Bologna – Milan, la partita tattica

18 Dicembre 2018, Stadio Renato Dall’Ara. Secondo 0-0 consecutivo per il Milan che mantiene il quarto posto, ma vede ora Lazio, Atalanta e Roma nello spazio di 3 punti.

Formazione Bologna
3-5-2 confermato per Inzaghi con la coppia Santander – Palacio in attacco.

Formazione Milan
4-4-2 per Gattuso, torna Romagnoli al centro della difesa al posto di Abate, Suso esterno destro, Higuain e Cutrone in attacco.

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Controllo relativo
Bologna che si schiera sin da subito molto basso, trasformando il suo 3-5-2 in un chiarissimo 5-3-2, i felsinei ingaggiano i rossoneri all’interno della propria metà campo con Palacio e Santander sui centrali e gli interni Svamberg e Poli ad uscire sui terzini rossoneri con Nagy a chiudere su Kessie o Bakayoko a seconda del lato di uscita palla, gli altri 5 uomini di Inzaghi sono di fatto schierati in linea in difesa.

Marcature a uomo per Higuain e Cutrone ad opera di Helander e Calabresi con Danilo libero pronto a raddoppiare e fondamentale nel chiamare l’uscita della linea sempre fuori dall’area, mantenendo i rossoblu compatti in 30 metri.

Milan che da subito domina il possesso del pallone (72% al 90esimo con punte del 75%), con l’ormai classico diverso uso degli esterni, a destra Suso resta largo e si accentra solo quando Calabria entra in sovrapposizione a sinistra Calhanoglu entra sempre verso il centro del campo per ricevere palla e cercare di aprire il gioco sul lato dello spagnolo o calciare verso la porta.

Il controllo esercitato dai rossoneri è relativo perché nonostante l’enorme vantaggio nel possesso i rossoneri non producono occasioni chiare, un po’ per imprecisione (Calhanoglu da fuori) un po’ per poca cattiveria (Higuain conclude 2 volte nello specchio da buona posizione, senza creare pericoli) dopo 18 tiri, il pericolo più grosso rischiano di correrlo i rossoneri quando Svamberg lancia tra le linee Palacio trovando un’attentissimo Donnarumma pronto ad uscire ed evitare seri problemi.

Milan monotematico
Scarso quasi nullo l’utilizzo dei terzini da parte dei rossoneri, con 5 uomini in linea dietro, 3 schierati a copertura della zona centrale e Suso sempre ingaggiato sia quando stazione largo sia quando si accentra, il Milan insiste nel voler attaccare le vie centrali dove non c’è spazio.
Rodriguez occupa scolasticamente lo spazio liberato da Calhanoglu con movimenti troppo timidi e non viene mai raggiunto dai compagni, Calabria è più attivo, ma lo stesso non viene quasi mai premiato dai compagni.

Gli stessi Suso e Calhanoglu non cercano mai il fondo preferendo sempre la ricerca dello spazio centrale.
Lo scarso utilizzo delle corsie laterali è un’anomalia per una squadra che per larga parte della partita ha giocato con il 4-4-2 / 4-4-1 ed ha patito la densità centrale rossoblù.

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