Atalanta– Milan 1-3: la moviola

L’ultima partita di campionato vede il Milan affrontare l’Atalanta. Partita che funge da passerella in quanto non mette nulla in palio se non tre punti che renderebbero entrambe le squadre indifferenti per questo motivo il designatore ha deciso di affidare la gara ad uno degli arbitri meno esperti ma più promettenti della Serie A: Riccardo Pinzani della sezione di Empoli.

Pinzani non ha nessun precedente con i rossoneri.

Il primo tempo vede pochi episodi sotto il punto di vista arbitrale ma questi potrebbero essere decisivi.
Subito al terzo minuto di gioco i bergamaschi reclamano un calcio di rigore per un probabile tocco di mano del rossonero Paletta: passaggio in area di rigore da parte di un giocatore dell’Atalanta che viene intercettato da Paletta prima con un piede poi, andando in scivolata, la palla sbatte sul braccio del giocatore rossonero. Il tocco c’è ma è del tutto involontario in quanto la palla prima tocca una parte del corpo “legale” poi finisce sul braccio di Paletta.
Un altro intervento dubbio all’interno dell’area di rigore dell’Atalanta avviene al 14’ minuto: cross in area intercettato da De Sciglio con il braccio destro. Il braccio è nettamente attaccato al corpo per questo motivo il rigore sarebbe stato del tutto ingiusto.
Ultimo episodio del primo tempo combacia con il rigore assegnato ai rossoneri in corrispondenza del 34’: Masiello, cercando di fermare Pazzini che stava tentando il dribling in area di rigore, allunga la gamba e colpisce in pieno il piede d’appoggio dell’attaccante rossonero. Giusta la decisione di assegnare la massimo punizione in quanto il giocatore bergamasco non tocca in nessun modo il pallone ma prende solo l’avversario.

Ci catapultiamo al secondo tempo arrivando fino al 51’ quando Paletta commette un fallo da ostruzione su Zappacosta: intervento netto e anche duro anche perché Paletta non cerca in nessun modo di fermarsi ma il direttore di gara lascia proseguire. Al 57’ è giusta l’ammonizione per Masiello dopo aver commesso un fallo tattico su Van Ginkel all’altezza del centrocampo. Poco più tardi è giusta l’ammonizione per Cigarini per eccesso di foga dopo, causa nervosismo, aver calciato prepotentemente il pallone verso una meta immaginaria.
Al 80’ precisamente al momento del terzo gol dei rossoneri ci sono vivaci proteste per un probabile fuorigioco di Van Ginkel: il fuorigioco non c’è in quanto è Benalouane a tener in gioco il calciatore olandese.
Nel finale è giusto ammonire D’Alessandro per aver atterrato da dietro Van Ginkel.

Buona prestazione quella del gruppo arbitrale anche se in alcuni casi l’inesperienza del direttore di gara si è fatta sentire. Molta indecisione riguardo l’assegnazione delle rimesse laterali e lasciar correre per i piccoli interventi non è sempre cosa buona.
Buona la gestione dei cartellini e buon lavoro anche da parte degli assistenti.
Voto Pinzani: 6+