Milan – Spal 2-1: la partita tattica

29 Dicembre 2018, Stadio San Siro. Milan che torna ai 3 punti per l’ultima uscita del 2018, quinto a -1 dalla Lazio.

Formazione Milan
4-3-3 per Gattuso con Calhangolu mezzala sinistra e Castillejo ala, regolarmente in campo Suso, Abate per Calabria nei quattro dietro.

Formazione Spal
3-5-2 per Semplici che rinuncia a Lazzari, confermati Antenucci-Petagna in attacco.

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Possesso Milan, Spal diretta
Dall’avvio i rossoneri prendono possesso della metà campo avversaria denotando rispetto alle ultime uscite contro difese a 3 idee di gioco differenti nell’ultimo terzo di campo. Milan che imposta sfruttando al solito Rodriguez sul centro sinistra della difesa e coinvolgendo Calhanoglu da regista, ma a differenza delle precedenti uscite è chiaro che i rossoneri tentino di cambiare più velocemente il fronte d’attacco e sopratutto sulle fascie rossonere le principali novità: a destra Suso viene cercato anche con palloni nello spazio tra Costa e Bonifazi, soluzione che spesso mette in difficoltà gli uomini di Semplici che dovendo rincorrere non riescono a formare il 5-4-1 difensivo che vorrebbero, a sinistra Castillejo riportato nel suo ruolo naturale consente una migliore occupazione degli spazi offensivi restando largo e rendendo difficile agli ospiti il compito di creare densità centrale.
Molto coinvolto anche Kessie con profondi tagli laterali che fanno “lavorare” la difesa avversaria.

Risponde la Spal con un gioco più semplice e diretto, mancando Lazzari che rappresenta una delle principiali fonti di gioco spalline, gli uomini di Semplici si appoggiano direttamente su Antenucci e Petagna, il primo cerca l’allungo o cuce il gioco con i compagni, il secondo sfruttando la fisicità ha l’obiettivo di vincere i palloni alti e consentire ai compagni di andare a giocare le seconde palle.

I due gol nascono proprio da questi concetti, Spal in vantaggio con Petagna che vince il duello fisico con Romagnoli e trova una sfortunata deviazione dello stesso per battere Donnarumma, pareggio del Milan con Castillejo che va a contendere una palla gestita male dalla difesa sul centro sinistra rossonero e la piazza nell’angolo alto.

Calhanoglu
Fino a quando è stato schierato da mezzala (65esimo circa) il turco è stata la principale fonte di gioco rossonera, libero di poter scendere a prendere palla e cucire per i compagni si è rivelato molto importante per i continui cambi di gioco che hanno permesso al Milan di mettere in difficoltà l’assetto difensivo degli Spallini.
Importante in questo senso l’avanzamento di Castillejo ad ala, in quanto rispetto alle precedenti usciti ieri sera il coinvolgimento diretto del turco in regia non ha compromesso la presenza di un giocatore offensivo a sinistra.
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Fase difensiva Milan
Rossoneri che a tratti provano a ri-aggredire il pallone una volta perso, come nell’occasione del gol del pareggio, e questa è una delle principali e positive differenze rispetto al resto della stagione, per il resto rossoneri che si chiudono difensivamente nel solito 4-5-1 troppo passivo che costringe il Milan a perdere metri sul campo, allungando la squadra ed impedendo di mantenere costante il livello di pressione sulla difesa avversaria che così a spesso modo di riorganizzarsi e farsi trovare preparata.

Missiroli
Semplici nel secondo tempo da un chiaro compito al Missile, marcare a uomo Calhanoglu quando il turco si abbassa per iniziare la manovra e farsi trovare tra le linee per fornire un uscita palla alternativa ad Antenucci e Petagna.

Questa doppia e semplice modifica oltre alla scarsa pressione difensiva dei rossoneri spostano l’equilibrio del possesso palla, rallentando il Milan che non riesce più a trovare il ritmo del primo tempo.

4-4-2
La risposta di Gattuso è tornare al 4-4-2 con Cutrone per Castillejo e Calabria per l’acciaccato Abate.
Anche questo modulo viene sin da subito interpretato differentemente coinvolgendo molto di più le fasce, appena entrato Calabria viene servito nello spazio, sul cross dal fondo trova sul secondo palo il taglio di Calhanoglu ora esterno sinistro che assiste Higuain per il gol del vantaggio.
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Anche dopo il vantaggio l’applicazione resta positiva soprattutto dal punto di vista dell’occupazione degli spazi, con Cutrone o Higuain bravo ad uscire dal centro e cercare di cambiare gioco rapidamente su Suso e Calabria, impostazione dal basso differente che si basa di più sulla circolazione all’interno del quadrilatero formato dai due centrali difensivi più quelli di centrocampo allo scopo di permettere a Suso e Calhanoglu di restare alti e larghi.

Ciò in cui il Milan continua a peccare è l’intensità difensiva, molto bravo Bakayoko a comandare la salita delle linea a 4 per togliere campo agli uomini Semplici, ma alle sue spalle la difesa resta bassa creando uno spazio che diventa vitale quando la Spal cerca i palloni diretti per poter uscire e ripartire.
In aggiunta quando il Milan poco dopo l’80esimo non ha più avuto Higuain su cui far uscire palla si è esposto a pericoli gratuiti abbassandosi troppo e concedendo troppa iniziativa alla Spal.

Fenomenale Donnarumma nel recupero a negare a Fares il pareggio.
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