Genoa – Milan 1-0: la moviola

Partita che vale il tanto ambito terzo posto. Si presenta così la sfida tra Genoa e Milan che ha avuto luogo allo stadio Marassi di Genova.  Una partita di vitale importanza sia per quanto riguarda la classifica sia per quanto riguarda le due squadre coinvolte per questi due motivi il designatore ha deciso di mandare a Marassi uno degli arbitri più esperti, internazionale dal 2010, Paolo Tagliavento di Terni.

I 21 precedenti con Tagliavento non sono esaltanti per i rossoneri infatti vedono 9 vittorie, 8 pareggi e 4 sconfitte. Ma nella mente dei tifosi rossoneri c’è un altro episodio che non fa promettere bene: l’ormai famoso gol di Muntari non concesso contro la Juventus vide protagonista proprio il fischietto di Terni.

Si preannunciava una partita molto fisica e così è stata. Per far fronte a ciò Tagliavento sembra aver utilizzato il cosiddetto “arbitraggio all’inglese” lasciando correre e interrompendo il gioco solo in casi estremi.
Il primo episodio dubbio si presenta al 3’ quando, dopo un calcio d’angolo a favore del Genoa, il difensore Izzo spinge Montolivo per cercar di prendere il pallone di testa: l’arbitro lascia proseguire ma la spinta è evidente. Al 22’ Tagliavento interrompe il gioco per un tocco con il braccio del rossonero Giacomo Bonaventura: tocco che c’è ma dopo che il rossonero ha subito una spinta da parte di un giocatore Genoano per questo motivo il fallo di mano poteva non esserci.
Al 29’ il Genoa reclama un rigore per un presunto intervento di Armeno su Izzo ma l’arbitro lascia proseguire:  rigore che non c’era in quanto entrambi entrano sul pallone in maniera decisa dopodiché il rossonero lo spazza in calcio d’angolo, corretta la decisione di Tagliavento e assistenti.
Altra svista di Tagliavento si presenta al 33’ quando El Shaarawy viene atterrato a limite dell’area di rigore: il fischietto di Terni lascia proseguire ma la spinta di Izzo è  evidente così come il braccio largo che impedisce al faraone di giungere sulla palla.
Ultimo episodio dubbio del primo tempo si presenta al 40’ quando l’arbitro interrompe un azione d’attacco dei rossoneri portata da Menez per qualche strana ragione che i commentatori non hanno individuato: vedendo il movimento del guardalinee che fa con la bandierina (portandola in linea retta verso l’alto) il gioco è stato interrotto per un fuorigioco inesistente in quanto Menez era tenuto in gioco da ben 2 giocatori genoani.

Arriviamo al secondo tempo quando al 47’ Tagliavento assegna un calcio d’angolo al Milan inesistente in quanto è Honda l’ultimo a toccare la palla dopo un cross teso di Armero. Al 53De Jong subisce un fallo per gioco pericoloso ma Tagliavento lascia proseguire dando il vantaggio al Genoa per un fallo che il giocatore Olandese ha commesso come conseguenza del gioco pericoloso.
Arriviamo al 72’ quando Menez subisce un intervento da dietro sulla fascia sinistra: fallo che c’era e a palla lontana, in quanto il giocatore Genoano non pensa alla palla ma solo all’uomo, ma l’arbitro lascia proseguire assegnando una semplice rimessa laterale per la squadra di casa.

Ammonizioni per Antonelli, Rami, Mexes, Sturaro e Perotti tutte giuste anche se i due giocatori milanisti potevano essere espulsi per doppia ammonizione. Rami dopo essere stato ammonito per un intervento su Perotti  commette un secondo fallo per un evidente pestone ma l’arbitro chiude un occhio. Questo accade anche per quanto riguarda Mexes anche se qui non si tratta di aver chiuso un occhio ma di un errore di fatto:  dopo essere stato ammonito giustamente per un intervento duro in scivolata ha rischiato di essere mandato fuori per la reazione avuta dopo il fallo subito da Sturaro. Dopo aver subito il fallo Mexes prende per la maglia il giocatore Genoano: questa è una condizione che porta al cartellino giallo sicuro ma l’arbitro prende provvedimenti solo per chi ha commesso il fallo.

