Le pagelle di metà stagione – 2021/22

Portieri

Maignan 6,5: bene nella prima parte di stagione fino all’infortunio, poi alterna qualche parata a qualche gol evitabile. Dà quel qualcosa in più nel gioco coi piedi che donnarumma non dava.

Tatarusanu 6: gioca più del dovuto ma è anche vero che se parte male nelle ultime sfide era cresciuto

Plizzari s.v.: la vera notizia è come si fa ad infortunarsi non giocando mai.

Mirante s.v.: ma perché lo abbiamo preso?

Difensori

Tomori 6,5: il Milan ha perso tre partite in campionato, due su tre è quando lui era fuori e la terza è il furto col Napoli. Il Milan ha vinto una sola partita in Champions, quella in cui non ha giocato. Basta questo per inquadrare il giocatore – ovvero un difensore utile ad inseguire nello spazio quando giochi alto, dannoso quando l’avversario fa lui la partita. Dà sicuramente qualcosa in più in campionato ma a livello europeo non va bene.

Romagnoli 5: una grande partita a Madrid, troppe vaccate prima e dopo. Non solo continua a non essere da Milan ma è un problema il fatto che sia in scadenza, nel senso che non so se e come si può rimpiazzare vista la politica attuale del mercato a livello societario. Insomma, facile che bisogna accontentarsi perché è possibile trovarne uno peggiore.

Kjaer 6: nominato al pallone d’oro per un europeo d’alto livello, al Milan ha faticato anche lui in Champions. Si trova bene in coppia con Tomori perché si completano a vicenda, meno con Romagnoli. L’Inglese per quanto visto al Milan fino a questo momento si è rivelato comunque superiore. Il suo infortunio è un problema non tanto per l’infortunio in se, quanto per il fatto che Romagnoli giocherà più partite.

Gabbia 4: quattro come i gol presi dalla Fiorentina quando ha giocato. Credo di non aver mai visto una roba più indecente calcare i campi di Serie A negli ultimi anni. Non sa impostare, non sa difendere, è praticamente in rosa solamente per le regole di quota del vivaio.

Hernandez 5,5: prima metà di stagione assolutamente sotto la sufficienza. Mancano le sgroppate dello scorso anno in grado di creare superiorità numerica, è tornato anche quello terribile in fase difensiva. E’ necessario che cresca per fare il salto di qualità.

Calabria 7: spicca nella prima parte di stagione culminata col gol a Bergamo, poi Mancini lo manda in nazionale per farlo giocare 20 minuti e ce lo spacca. La sua assenza si sente parecchio.

Ballo-Touré 3,5: indecente. Riportatelo dove l’avete trovato per favore.

Florenzi 5,5: terribile fino alle ultimissime partite, quelle con Napoli ed Empoli dove trova anche il gol su punizione. Questo gli evita un voto più pesante. Non può comunque essere titolare.

Kalulu 7,5: la grande sorpresa della prima parte di stagione. Ha giocato poco ma è cresciuto tantissimo rispetto allo scorso anno e ha giocato bene. Quello che non capisco è perché nonostante questo non veda mai il campo con continuità.

Conti s.v.: come sagoma di cartone per la barriera, postura in panchina, bella presenza ed eventualmente steward/raccattapalle è perfetto. Non gioca manco un minuto, il giusto messaggio per fargli capire che deve levarsi dai coglioni.

Centrocampisti

Bennacer 5: sembra tornato quello di Giampaolo, sicuramente non è quello della scorsa stagione.

Tonali 8: il migliore, per distacco, nonché l’unico a non essersi mai infortunato. In Champions League è stato forse l’unico centrocampista ad aver spiccato contro gli avversari mentre gli altri non hanno comunque mai fornito delle prestazioni di livello. Ci divertiremo con lui – e molto.

Bakayoko 4,5: non aveva senso prenderlo in estate perché Bakayoko ha senso solamente se giochi in un modo, che non è quello con cui gioca il Milan e non è quello con cui gioca il Chelsea che infatti continua a sbolognarlo in giro. Bakayoko ha senso se giochi basso, recupero e ripartenza – Gattusianamente. Considerato che doveva essere l’acquisto per coprire i buchi della coppa d’Africa, c’è da preoccuparsi.

Kessie 5: largamente insufficiente per la maggior parte della stagione. La miglior partita di fatto la fa da trequartista ad Empoli. Sicuramente pesa la situazione rinnovo così come sicuramente questo Kessie non può valere le cifre che chiede. Male che vada, se se ne andrà, sarà demirabellizzazione completata.

Krunic 6,5: prima sorpresa dell’anno – nel senso che quando è stato chiamato in causa ha spesso fatto bene. Alla faccia di chi dice che abbiamo una rosa corta.

Diaz 5,5: era partito benissimo, poi ha pagato la combo covid + fisico da lanciatore di coriandoli. Il Diaz fino ad Ottobre era da Real Madrid, non da Milan. Da novembre in poi lo abbiamo addirittura dovuto levare dalla trequarti. Non so se 15 giorni di pausa faranno qualcosa, ma rischia di essere un problema considerata la miopia societaria.

Maldini 3: una sola parola. Raccomandato. A Spezia segna dopo un primo tempo inguardabile, per il resto ha giocato poco e male. Se non portasse quel cognome non sarebbe nella rosa del Milan.

Attaccanti

Rebic 6,5: stranamente partito bene nel girone d’andata – finisce infortunato, due volte. Si parla di una soglia del dolore molto bassa, ma sicuramente qualcosa non va. E il croato serve.

