Porto – Milan 1-0: il Piolismo si ferma a Ventimiglia

E’ stata sicuramente la peggiore partita del Milan in Champions League quella che segna la sesta sconfitta consecutiva nella competizione (nuovo record negativo). Una partita che ancora una volta è figlia di una prestazione negativa ma anche di un arbitraggio abbastanza imbarazzante che ha permesso un tipo di gioco falloso culminato con un gol convalidato nonostante un netto fallo su Bennacer. E’ forse una piccola vergogna considerato che lo stesso fallo al primo giro è costato un cartellino a Leao. Il Porto ha fatto sicuramente la partita, ma non risultano parate di Tatarusanu (di 18 tiri del Porto solo due centrano lo specchio della porta: il gol irregolare ed il palo). 

Di fatto il Milan ha perso due partite consecutive per due gol irregolari. Non so se paghiamo la questione Superlega o semplicemente l’assenza di potere nei palazzi italiani ed europei – ma di fatto siamo fuori anche oltre i nostri demeriti. Certo, il formato che ci ha messo in un girone dove difficilmente altre italiane con questi arbitri avrebbero fatto meglio ce la fa pagare e questo ci fa capire che per poter passare il girone occorre andare in fascia 1: ovvero vincere il campionato.

A livello di giocatori mancando tutti quelli che saltano l’uomo si è capita l’inadeguatezza di molti nel resto dell’organico. Ballo-Touré non può circolare ed è un grave errore estivo sopra tutti. Poi c’è l’attacco Giroud-Ibra che va bene in Serie A per le piccole ma non può circolare in Europa dove serve gente giovane e forte. Quelli che costano, insomma. Spero che oggi chi riceve complimenti anche oltre i propri meriti realizzi che ci sono ancora gravissime lacune in questa rosa e che serve investire su gente all’altezza per non essere ostaggio di infortuni delle prime linee.

Per quest’anno pensiamo al campionato che anche se contro la nostra storia sembra un obiettivo perseguibile – sempre che l’AJA di Torino lo permetta visto lo scempio di Orsato visto domenica sera con la Roma. Su questo sono preoccupato visto che abbiamo battuto con questi a fatica il Verona e servono rientri importanti subito per poter continuare la striscia di successi finora in auge in Serie A.

Rimane l’amaro in bocca e la consapevolezza di essere ancora molto distanti da dove dovremmo essere per la nostra storia. Sta alla dirigenza colmare il gap invece di spacciare il rame per l’oro oltre la misura attuale.

PORTO (4-4-2): Diogo Costa; J. Mario, Pepe, Mbemba, Wendell (1′ st Sanusi); Sergio Oliveira (22′ st Vitinha), Uribe, Otavio, Luis Diaz; Evanilson (22′ st Corona), Taremi (38′ st Toni Martinez). A disposizione: Aquino Cossa, M. Lopez, Grujic, Vieira, F. Conceição, Costa, Manafa, Marchesin, Marcano. Allenatore: Conceiçao.

MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Tomori (13′ st Romagnoli), Kjaer, Ballo Touré (13′ st Kalulu); Kessie, Tonali (21′ st Tonali); Saelemaekers, Krunic (37′ st Maldini), Leao; Giroud (13′ st Ibrahimovic). A disposizione: Desplanches, Bakayoko, Jungdal, Gabbia. Allenatore: Pioli.

ARBITRO: Brych (Germania).

MARCATORI: 20′ st L. Diaz.

NOTE: Ammoniti: S. Oliveira, Uribe (P); Tomori, Giroud, Kalulu, Ibrahimovic, Leao (M). Recupero: 2′ pt e 5′ st.