antonio Donnarumma – s.v.: vedi voto prima parte di stagione

Marco Storari – s.v.: desaparecidos dai tempi di Rijeka-Milan

Difensori

Alessio Romagnoli – 6,5: a differenza di Donnarumma lui il punto lo guadagna. Nella seconda parte di stagione cresce enormemente imponendosi come il miglior centrale difensivo di reparto. Non è un caso che lo cerchi la Juventus e che sia il giocatore da cui ripartire.

Leonardo Bonucci – 5,5: guadagna mezzo punto rispetto a Gennaio ma il suo rendimento resta troppo incostante e la sua stagione resta insufficiente considerato il prezzo e le aspettative

Mateo Musacchio – 4,5: si fa fregare il posto da Zapata e non lo riprende più. Confermato il voto della prima parte. Bidonazzo (e non è l’unico)

Christian Zapata – 6,5: non è facile trovare una riserva, veloce, che si faccia trovare sempre pronta quando chiamata in causa. Il Milan l’ha trovata e se la tiene stretta.

Ricardo Rodriguez – 4: un raro caso di giocatore che non è migliorato nella seconda parte di stagione, anzi è peggiorato enormemente. Non è un terzino, non sa difendere, non dà nulla in più del tanto criticato Abate, non è da Milan. Via da Milanello, subito.

Jherson Vergara – s.v.: rubato un anno di stipendio. Stima.

Andrea Conti – s.v.: carta velina. Il fatto che si sia rotto, comunque, non può essere scusa per inserirlo negli acquisti azzeccati.

Luca Antonelli – s.v.: non si vede più in campo, quindi è impossibile dargli un voto

Davide Calabria – 6,5: la più grande crescita nella seconda parte di stagione dove si impone fino a prendersi la maglia da titolare, più che meritatamente. Peccato solo sia incapace di giocare ogni 3 giorni.

Ignazio Abate – 5: mezzo punto in meno rispetto al girone di andata visti gli errori con Torino ed Atalanta. Resta comunque una categoria sopra il signor Rodriguez, tanto che viene riproposto più volte titolare nonostante i pregiudizi dei tifosi

Matteo Gabbia – s.v.: tanto ha Raiolone come procuratore, quindi lo salutiamo

Centrocampisti

Manuel Locatelli – 5: si rivede in campo nel finale di stagione. Tragico. Io lo manderei in prestito ma secondo me non è proprio da Milan.

Giacomo Bonaventura – 8: partiva già da una base molto alta. Con Gattuso ha aumentato il suo rendimento in termini di gol ed assist diventando tra i migliori giocatori della stagione. Peccato che probabilmente lo saluteremo, destinazione Torino.

Riccardo Montolivo – 6,5: gioca poco nella seconda stagione giocando molto bene a Londra ma fallendo il derby. Questo gli costa un punto rispetto al 7,5 della prima parte dove ha tenuto la baracca in piedi. Si rivede a Bergamo ed è decisivo nella crescita che porta al gol della squadra, prima di essere punito con una ingiusta espulsione. Vittima di ostracismi assurdi probabilmente sarà fatto fuori, spero resista e si impunti per rimanere.

Lucas Biglia – 4,5: partiva da un tre, migliora di un punto e mezzo nel girone di ritorno tanto osannato ma dove – di fatto – gioca tre partite decenti: Crotone, Chievo e Sassuolo. In tutte le altre si limita a non superare mai la metà campo e non passare mai palla più avanti nella trequarti, venendo esaltato più per motivi politici che per fatti tecnici. 21 milioni spesi malissimo – non a caso si cerca Badelji. Visto l’ingaggione credo rimanga, se leva le tende da Milanello insieme ai suoi fan non me ne dispiaccio.

Frank Kessie – 7: ottimo incremento rispetto alla prima parte di stagione anche se giocandole tutte non riesce a rendere e quando il livello si alza risulta ancora molto incartato. La cosa che fa più ridere di tutti è che si parli di un ritorno di Kucka, cacciato via in malo modo

Fabio Borini – 4,5: oggi sento dire che è da Milan. Sta di fatto che il quinto giocatore più pagato della rosa nel ritorno ha mostrato tutti i propri limiti tecnici con tragedie ogni volta che veniva schierato – i pochi gol ormai a partita chiusa e ininfluenti. Mi stupirei di non vederlo a Milanello l’anno prossimo – nel senso che uno così con quell’ingaggio non se lo prende nessuno.