 

Prestazione del gruppo arbitrale abbastanza mediocre in quanto si è dimostrato più e più volte che l’arbitraggio all’inglese in Italia non porta i frutti sperati. Ma l’unica causa non è lo “stile” arbitrale intrapreso ma anche la sbagliata valutazione di alcuni episodi  che fortunatamente non hanno inciso sul risultato finale.

 

Voto Tagliavento: 5-

4 commenti

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  1. Un Sant’Ambrogio amaro non poteva che avere ancora come corollario lui…il barbiere di Terni. Vigliacca terra se gli vedo dare il benché minimo vantaggio, almeno una volta, al Milan. Sempre arbitraggi scientifici, che io definisco ‘calciopoliani’ oppure capolavori alla Baglioni o De Santis. Decisioni che rompono l’inerzia del gioco sempre e comunque a svantaggio della squadra rossonera, Tagliavento non può più arbitrare il Milan! Non è idoneo ad arbitrare in generale, visto quello che ha combinato anche a livello internazionale. Ma il Milan, in questi ultimi anni, è diventato il suo obiettivo…la sua vittima designata. Non vorrei più vederlo arbitrare e tanto meno lo vorrei ancora arbitro per una partita del Milan. Muntari ed il gol annullato hanno alterato totalmente la sua professionalità di arbitro. Quando deve giudicare il Milan le sue decisioni sono sempre cervellotiche. Ma prima ancora del fattaccio Muntari c’era stato un Napoli-Milan arbitrato in maniera tale da far pensare ad un intervento esterno, di dubbia leicità, che aveva visto il barbiere di Terni sfottere persino Pato poiché fece finta di chiedergli scusa per averlo fermato, solo davanti a De Santis, quando il Milan era in vantaggio, al San Paolo, per 1-0. Scandalosamentte quella partita terminò 3-1 per il Napoli ed io pensai ad ingerenze esterne, così come avviene in Colombia. Ancora lui, persino in un derby vinto dal Milan 1-0 e ridotto in 10, dal 60′, per un fallo di reazione di Abate, Pandev aveva fatto di peggio ma l’interista terminò la partita in campo! Ancora lui in altre innumerevoli situazioni e giudizi dubbi sempre contrari al Milan. Potrei aprire un dossier ma in Italia queste cose non servono. Non riusciamo a far dimettere ladri e corrotti figuriamoci se riusciremmo a non far arbitrare, partite del Milan, al barbiere di Terni!

  2. Alla fine se ci facciamo caso tutti gli arbitri hanno precedenti o episodi negativi nei confronti di tutte le squadre che arbitrano e hanno arbitrato. Chi più e chi meno. Ciò, però, non vuol dire che sfavoriscano appositamente una squadra. Sono contro a queste insinuazioni anche se possono sembrare evidenti. Questi articoli sulla moviola non sono nati per criticare gli arbitri e i suoi precedenti con il Milan ma per analizzare la partita in oggetto.

    • sadyq il 8 Dicembre 2014 alle 01:20

    Anche perchè si corre il rischio di destabilizzare anche la classe arbitrale e ne guadagnerebbero soltanto i gobbi!

  3. Caro Giuseppe nessuno vuole destabilizzare alcunchè. Noi tifosi paghiamo ‘profumati abbonamenti’, sia agli stadi che alle televisioni a pagamento, e meritiamo rispetto da parte di chi non vuole neppure usufruire della tecnologia per evitare di sbagliare. Se è così perché credere sempre e comunque alla buona fede degli arbitri? Per quanto riguarda Tagliavento e il sestetto, tra cui anche Rizzoli quarto uomo, dell’affaire Muntari… non prendiamoci in giro almeno chi si dichiara milanista. Quel gol è stato visto da un miliardo di persone…possibile che non l’abbia visto soltanto l’arbitro ed i suoi collaboratori? Dico ‘fregnacce’ se chiedo, da sempre, che dopo quell’episodio Tagliavento è quanto meno poco sereno nel giudicare episodi del Milan? Gli arbitri non vogliono il dialogo e non accettano critiche? Con questi atteggiamenti e per altre questioni parlo di MALAGIUSTIZIA. In questo caso posso parlare, anche in rapporto a quando sproloquia Nicchi, che si tratta di MALARBITRI.

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