Milan – Juventus 1-2: la partita tattica – Serie A 2015/16

Dopo ieri sera possiamo dire con certezza che il ritiro ha fatto bene ai singoli, infatti l’atteggiamento messo in campo non si vedeva da tempo e solo per pura sfortuna non siamo riusciti a conquistare i punti che meritavamo di ottenere.

Il primo tempo e i venti minuti di inizio secondo ci fanno ben sperare in vista della finale. Infatti si è visto come la Juventus se aggredita vada in notevole difficoltà, ma in Serie A sono poche le squadre che si degnano di giocarci a viso aperto. Le mosse, che creano il dominio territoriale milanista nella prima parte di gara, sono due: limitare gli spazzi dove far giocare la palla agli avversari, e in seconda battuta quello di tallonare le fonti di gioco avversarie. Per quello che riguarda la prima è “bastato” avere il baricentro molto più alto rispetto alle ultime uscite, questo ha portato ad avere la zona centrale del campo molto affollata e quindi molto difficile da superare palla a terra. Si vede come la Juventus soffra questo tipo di situazione, infatti il goal loro arriva su un lancio lungo, atto a scavalcare la zona nevralgica del campo. Mentre per quello che riguarda gli accoppiamenti, attui a limitare i loro costruttori di gioco, sono chiari fin dai primi minuti di gara. Bacca va a francobollarsi a Bonucci, infatti è una delle rare partite in cui in cui Barzagli tocca più palloni del compagno di reparto, il quale ha il compito di iniziare l’azione. Balotelli si lega perfettamente a Marchisio e riesce a fare quello che non mi sarei mai aspettato: recuperare palla dai piedi avversari senza commettere falli stupidi; inoltre è stato in grado finalmente di ricoprire i compiti che erano stati affidati a Niang. Pienamente soddisfatto della sua prestazione, con buoni rientri a supportare la squadra nei momenti di difficoltà. L’unica pecca risulta la gestione della palla, ma non gliene faccio una sua totale colpa in quanto i due esterni di centrocampo si sono preoccupati più di coprire che non di supportare la manovra, lasciando dunque da soli i due attaccanti.

Infine il compito più importante lo ha Kucka che si prende a uomo Pogba, cancellandolo dal campo per tre quarti di parti di gara. Come al solito, con la sua prestazione diligente si fa trovare sempre nel posto giusto, andando ad attaccare l’avversario prima che la palla lo raggiunga oppure sul primo tocco. Tutto questo ha limitato il gioco della Juventus, ma è stato logorante per i nostri e dopo il vantaggio avversario siamo crollati fisicamente. Certamente non ci ha aiutato l’ingresso di Luiz, che non replica la prestazione di Balotelli nei compiti affidatogli. Molto meglio Boateng che riesce, seppur con pochi palloni toccati, a far tornare la squadra nella metà campo avversaria per gli ultimi assalti, che di fatto non avevamo più aggredito dal loro vantaggio.

In conclusione, tralasciando il risultato, dobbiamo conservare l’atteggiamento con cui siamo scesi in campo; ma non solo, dobbiamo curare e preparare al meglio questo assetto per la finale di Coppa Italia, perchè abbiamo bussato alla porta giusta. Abbiamo fatto capire alle altre squadre di A come si mette in difficoltà questo “finto colosso” che sta dominando il campionato.

1 commento

  1. Sembrerebbe che ci siamo liberati !

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