Leao 8,5: il migliore di questa prima parte di stagione. C’è un Milan con Leao ed uno senza Leao. Non è più la brutta copia di Niang. Il problema è che alla fine per le troppe partite si è rotto anche lui.

Saelemakers 6: non fa male, ma non capisco cosa ci trovino tutti in questo giocatore. La tecnica è scarsa, gli errori sono troppi, onestamente io nel Milan non ce lo vedo.

Castillejo s.v: non arriva a fare 90 minuti anche per via degli infortuni. Bene col Verona, male nel resto degli spezzoni.

Messias 6: decide l’unica grande notte di Champions rossonera in trasferta degli ultimi 11 anni da quando Pato espugnò il Bernabeu in faccia a Kakà e Cr7. Segna anche una doppietta in campionato, il problema è semmai il resto delle partite.

Pellegri 4: non ho capito se volevamo un attaccante o un fotomodello.

Giroud 5: una prima punta che chiude in 4 gol con 15 partite non può essere una prima punta da Milan. Non do la colpa a Giroud i cui numeri in carriera sono sempre stati questi, semmai la do a chi ha preso un ultratrentenne per alternarsi con un 40enne.

Ibrahimovic 6: fa il suo, che può bastare per le partite come il Genoa ma contro le big e in Champions non ha quasi mai toccato boccia. Non puoi pensare a quell’età di essere la punta titolare del Milan che vuole vincere lo scudetto e inizia a diventare un problema il suo gioco statico ed in perenne fuorigioco. 

Società

Pioli 5: il girone di Champions League è onestamente disastroso, gli infortuni non possono essere casuali quanto derivanti da un modo di giocare che evidentemente non può essere un modo di giocare per 70 partite l’anno. Pioli è sempre stato un allenatore che ha fatto 30 ma non ha mai fatto 31, si è spesso guadagnato fama e panchine per essere arrivato vicino all’obiettivo ma mai lo ha centrato. Il suo modo di giocare è chiaro ed evidente e alterna grandi sequenze di risultati spremendo la squadra a disastri – basti vedere le prime 11 partite di campionato del Milan dove ne vinci 10 e le ultime 8 dove ne vinci solo 3 con Genoa, Salernitana ed Empoli. Penso che gli sia stato rinnovato il contratto troppo presto – a meno che a questa società non stia bene stare dove è ora, senza alcuna ambizione in più.

Gazidis 4: tra un delirio inclusivo e l’altro di un profilo social del Milan ormai sempre meno calcistico e sempre più accattone cercando di tirare dentro gente che il calcio non lo segue e mai lo seguirà – tipo gli arcobaleni coi pronomi in bio – vorrei ricordare la figura di merda dei biglietti di Milan – Atletico o ancora la linea societaria che fa portare avanti a livello arbitrale che sicuramente sta pagando: noi sempre penalizzati, alla parte meno nobile di Milano piovono rigori come niente. Non so se sia lui che decide il budget di mercato ma mi permetto di far notare che nel calcio le vittorie non le pianifichi a tavolino e l’occasione di vincere qualcosa si è presentata ora e quest’anno. Se l’Inter ha i creditori alla porta, la Juve fattura 200/300 milioni più di noi l’anno e tornerà presto.

Maldini 5: la gestione sportiva dei rinnovi è stato un bagno di sangue – non sei stato capace di mandare giocatori in tribuna dando un segnale, li hai persi senza prendere un euro e stai ripetendo la cosa con Kessie e chissà chi seguirà dopo di lui. Il mercato estivo è stato semplicemente ridicolo considerata l’occasione che si è venuta a creare con le partenze dei due migliori giocatori della seconda squadra di Milano. Per sostituire il trequartista ha aspettato fine agosto, sperando nelle svendite, poi ha scoperto di non essere Galliani e che il City non ti svende Bernardo Silva come speravi. Nel frattempo Ilicic, che avevi bloccato, non te lo danno più, fai il rabbino per due milioni con Faivre e sei costretto a raccattare un Messias fuori forma. Tanto valeva riprendere Jack Bonaventura. Quanti punti ci sono costati quei due milioni? Sul centrocampo non mi pronuncio, hanno qualche giorno ora per raccattare o vedremo i seri danni a fine mese. L’Intervista pre-Empoli è oggettivamente preoccupante, specie da chi ha sempre detto di voler lavorare solo per un Milan vincente e oggi si accontenta di una prospettiva rometta dei primi anni di dominio gobbo. P.s. ma non è che per il trequartista è finita così per cercare di dare più spazio al figlio?

L’area comunicazione 2: della figura di merda dei biglietti abbiamo già parlato, ma è il momento di parlare anche della questione infortuni. Fermo restando che pare evidente che il Milan ritenga i tifosi non degni di sapere lo stato di salute dei propri giocatori, come è possibile che ad ogni conferenza venga annunciato un indisponibile di cui prima non si sapeva niente? Giocatori febbricitanti che vanno e vengono, Calabria che doveva stare fuori 3 settimane ad inizio novembre e non è ancora rientrato, il tutto con quell’atmosfera da Mulino Bianco nordcoreano dove qualunque cosa succeda va bene, compresi i furti. Su questo c’è solo da prendere esempio da Marotta che non fa mai passare niente, anche a costo di pubblicare cazzate. 

Concludo le pagelle con un appello: siamo sotto natale, è il momento di pensare a chi è più bisognoso di noi, a chi è in cerca di un reddito stabile, di una occupazione e non la trova. Massimiliano Mirabelli è disoccupato da 3 anni e mezzo visto che nessuno crede nel suo buon lavoro – a suo dire – fatto al Milan. Dategliela una squadra così almeno sta zitto e non fa più interviste.