Milan – Udinese 1-1: la Serie A è ancora Wrestling

Vi ricordate Milan-Lazio del 21 gennaio 2018? Cutrone segna un gol sfiorando col gomito – gol perfettamente regolare, mani involontario (non c’era ancora l’attuale regola) e giornali che invocano l’annullamento, chiedono la squalifica per antisportività e manca poco che si tirino in ballo esercito e parlamento. 

Ieri in epoca VAR è stato segnato un gol con la mano. Un fallo così evidente che persino il giocatore stesso che ha segnato non ha esultato. Le immagini non lasciano equivoci – il regolamento nemmeno: basta un semplice tocco di chi segna e il gol va annullato. Il tutto avviene contro la squadra che ha già perso 4 punti tra Spezia e Napoli in questo campionato per via dei fischietti.

Non c’è nulla di giustificabile: chi ha visto quelle immagini, un arbitro di Torre Annunziata e tifoso del Napoli in lotta per il titolo non ha avuto l’immagine o ha fatto finta di non vedere. E’ un episodio gravissimo, il terzo, derivante da un arbitro debuttante che ancora una volta viene mandato a “sperimentare” con la capolista. Viene da chiedersi se siano errori o se siano semplicemente esecutori di ordini, d’altronde è più facile giustificare la porcata di un esordiente che quella di un Orsato.

Per il resto il Milan resta la squadra più forte di questo campionato. Anche grazie al pari dell’Inter è ancora lì e dovrebbe avere sei punti in più. Resta lì nonostante le partite le debba vincere con 2 o 3 gol di scarto per evitare le porcate arbitrali, mentre ad altri sono concesse vittorie di misura e sofferenza, anche con gol dove poco prima viene fratturato uno zigomo all’avversario con una gomitata.

La notizia è che ieri ha parlato Maldini, troppo tardi, troppo poco. Oltre all’arbitraggio (manca anche un rigore su Leao dopo 12” e un rosso a Becao) c’è da registrare la vergogna di squadre come l’Udinese in Serie A. Squadre che con gli amici spalancano il tappeto rosso mentre ieri vengono deliberatamente a picchiare giocatori e perdere tempo – sia Leao che Theo hanno rischiato moltissimo ma come sempre cartellini non se ne sono visti.

Io non so più cosa dire ormai – è evidente che lo scudetto ci è stato scippato ma è anche evidente che non gliene frega niente a nessuno. In società pensano solo al bilancio, i tifosi sono diventati una banda di sportivoni da social pronti a spompinare le altre tifoserie con la logica che se giochi male meriti un torto arbitrale.

Rimane solo rassegnazione e speranza di portarsi a casa uno dei primi quattro posti. I trofei? La prossima volta.

Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Romagnoli, Tomori, Hernandez; Kessie, Tonali; Messias (20′ st Saelemaekers), Diaz (40′ st Maldini), Leao; Giroud (20′ st Rebic). Allenatore: Pioli

Udinese (3-5-2): Silvestri; Becao, Marì, Perez; Molina, Arslan (45′ st Jajalo), Walace, Makengo (10′ st Pereyra), Zeegelaar (10′ st Udogie); Deulofeu, Beto (20′ st Success). Allenatore: Cioffi

Arbitro: Marchetti

Marcatori: 30′ Leao (M), 21′ st Udogie (U)

Ammoniti: Perez, Becao, Molina, Success (U), Leao, Rebic