José Mauri – s.v.: bravo più come agente dei servizi segreti che come giocatore di calcio

Hachim Mastour – s.v.: scade il contratto proprio quando avremmo potuto vederlo giocare. Con la maglia del Milan B.

Attaccanti

Hakan Chalanoglu – 7: piccola nota di redazione: si sposta dalla casella centrocampisti ad attaccanti, segno che Montella non ci ha capito nulla. La più grande crescita della seconda parte di stagione è sicuramente la sua. Anche lui però paga il non avere ricambi e partite troppo a corrente alternata. Sicuramente si è meritato la conferma, sulla 10 ci sarebbe da discutere.

Suso – 8: nella seconda parte di stagione cala per motivi fisici ma conferma sostanzialmente l’ottimo livello visto nella prima. Proprio la crescita di Calhanoglu fa si che possa avere più libertà mentre prima bastava bloccarlo per bloccare il Milan. Chi pagherà la clausola farà un ottimo affare. Vergognoso, anche qua, il tiro al bersaglio nello sminuire un proprio giocatore per far fare bella figura alla dirigenza.

Patrick Cutrone – 8,5: questo ragazzo ha letteralmente salvato la stagione del Milan. Nel senso che senza di lui saremmo finiti probabilmente nella parte destra della classifica. E’ chiaro che non può ancora finalizzare ogni azione o avere il peso di tutto l’attacco sulle spalle così come è chiaro che venderlo invece di affiancarlo ad un centravanti che gli faccia da chioccia sarebbe un errore imperdonabile.

André Silva – 4,5: nonostante un paio di gol la seconda parte di stagione conferma la prima. Gravemente insufficiente. Non si capisce cosa abbia fatto in carriera per meritare una conferma e cosa abbia di speciale rispetto a tanti altri passati al Milan bocciati per molto meno (penso a Torres o Luis Adriano). Gran colpo per Mendes che si è incassato la sua percentuale.

Nikola Kalinic – 3: confermo sostanzialmente il voto della prima parte e mi auguro che questo bidone vada fuori da Milanello il prima possibile. Non vale l’unghia del piede sinistro di Bacca (che anche quest’anno in Spagna ne ha messi 20)

Nnamdi Oduamadi – s.v.: ora che si è preso rinnovo ed un anno di stipendio per non perdere un posto da extracomunitario può lasciare milanello.

Società

Gennaro Ivan Gattuso – 6,5: così come ha creato è poi calato nel finale. La squadra è sicuramente cresciuta ma al momento il suo gioco è poco elaborato e si basa principalmente su difesa e ripartenze. Il mio pensiero è semplice: lo cambierei solo per un top altrimenti merita un altro anno.

Marco Fassone – 2 (in attesa di giudizio): tanto bravo a portarsi dalla sua parte i tifosi con qualche cadeau quanto pessimo in sede gestionale. La figuraccia alla UEFA rischia di essere il punto più basso della storia del Milan. Semplicemente uomo di facciata ed inadatto. Magari un giorno scopriremo che una figura del genere, incapace di farsi troppe domande su cosa lo circonda, faceva comodo. Può diventare 1 in caso di esclusione dalle Coppe a cui se vi fosse un minimo di dignità dovrebbero seguire le dimissioni. Inqualificabie l’aver smantellato ogni dipendente della società più gloriosa e vincente al mondo.

Massimiliano Mirabelli – 3: guadagna un punto ma la sua gestione è fallimentare. Non ci si è qualificati alla Champions League che era l’obiettivo minimo. Il sesto posto e il girone di ritorno usati vergognosamente per cercargli attenuanti non possono giustificare la grave insufficienza. Magari se arrivi da Rende qualche dichiarazione in meno ed un po’ di rispetto in più per chi ti ha preceduto e ha vinto tutto non guasterebbe. Sicuramente questo signore di Milan non ha niente.